L’economia è un terreno incerto, ma la mossa della Banca Centrale Europea (BCE) di aumentare ulteriormente i tassi di interesse era abbastanza prevedibile. Tuttavia, questa decisione potrebbe rivelarsi un grave errore, in quanto potrebbe ignorare le cause temporanee dell’inflazione e mettere a rischio l’economia e i bilanci dei grandi debitori dell’eurozona. Sulla base di quanto ritenuto da alcuni studiosi ed economisti, vediamo le ragioni per cui la BCE dovrebbe invece prendere una direzione opposta.
L’obiettivo della BCE e l’inflazione attuale
La BCE ha l’obiettivo di mantenere l’inflazione intorno al 2%. Nonostante l’inflazione nell’eurozona sia scesa al 6,1% a maggio, resta ancora lontana dall’obiettivo stabilito.
Ma è importante considerare che molti economisti e commentatori credono che l’aumento dell’inflazione sia legato a fattori temporanei come gli shock geopolitici e i prezzi dell’energia. Questo solleva dubbi sulla reale ed effettiva necessità di ulteriori aumenti dei tassi di interesse da parte della BCE e su quanto durerà il rialzo dei tassi per i mutui.
Il rischio di una politica monetaria restrittiva
Se la BCE continua ad alzare il costo del denaro, anche quando le cause dell’inflazione sono temporanee, potrebbe creare rischi eccessivi per l’economia.
Un’eccessiva restrizione della politica monetaria potrebbe portare a una recessione economica e aumentare i costi per i grandi debitori dell’eurozona, come gli stati sovrani con i loro elevati debiti pubblici.
È importante che la BCE prenda in considerazione tali rischi e adotti una politica monetaria più cauta, in tal senso.
Errori passati e lezioni apprese
La BCE potrebbe commettere lo stesso errore della Federal Reserve (FED) degli Stati Uniti, che ha ritardato l’aumento dei tassi di interesse nel 2021. Questa decisione si è basata su una valutazione errata dell’inflazione come un fenomeno temporaneo, creando un’interpretazione distorta della situazione. È essenziale imparare dagli errori passati e prendere decisioni basate su una valutazione accurata dell’economia attuale. LaGarde, insomma, ha tutte le avvisaglie per riconsiderare certe decisioni.
Una via alternativa: politiche flessibili
Invece di continuare ad alzare i tassi di interesse, la BCE potrebbe considerare politiche flessibili che tengano conto delle cause temporanee dell’inflazione. Una strategia graduale e basata sui dati potrebbe essere più appropriata, consentendo all’economia di adattarsi senza compromettere la stabilità dei prezzi a lungo termine.
Questo approccio fornirebbe maggiore sicurezza agli operatori economici e finanziari e ridurrebbe il rischio di una recessione.
In definitiva, La BCE decide per un nuovo rialzo dei tassi di interesse per mantenere l’inflazione sotto controllo, ma questo potrebbe essere un grave errore. Ignorare le cause temporanee dell’inflazione e perseguire una politica monetaria restrittiva potrebbe mettere a rischio l’economia e i bilanci dei grandi debitori dell’eurozona.
È fondamentale che la BCE adotti una visione più flessibile e consideri l’impatto delle decisioni attuali sul lungo termine.