BCE e tassi sui mutui, cosa aspettarsi dalla riunione del 25 gennaio

Inflazione e ripresa economica, cosa deciderà la Bce? Rispetto ai dati di dicembre 2023, l'inflazione sembra continuare a diminuire.

La tanto attesa riunione della BCE in calendario per il 25 gennaio 2024 è sempre più vicina e man mano che la prima riunione dell’anno si avvicina, i dubbi relativi alle decisioni che verranno intraprese dalla banca centrale si fanno sempre più insistenti. Ecco quindi cosa aspettarsi sulla base delle parole di Christine Lagarde.

I dubbi degli investitori

Il prossimo 25 gennaio si terrà il primo vertice BCE del 2024, un incontro estremamente importante e molto atteso, soprattutto dagli investitori, che si interrogano su diversi punti in particolare crescono i dubbi relativi alla strada che verrà intrapresa nel prossimo futuro dalla BCE che, negli ultimi 18 mesi ha scelto di navigare a vista, adattando le proprie decisioni alle correnti e le increspature dell’economia globale.

E in questi dubbi uno troneggia su tutti, ovvero, quando la BCE inizierà a tagliare i tassi di interesse? Ci si chiede se la riunione del 25 gennaio risolverà questo interrogativo, se verrà tracciata una linea che possa segnare la fine della politica economica restrittiva, linea che dovrebbe collocarsi non troppo tempo dal traguardo dell’inflazione al 2%, target inseguito costantemente negli ultimi 2 anni, da quando l’inflazione ha iniziato a crescere sempre più rapidamente fino a toccare punte di oltre il 10% a novembre 2022.

Ad alimentare le domande degli investitori, i verbali BCE di dicembre, pubblicati nelle scorse settimane e che evidenziano come per la BCE non abbia abbassato la guardia e anzi, di fronte ad ostacoli e turbolenze internazionali, come la crisi mediorientale, la BCE abbia cercato e stia cercando tutt’ora, di mantenere stabile l’economia europea.

Cosa aspettarsi dalla riunione del 25 gennaio

Al momento della riunione del 25 gennaio 2024, i tassi di interesse della BCE sono ancora molto alti e sui livelli degli scorsi mesi, le ultime riunioni infatti non hanno sostenuto nuovi rincari, mantenendo come tetto massimo al 4,5% mentre il tasso d’interesse sui depositi è ancora al 4%.

Allo stesso tempo l’inflazione è in calo, ed ha ormai raggiunto l’area 2%, di conseguenza il target dell’inflazione al 2% sembra ormai essere prossimo e con esso la possibilità di vedere la fine dell’era dei rincari, sebbene la linea Lagarde abbia sottolineato più volte la filosofia del “più alto, più a lungo”.

La direttrice della BCE Christine Lagarde infatti, sebbene non si sia ancora espressa direttamente su ciò che accadrà il prossimo 25 dicembre, negli scorsi mesi ha più volte ripetuto che la BCE è pronta a mantenere tassi sufficientemente restrittivi, per tutto il tempo necessario. Resta tuttavia sa capire quanto sarà questo tempo e, per molti analisti un primo possibile traguardo sarà segnato nel secondo semestre dell’anno.

Secondo le attese infatti, almeno nei primi mesi dell’anno, i tassi di interesse potrebbero rimanere costanti e solo dopo aprile potremmo assistere ad una possibile contrazione dei tassi di interesse.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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