Stato di Emergenza, proroga dopo il 31 marzo 2022? Le novità

Lo Stato di Emergenza sarà prorogato dopo la scadenza prefisaata per il 31 marzo 2022? Ecco gli scenari ipotetici qualora non fosse prorogato.

Sappiamo che lo Stato di Emergenza è stato introdotto più di due anni fa, il 30 gennaio 2020, dall’allora Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, a seguito dello scoppio della pandemia di Coronavirus.

L’ultima proroga allo Stato di Emergenza è stata disposta dall’Esecutivo Draghi lo scorso 24 dicembre 2021, mediante il decreto-legge n. 221 con scadenza il 31 marzo 2022

“In considerazione del rischio sanitario connesso al protrarsi della diffusione degli agenti virali da COVID-19, lo stato di emergenza dichiarato con deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020 è ulteriormente prorogato fino al 31 marzo 2022.”

Tra le ipotesi prese in considerazione dall’esecutivo capeggiato dall’ex capo della BCE, la Banca Centrale Europea, c’è quella di non prorogare lo Stato di Emergenza per due motivi: 

il primo risiede nella campagna vaccinale, che sta procedendo per il meglio – si pensi che all’11 febbraio 2022 alle 6 di mattina il report vaccini segnava 131.501.151 di dosi somministrate – mentre il secondo riguarda la curva dei contagi.

La curva dei contagi, infatti, ha raggiunto il suo picco massimo nello scorso mese di gennaio, superando i 200 mila casi in un solo giorno. Ora, la curva sta procedendo verso il basso, anche se i morti per Covid sono ancora elevati. Solo ieri, infatti, si sono contati 334 decessi.

Andiamo a vedere insieme cosa potrebbe cambiare dal 31 marzo se il Governo dovesse decidere di non prorogare lo Stato di Emergenza

Stato di Emergenza, cosa cambierà nel nostro Paese se non sarà prorogato?

Le ultime proroghe dello stato di emergenza sono state stabilite nello scorso anno, sempre sotto il Governo Draghi, nelle mensilità di aprile, luglio e dicembre, rispettivamente con i decreti-legge del 22 aprile 2021, n. 52, del 23 luglio 2021 n. 105 e del 24 dicembre 2021 n. 221

Con quest’ultimo è stato dichiarato lo Stato di Emergenza Nazionale fino al 31 marzo 2022, ma cosa potrebbe accadere in Italia se, dopo la scadenza, il Governo optasse per una cessazione definitiva dello stato emergenziale?

Innanzitutto, si pensa che verrà attuato un “passaggio del testimone” lasciando la gestione sanitaria alle diverse Regioni, che organizzerebbero e monitorerebbero autonomamente la campagna vaccinale. 

Dopo la cessazione dello Stato di Emergenza, in ciascuna Regione italiana verrebbero rimossi gran parte degli hub vaccinali, per cercare di incanalare la campagna vaccinale a medici di base, oltre che ai pediatri e alle strutture ospedaliere. 

Rimarrà, comunque, in vigore l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini italiani e stranieri con più di 50 anni, che scadrà solo il 15 giugno 2022. Anche in questo caso non si sa se il Governo opterà per una proroga di tale obbligo anche per i mesi successivi, o lascerà liberi i no-vax per qualche tempo, per poi reintrodurre l’obbligo con il presentarsi della stagione fredda. 

Resteranno anche, qualora fosse eliminato lo Stato di Emergenza dopo il 31 marzo 2022, le sanzioni per tutti gli over 50 che decideranno di non vaccinarsi. Le multe, ricordiamo, sono di 100 euro una tantum e verranno erogate dall’Agenzia delle Entrate, grazie ad un incrocio dei dati con l’anagrafe vaccinale. 

Un altro cambiamento, poi, riguarderebbe la cabina di regia. Il Governo, in assenza dello Stato di Emergenza archivierebbe i Dpcm che ci hanno accompagnato in questo biennio di pandemia, che sono, in sostanza, dei decreti “rapidi” che non richiedono l’approvazione del Parlamento

Durante l’emergenza sanitaria, infatti, le Regioni erano libere di firmare delle ordinanze, ma sono sempre state obbligate a consegnare le linee guida all’esecutivo. Una volta terminato lo Stato di Emergenza cesserebbero, poi, le attività del CTS, il Comitato Tecnico Scientifico e del Commissario Straordinario.

Stato di Emergenza, gli altri cambiamenti se non verrà prorogato

Dopo il 31 marzo 2022, se lo Stato di Emergenza non dovesse essere prorogato cesserebbe anche il metodo delle “Regioni a colori”, introdotto con il Governo Conte bis durante la seconda ondata del 2020 e rimasto attivo sino ad oggi. 

Si tratta di un metodo che prevede quattro aree di colori differenti a seconda del grado di pericolo per la diffusione dei contagi in una determinata Regione: area bianca, area gialla, area arancione e area rossa.

Ad oggi, si trovano in area bianca solo tre Regioni: Umbria, Molise e Basilicata, si trovano in zona gialla la maggior parte delle Regioni: Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Province Autonome di Bolzano e Trento, Puglia, Sardegna, Toscana e Veneto.

Sono tinte di arancione Valle d’Aosta (che per poco non ha rischiato la Zona Rossa), Piemonte, Sicilia, Marche, Friuli Venezia-Giulia e Abruzzo. Fortunatamente nessuna regione è in zona rossa. 

Inoltre, anche dopo la cessazione dello Stato di Emergenza, continuerà ad essere utilizzato il Green Pass per accedere ad attività sociali e ricreative, come ad esempio per andare al ristorante, o al cinema. 

Inoltre, è bene sottolineare che la Commissione europea ha approvato, nonostante le innumerevoli proteste, l’utilizzo del Green Pass fino all’estate del 2023.

Insomma, il Certificato Verde di avvenuta guarigione o vaccinazione non scomparirà al termine dello Stato di Emergenza.

“Il certificato digitale dell’Ue ha facilitato la libera circolazione e i viaggi in sicurezza in tempi di grande incertezza. I nostri cittadini l’hanno abbracciato e ha semplificato le loro vite. Questo importante strumento è stato fondamentale per gestire i rischi e supportare le misure di salute pubblica in atto per proteggere i cittadini durante la pandemia.”

Ecco, infatti, come si legge da Europa Today, quanto è stato affermato dalla commissaria alla Salute, Stella Kyriakides

Stato di Emergenza, le regole che rimarranno in vigore: un piccolo riassunto

Ricordiamo che fino al 15 giugno 2022, con o senza la proroga dello Stato di Emergenza, rimarrà in vigore l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini italiani o stranieri residenti nel territorio italiano, che hanno più di 50 anni

Dal 15 febbraio, inoltre, entra in vigore l’obbligo di possedere il Green Pass Rafforzato per accedere in tutti i luoghi di lavoro per i soli cittadini con età pari o superiore ai 50 anni

In assenza di una certificazione valida che attesti la guarigione dal Covid-19, oppure l’avvenuta vaccinazione, il cittadino verrà allontanato dal luogo di lavoro e non percepirà alcun compenso

Egli verrà considerato come un assente ingiustificato, ma verso di lui non saranno presi provvedimenti di tipo disciplinare. 

Ad oggi, per accedere in tutti i luoghi dedicati ai servizi per la persona come barbieri, parrucchieri o negozi di estetica, occorrerà, se non in possesso di super green pass, mostrare un certificato verde di base, ottenuto con tampone molecolare o antigenico, l’uno valido per 72 ore, l’altro per 48.

Il green pass di base è necessario anche per effettuare l’accesso in tutti gli uffici pubblici come INPS, INAIL e banche, oltre che per gli esercizi commerciali. È consentito l’accesso senza alcuna certificazione anti Covid-19, unicamente in negozi di alimentari (ma non si potrà consumare cibo all’interno), negozi per animali, negozi che vendono prodotti medici al dettaglio e farmacie

Ricordiamo che potrete prenotare il vaccino mediante la Tessera Sanitaria, sia dal portale online della vostra Regione di residenza, sia telefonando al numero verde regionale messo a disposizione dal Governo, sia recandovi in farmacia (sempre muniti di TS). 

Non ci resta che attendere nuove disposizioni da parte del Consiglio dei ministri su un’eventuale proroga dello Stato di Emergenza. 

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
788FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate