Nell'ultimo anno i Mutui hanno subito forti rincari, sia per quanto riguarda i mutui a tasso fisso che, in misura maggiore, i mutui a tasso variabile. Ad incidere sulle variazioni e sui rincari, l'innalzamento progressivo, nel corso degli ultimi 10 mesi, dei tassi di interesse della BCE. Ma quanto sono cambiati effettivamente i costi dei mutui a tasso fisso?
Differenza tra tasso fisso e tasso variabile
Mercati e sistema bancario nell'ultimo anno hanno subito forti turbamenti e cambiamenti che hanno portato a forti rincari nei tassi di interesse dei mutui sia a tasso fisso che variabile.
Quando si parla di mutui a tasso fisso si intende solitamente un finanziamento i cui tassi di interesse sono fissi e ben definiti dall'inizio. Per essere più precisi, fin dalla sottoscrizione il mutuatario conoscerà esattamente la somma che dovrà restituire alla banca e che dovrà essere pagare alla singola rata del mutuo, corrispettiva di una frazione del capitale da restituire più gli interessi fissati nel contratto.
Diversamente, per i mutui a tasso variabile il tasso di interesse, come suggerito dal nome, varia alle variazioni e oscillazioni di mercato di un indice di riferimento che, solitamente, è l'indice Euribor, ovvero l'indice euro Inter-Bank Offered Rate, in italiano il tasso interbancario di offerta in euro.
L'indice Euribor è un tasso di riferimento per i mercati finanziari, calcolato quotidianamente in funzione del tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra le principali banche europee.
Rincaro mutui a tasso fisso: il confronto allarmante
Nei mutui a tasso fisso, l'indice di riferimento, utilizzato per calcolare la rata applicata alla sottoscrizione del mutuo è il tasso interbancario Eurolrs, Secondo questo tasso, quando i tassi della BCE erano 0, il tasso interbancario era dello 0,5%, a metà anno, quando la BCE stava preparando l'incremento dei tassi di interesse, il tasso Eurolrs era salito all'1,7%, in fine, dopo circa un anno, il tasso è salito al 2,7%.
Guardando più da vicino al dato, possiamo notare che l'incremento complessivo è quindi del 2,3% a Maggio 2023 rispetto ad inizio 2022, possiamo inoltre osservare che l'incremento maggiore vi è stato nel 2022, tra Gennaio e Novembre, quando il tasso IRS a 25 anni è salito del 2%, mentre da Novembre 2022 a Maggio 2023, il suo incremento è stato più contenuto, crescendo solo dello 0,2%.
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Aumento delle rate di un mutuo a tasso fisso
I dati visti nella sezione precedente si traducono in un incremento significativo delle rate da versare per i mutui di nuova sottoscrizione.
Prendendo ad esempio un mutuo a 25 anni da 126mila euro, questi, a gennaio 2022 avrebbe prodotto in media, con leggere variazioni da banca a banca, rate da circa 479€. Per lo stesso mutuo a Maggio 2023, la rata prevista è in media di 639€.
Mese | Interesse | Rata |
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Gennaio 2022 | 1,07% | 479€ |
Maggio 2022 | 2,14% | 543€ |
Novembre 2022 | 3,33% | 619€ |
Febbraio 2023 | 3,39% | 623€ |
Maggio 2023 | 3,62% | 639€ |