Silvergate fa tremare banche italiane, crollano Intesa e Unicredit

Effetto domino causato da Silvergate, trema il sistema bancario, effetti anche in Italia, crollano i titoli di Intesa, Unicredit, BPER e altre banche.

L’onda d’urto provocata dal caso Silvergate raggiunge l’Europa e l’Italia, innescando una reazione a catena che fa tremare il sistema bancario e crollare i titoli di Intesa, Unicredit, BPER e altre banche. Ecco cosa sta succedendo.

Il caso silvergate

Il caso Silvergate è iniziato venerdì 3 marzo, quando Silvergate Bank, la banca californiana controllata dalla Silvergate Capital Corporation e specializzata in servizi finanziari per società digitali e aziende di criptovalute ha reso noto di non essere in grado di presentare il proprio report annuale 10k alla Security and Exchange Commission. A seguito di questa comunicazione il titolo finanziario, già fortemente in calo nel corso dell’ultimo anno, ha perso oltre il 50% del proprio valore in poche ore, raggiungendo i 7,7 dollari ad azione, per poi continuare a scendere fino al minimo storico di 2,78 dollari ad azione registrato alla chiusura di mercoledì 8 marzo.

Il caso ha portato l’attenzione mediatica sulla banca californiana facendo emergere che, nel corso del quarto trimestre del 2022, i depositi bancari presso Silvergate Bank sono passati da 8,1 a 3,8 miliardi. Segno evidente della crisi in corso.

A differenza delle altre crisi legate al mondo cripto, il caso Silvergate ha innescato una reazione a catena che ha colpito anche il sistema bancario tradizionale.

Le preoccupazioni e i rischi per il sistema bancario

La notizia delle forti perdite registrate da SVB Financial ha suscitato non poche preoccupazioni per i possibili rischi legati ai grandi portafogli obbligazionari detenuti dalle altre banche statunitensi.

A fronte di queste preoccupazioni le manovre di investimento operate dalla maggior parte delle banche statunitensi nel corso degli ultimi anni, in particolare nel corso della pandemia da coronavirus. Per essere più precisi, l’incremento della liquidità e dei depositi durante la pandemia ha spingo molte banche ad investire in titoli a lunga scadenza, in particolare titoli di stato.

Titoli che le banche potrebbero essere costrette a dovere liquidare, sotto prezzo, in caso di necessità, minando l’intero sistema bancario.

Effetto domino sulle banche statunitensi

La notizia di un enorme perdita di capitale di SVB Financial ha scosso i mercati finanziari, in particolare il mercato statunitensi.

La notizia ha causato un immediato crollo di titoli bancari statunitensi, facendo perdere alle quattro banche più grandi degli USA oltre 47 miliardi di dollari di capitalizzazione. Nel computo generale dei danni causati da Silvergate, Goldman Sachs ha perso il 2% mentre JP Morgan ha perso oltre il 5,4%. Le perdite maggiori tuttavia sono state registrate da Charles Schwab, che ha riportato perdite per oltre il 9,3% della propria capitalizzazione.

In quest’ultimo caso, la perdita è stata incrementata dalla vendita di un pacchetto azionario da oltre 8,5 milioni di azioni e la possibile esposizione della banca di investimento ai conti sweep.

Effetto a catena sulle banche italiane

Come accaduto nel 2008, e con una velocità nettamente superiore, la crisi che ha colpito Silvergate ha inizialmente intaccato il sistema bancario statunitense e successivamente si è spostata in Europa, causando ribassi nei titoli bancari di tutta Europa, Italia compresa.

Per quanto riguarda l’Italia i ribassi maggiori sono state registrate da Bper, Unicredit e Banco Bpm, nello specifico, venerdì 10 marzo 2023, il titolo BPER ha registrato un ribasso per oltre il 4%, seguito da Banco BPM e Unicredit in calo del 3,4% circa. Poco più indietro Intesa Sanpaolo in calo del 3,2%, Banco MPS in calo del 3% e Mediobanca in calo del 2,6%.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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