Se la banca fallisce, che succede al mutuo? Conseguenze, diritti e tutele

Che succede al tuo mutuo se la banca fallisce? Scopri quali sono le conseguenze finanziarie per chi ha sottoscritto un finanziamento con l'istituto.

Chi ha sottoscritto un finanziamento per l’acquisto di una casa si sarà domandato, almeno una volta, che succede al mutuo se la banca fallisce.

Potrebbe infatti accadere che l’istituto di credito presso il quale si è acceso un mutuo, sia a tasso fisso che a tasso variabile, fallisca. In questo caso, è spontaneo domandarsi quali sono le conseguenze per gli utenti che hanno sottoscritto finanziamenti precedentemente alla data del fallimento.

Purtroppo, c’è molta disinformazione che ruota attorno a questa eventualità. E, a causa di tale disinformazione, si tende a credere erroneamente che, in caso di fallimento dell’istituto bancario, il mutuo venga automaticamente estinto.

In realtà, non è assolutamente così: il finanziamento rimane, e va dunque pagata la rata mensile come di consueto.

Facciamo quindi insieme il punto della situazione e scopriamo nei dettagli cosa accade a mutuo o finanziamento quando una banca fallisce.

Se una banca fallisce che succede al mutuo?

In generale, se la banca presso cui il finanziamento è stato sottoscritto fallisce, il mutuo del cliente passerà ad un nuovo istituto.

Secondo la legge, infatti, qualora un istituto bancario fallisca, clienti e finanziamenti vengono acquisiti da altra banca.

In realtà, esistono nel dettaglio due differenti situazioni: quella dell’assorbimento da parte di una nuova banca è la prima opzione.

Si tratta di una condizione prevista da un’apposita legge, la L. 237/2016. Sebbene quella del fallimento sia una condizione molto rara, qualora questa evenienza dovesse verificarsi, la banca in fallimento verrà acquistata da altri istituti.

In questo modo, i clienti della banca fallita potranno continuare a fruire dei servizi sottoscritti.

Tra questi rientra ovviamente il mutuo: il finanziamento non viene assolutamente estinto, e la rata prevista passerà alla nuova banca.

Nulla cambierà per il cliente: la durata, il tasso e l’importo del mutuo resteranno invariati.

Che succede al mutuo quando una banca fallisce: le opzioni per chi ha sottoscritto un finanziamento

Tra l’altro, se la banca fallisce ed il mutuo passerà ad altro istituto di credito, il cliente potrà godere delle opzioni previste regolarmente.

Potrebbe per esempio voler richiedere la rinegoziazione o una surroga del mutuo precedentemente sottoscritto con altro istituto.

Ebbene, entrambe queste opzioni potranno essere tranquillamente richieste al nuovo istituto bancario.

Nel caso in cui la nuova banca dovesse offrire opzioni e condizioni più vantaggiose rispetto alla precedente, è possibile innanzitutto ottenere la rinegoziazione del finanziamento.

Non è però detto che la banca decida di accettare la rinegoziazione.

In ogni caso, nulla vieta di optare per la surroga qualora il nuovo istituto di credito non dovesse rispondere alle proprie esigenze. Il passaggio ad una nuova banca, secondo quanto disposto dalla Legge Bersani, può essere richiesto al fine di ottenere condizioni economiche più vantaggiose.

Si manterrà intatto l’importo residuo, ma si potranno ottenere condizioni diverse rispetto a quelle iniziali.

 

Leggi anche: Ecco come ridurre la rata del mutuo in 3 modi

 

Le conseguenze sul conto corrente

Fino ad ora ci siamo occupati di scoprire che succede al mutuo se la banca fallisce. Ma i clienti di un istituto di credito si staranno sicuramente chiedendo anche quali sono le conseguenze dell’eventuale fallimento sul proprio conto corrente.

Generalmente, infatti, la sottoscrizione di un mutuo o di un finanziamento si accompagna alla sottoscrizione di un conto. Conto che viene utilizzato per il saldo diretto della rata mensile prevista, ma anche per altre finalità.

Per tutelare i clienti in caso di fallimento della banca, è stato istituito il FITD, ossia il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Si tratta di un fondo che copre i costi, qualora una banca dovesse fallire, fino ad un massimo di 100.000 euro.

Il che significa, in altre parole, che se all’interno del conto corrente sono presenti 100.000 euro o meno, il correntista potrà recuperarli facendo riferimento al Fondo.

Alessia Seminara
Alessia Seminara
Copywriter, classe 1991. Versatile, multipotenziale, laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Università degli Studi di Catania, con una seconda laurea in Logopedia, ho una passione per la scrittura e il web copywriting. Entrambe mi hanno portato a concludere la canonica formazione accademica e ad intraprendere un ulteriore percorso di formazione in Seo e Copy Persuasivo. Grazie a vari corsi di formazione ho approfondito le mie conoscenze in ambito Digital Martketing. Negli anni ho stretto diverse collaborazioni come copywriter freelance per seguire variegati progetti.
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