In questi mesi le rate del mutuo per chi negli anni passati ha stipulato il tasso variabile sono sensibilmente aumentate. La “scure” dell’Ue contro l’inflazione sta causando non poche difficoltà alle tante famiglie che hanno sulle spalle ingenti rate mensili da pagare.
In alcune città, soprattutto nel Lazio, la situazione sembra essere accentuata: le stime parlano di 255 euro in più al mese mentre il valore medio dei mutui richiesti in Lazio, in particolare a Roma, è in diminuzione, con un calo del 3,7% registrato tra il secondo semestre 2022 e lo stesso periodo dell’anno precedente.
Diminuiscono i mutui a causa dei tassi
Secondo un indagine condotta da Facile.it e Mutui.it, nel corso del secondo semestre del 2022 si è registrato un forte calo di richieste di mutui rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’analisi mostra una riduzione sia nel totale dei mutui richiesti che negli importi, nello specifico, si riporta una flessione tra il secondo semestre 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 3,7%, i primi dati del 2023 inoltre mostrano che il trend potrebbe essere confermato anche nel primo semestre del 2023, con un ulteriore contrazione.
Le cause della contrazione
A causare la contrazione di richieste di mutui e di importi richiesti sono state individuate varie ragioni, tra cui, in prima istanza le più severe regole bancarie e la minore elasticità degli istituti bancari a conferire crediti per via dei più elevati tassi di interesse.
In altri termini, l’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE, per contrastare l’inflazione, ha provocato e sta provocando, un crollo nelle richieste di mutui per via delle rate sempre più onerose, e, parallelamente, sta provocando una riduzione dell’approvazione di richieste. In sostanza, si richiedono meno mutui, per importi più bassi, che vengono approvati con maggiore difficoltà.
Importo medio in diminuzione in Lazio
L’area metropolitana di Roma continua a detenere, nonostante la contrazione generale nella regione Lazio, il record degli importi più elevati, nello specifico, l’importo medio più alto richiesto a Roma è nell’ordine dei 163.000€ mentre a Rieti si è registrato l’importo medio più basso, nell’ordine dei 109.000€
Frosinone, Viterbo e Latina invece si muovono tra i 117.000€ ed i 138.00€.
Meno compravendite
La contrazione dei mutui e il parallelo aumento delle rate, sta causando una forte contrazione nelle operazioni di compravendita che ha invertito la tendenza registrata ad inizio 2022.
Per essere più precisi, all’inizio del 2022 si è registrato un incremento nelle compravendite nel settore immobiliare in Lazio del 9% rispetto all’anno precedente, questa tendenza tuttavia è stata smorzata nel secondo semestre dell’anno per effetto dell’aumento dei tassi di interesse bancari e delle rate dei mutui.
Detto più semplicemente, gli scambi sono così diminuiti del 4% nel solo secondo semestre del 2022 mentre le rate sono aumentate del 3,7%.
Incidenza dell’inflazione sulle rate
L’inflazione in aumento ha fortemente inciso sui mutui e il valore del mercato immobiliare, causando un incremento dei prezzi nonostante la diminuzione di operazioni di compravendita.
In altri termini, nonostante il mercato stia rallentando, non si è registrato un calo nel valore di mercato, ed i prezzi delle case in vero continuano ad aumentare.
Secondo i dati raccolti da facile.it e mutui.it, il tasso di partenza, TAN, per un mutuo da 126.000€in 25 anni, ad inizio 2022 era mediamente dello 0,67% corrispondente ad una rata mensile di circa 456€. Con l’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE la rata è salita del 4,14% portandola ad un valore di 675€. Si tratta di un incremento di oltre 200€ al mese rispetto all’anno precedente.
Secondo le aspettative di mercato, i tassi continueranno ad aumentare e entro giugno 2023 potrebbero raggiungere il 4,67%, corrispondenti ad un aumento di oltre 255€, portando così le rate mensili ad oltre 713€.