Caro benzina: quali sono i distributori più convenienti? Ecco come risparmiare

Il caro benzina ha colpito tutti gli automobilisti italiani, provocando un dispendio economico non indifferente. Ecco i distributori più convenienti.

Il caro benzina continua a farsi sentire, e gli italiani pagano sempre di più per fare il pieno al distributore. Secondo gli ultimi dati, il prezzo della benzina ha superato i due euro al litro, e in Italia ci si trova di fronte ad una vera e propria corsa al risparmio.

Il governo ha sospeso i tagli alle accise previsti inizialmente, introducendo però l’obbligo per tutti i distributori di carburante di esporre il prezzo medio con un cartello ben visibile ai consumatori.

Anche se il prezzo oggi è salito alle stelle in tutte le regioni d’Italia, è ancora possibile risparmiare, individuando quali sono i distributori più convenienti. Ecco alcune indicazioni utili.

Caro benzina: i distributori più convenienti

Come primo punto importante ad considerare, bisogna tenere conto che facendo benzina fuori dalle autostrade si risparmia di più. In autostrada infatti i prezzi sono mediamente superiori, sia al self service che al servito.

Chi sta viaggiando in autostrada può scegliere di fare una piccola deviazione per fare rifornimento, arrivando a risparmiare anche diversi euro.

Ogni giorno il Ministero delle Imprese e del Made in Italy propone i prezzi medi aggiornati regione per regione, e analizzando questi dati su può verificare come in autostrada il costo del carburante sia nettamente maggiore.

Per fare un esempio, in Abruzzo il prezzo medio della benzina al servito è di 1.941 euro fuori dalle autostrade, mentre in autostrada, calcolato a livello nazionale, è di 2.019 euro.

Facendo il pieno al proprio veicolo è facile intuire quale sarà il risparmio, scegliendo un distributore situato fuori dalle autostrade. Spesso prezzi inferiori si possono individuare anche scegliendo la periferia al posto di rifornirsi in città.

Il costo dei carburanti, ovvero di benzina, gasolio, gpl e metano, può variare anche di molto da una zona all’altra, per cui un secondo consiglio per risparmiare è quello di tenere d’occhio i prezzi di diversi distributori nella propria zona.

Anche all’interno della stessa città i diversi esercenti possono proporre prezzi leggermente differenti. Dato che vi è l’obbligo per i distributori di esporre il prezzo medio dei carburanti, è anche possibile fare un rapporto tra questo costo e quello proposto al singolo distributore, per capire se si sta risparmiando.

Trovare i distributori più convenienti può sembrare dispendioso in un primo momento, in termini di tempo, ma si può arrivare a risparmiare anche diversi euro per un pieno.

Caro benzina, quali sono le cause

Non si può dire che il caro benzina sia semplicemente una conseguenza diretta dell’inflazione, anche se questo è comunque un fattore da considerare.

Sul prezzo dei carburanti infatti incidono numerosi fattori, come le accise, ovvero le tasse che il cittadino paga quando fa il pieno al proprio veicolo, sommate alla percentuale aggiunta dai distributori, e il prezzo di partenza di queste risorse.

I prezzi indicativamente vengono decisi dalle compagnie petrolifere, e i distributori possono apportare delle modifiche di 5 o 6 centesimi a litro. Non si tratta di una variazione eccessiva, tuttavia scegliendo un distributore più conveniente è sempre possibile risparmiare.

Indubbiamente in alcune regioni il prezzo al litro è più elevato: per fare un esempio, il prezzo medio della benzina nelle Marche è inferiore rispetto a quello presente in Puglia.

Tuttavia variazioni di costo possono essere riscontrate anche all’interno della stessa Regione, zona o Comune.

Ma quali sono le motivazioni più recenti dell’aumento di prezzo della benzina? Da un lato vi sono i recenti tagli alla produzione di petrolio decisi dall’Opec, Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio.

Dall’altro lato, ad influire sugli aumenti in Europa è anche il calo delle scorte statunitensi, oltre al rallentamento di alcune raffinerie nel continente europeo.

A livello nazionale, il prezzo è aumentato anche a seguito della cancellazione dei tagli alle accise presenti precedentemente.

Il governo attuale ha infatti deciso per una strategia di maggiore trasparenza dei prezzi, istituendo l’obbligo per i distributori di esporre il prezzo medio, e accantonando la possibilità di tagliare le accise.

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