L’inflazione può salire ancora? Ipotesi, stime e previsioni della BCE

La BCE ha parlato chiaro: se non si manterrà un atteggiamento cauto, l'inflazione potrebbe salire ancora. Ecco ipotesi e previsioni per il futuro.

I prezzi dei beni di prima necessità hanno raggiunto picchi irragionevoli, e stando alle ultime novità, le cose potrebbero peggiorare. L’inflazione può salire ancora: è quanto concluso recentemente dalla Banca Centrale Europea.

Purtroppo, com’è ben noto, l’inflazione è una realtà economica che suscita preoccupazione per molte famiglie italiane. Dunque, mentre la BCE valuta il rischio imminente di un nuovo aumento dei tassi inflazionistici, le famiglie potrebbero trovarsi nuovamente a dover affrontare tutta una serie di rincari,

L’eventualità di un’ulteriore crescita dell’inflazione alimenta il timore di un nuovo aumento dei prezzi di beni di prima necessità, come cibo e carburante, mettendo a dura prova il bilancio familiare già sottoposto a pressioni.

In questo contesto, le famiglie italiane potrebbero trovarsi costrette a rivedere le proprie spese, sacrificando beni e servizi essenziali, e riducendo la loro capacità di risparmio e di investimento per il futuro.

L’aumento dell’inflazione potrebbe quindi rappresentare un ulteriore ostacolo per il benessere finanziario delle famiglie e per la ripresa economica. Ma perché l’inflazione può salire ancora? Scopriamo le stime e le previsioni della BCE.

L’inflazione può salire ancora? La BCE invita alla cautela

Recentemente Isabel Schnabel, membro della BCE e figura di spicco dell’istituzione, è intervenuta con alcune affermazioni che potrebbero servire come un monito. Stando alle parole della Schnabel, una riduzione del costo del denaro potrebbe effettivamente rinvigorire l’economia dell’Eurozona. E tuttavia, allo stesso tempo, una mossa del genere rappresenta un’arma a doppio taglio.

Il rischio concreto è infatti quello della riacutizzazione dell’inflazione, che di fatto potrebbe dunque salire ancora.

Infatti, anche se la spinta inflazionistica in Europa sembra in fase di rallentamento, anche per merito del superamento degli shock di offerta che l’hanno alimentata negli ultimi mesi, la strada per raggiungere l’obiettivo del 2% fissato dalla BCE è ancora lunga.

Isabel Schnabel invita dunque alla pazienza e alla cautela: un atteggiamento poco accorto potrebbe condurre ad una nuova ondata di inflazione.

È quindi ovvio che le parole di Schnabel fanno sì che la speranza di un taglio dei tassi a breve termine possa considerarsi ormai vana.

Un allentamento troppo prematuro della politica monetaria, si teme, potrebbe infatti rivelarsi un boomerang, vanificando i progressi fatti finora nella lotta all’inflazione. La BCE, dunque, continuerà a monitorare attentamente la situazione, valutando il momento opportuno per intervenire sui tassi.

L’inflazione può salire ancora? I risultati del sondaggio

Un sondaggio condotto dalla BCE, coinvolgendo 11 Paesi dell’Eurozona, ha restituito un quadro composito sulle aspettative relative all’inflazione.

Le attese di inflazione per i prossimi 12 mesi si attestano al 3,2%, il livello più basso dal mese di febbraio 2022, ma comunque elevato. Si tratta dell’ennesimo calo, ma da considerare comunque con cautela.

Per quanto concerne il PIL, il più recente bollettino economico della BCE evidenzia un atteso recupero per i primi tre mesi del 2024. Non si tratta di una crescita imponente, ma i segnali di miglioramento lasciano ben sperare.

In particolare tra dicembre 2023 e gennaio 2024 si è registrato un aumento degli ordinativi in diversi settori, tra cui quelli dei servizi e quelli delle manifatture.

Le stime per il futuro

Anche se, stando alle affermazioni della BCE, le stime per il futuro sembrano abbastanza positive, non dobbiamo però dimenticare i conflitti attualmente in corso.

L’inflazione, dunque, può salire ancora a causa delle tensioni in Medio Oriente. Tensioni che potrebbero sfortunatamente causare aumenti ai costi, soprattutto quelli relativi all’energia. L’impatto, in questo caso, rischia di incidere non solo sull’Europa, ma anche sul resto del mondo.

Tuttavia, all’interno di questo quadro incerto, emerge comunque un dato positivo. Rispetto al periodo post-pandemia, l’impatto sul commercio resta comunque di grado inferiore.

 

Leggi anche: Mutui, quali sono le prossime mosse della BCE: pugno di ferro sul taglio dei tassi

Alessia Seminara
Alessia Seminara
Copywriter, classe 1991. Versatile, multipotenziale, laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Università degli Studi di Catania, con una seconda laurea in Logopedia, ho una passione per la scrittura e il web copywriting. Entrambe mi hanno portato a concludere la canonica formazione accademica e ad intraprendere un ulteriore percorso di formazione in Seo e Copy Persuasivo. Grazie a vari corsi di formazione ho approfondito le mie conoscenze in ambito Digital Martketing. Negli anni ho stretto diverse collaborazioni come copywriter freelance per seguire variegati progetti.
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