Dichiarazione dei redditi 2022: come detrarre i farmaci

Dalla dichiarazione dei redditi del 2022 è possibile detrarre le spese mediche sostenute nel corso del 2021. E anche i farmaci, regolarmente comprati.

Dalla dichiarazione dei redditi del 2022 è possibile detrarre le spese mediche sostenute nel corso del 2021. E anche i farmaci, regolarmente comprati. Dato, comunque, che in farmacia è possibile acquistare prodotti detraibili, ma anche alcuni che non danno alcun diritto alla detrazione, è necessario comprendere la dicitura che è presente sullo scontrino fiscale, il cosiddetto scontrino parlante.

Prima di procedere è bene ricordare che la Legge di Bilancio 2020 ha previsto che dal 1° gennaio 2020, unicamente ai fini Irpef, la detrazione dell’imposta lorda sia pari al 19%. Per poter essere portate in detrazione, le spese sanitarie devono essere state saldate tramite un bonifico bancario o postale o, comunque vada, attraverso un qualsiasi altro sistema di pagamento tracciabile. Nel caso in cui si volessero portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi queste spese, è necessario tenerne conto.

Dichiarazione dei redditi, le spese da portare in detrazione

Per riuscire a portare in detrazione le spese mediche direttamente nella dichiarazione dei redditi, la normativa attualmente vigente, permette di pagare in contanti – senza per questo perdere diritto alla detrazione – nel caso in cui si acquistino i seguenti prodotti:

  • medicine;
  • dispositivi medici;
  • prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche;
  • prestazioni sanitarie rese dalle strutture private, purché siano accreditate con il servizio sanitario nazionale.

Questo sostanzialmente significa, considerando il tenore della normativa di riferimento, che dalle detrazioni che si possono chiedere nella dichiarazione dei redditi, sono escluse:

  • le prestazioni fornite dalle strutture, che non sono accreditate con il servizio sanitario nazionale;
  • le prestazioni mediche che siano state acquistate da un libero professionista, che esercitino all’interno di sudi od ambulatori non accreditati presso il servizio sanitario nazionale.

Come detrarre le spese mediche dalla dichiarazione dei redditi

Nella dichiarazione dei redditi 2022 potranno essere inserite le spese effettuate per l’acquisto di medicinali nel corso del 2021. Sarà possibile ottenere una detrazione pari al 19% per tutti gli importi che superano la franchigia di 129,11 euro. Per poter usufruire di questa detrazione è necessario rispettare alcune condizioni.

Per poter usufruire della detrazione è necessario che la spesa sia certificata attraverso una fattura od uno scontrino fiscale – il cosiddetto scontrino parlante – dove devono essere indicati esplicitamente:

  • natura dell’acquisto;
  • quantità prodotti acquistati;
  • codice alfanumerico che indentifica la qualità del farmaco, che generalmente è collocato sulla confezione del medicinale stesso;
  • codice fiscale del destinatario.

Nel caso in cui le spese sanitarie dovessero superare i 15.493,71 euro, la detrazione sulla dichiarazione dei redditi potrà essere suddivisa in quattro quote annuali di pari importo.

È necessario che lo scontrino parlante riporti la natura e la qualità dei beni: questo dato molto importante serve ad identificare il bene e sapere se questo sia detraibile o meno. Ricordiamo, infatti, che in farmacia è possibile acquistare molte categorie di prodotti, ma non tutti possono essere portati in detrazione nella dichiarazione dei redditi.

Possono essere portati in detrazione i prodotti che riportano le seguenti diciture:

  • farmaco;
  • medicinale;
  • f.co;
  • med
  • e altre abbreviazioni o terminologie riferite inequivocabilmente a farmaci.

Nel caso in cui, sullo scontrino sia riportata una delle suddette indicazioni, i contribuenti avranno diritto ad una detrazione del 19%, così come ha previsto direttamente l’Agenzia delle Entrate, nella risoluzione n. 156/2007.

Per semplici motivi di privacy, sullo scontrino potrebbe essere inserito unicamente l’Aic, ossia il codice di autorizzazione all’immissione in commercio, invece che il nome specifico del farmaco, che sarà rilevato mediante lettura ottica del codice a barre, così come indicato dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 40 del 2009.

Ricordiamo che non danno diritto alla detrazione fiscale gli integratori alimentari e i parafarmaci.

Documenti da conservare

Per qualsiasi tipo di spesa medica è sempre necessario conservare la documentazione fiscale, che viene rilasciata dai percettori delle somme. Occorrerà quindi custodire gli scontrini fiscali parlanti (con il suggerimento di farne una fotocopia, perché con il tempo potrebbero sbiadirsi fino a cancellarsi) e le eventuali fatture ricevute.

Nel caso in cui siano stati acquistati degli alimenti a fini medici, sarà necessario conservare la fattura o lo scontrino medico, in alternativa sarà necessario conservare l’integrazione sul documento di spesa del codice fiscale e attestazione del rivenditore dalla quale risulti la natura, la qualità e la quantità del prodotto venduto e la riconducibilità degli stessi tra gli alimenti indicati nella sezione A1 del registro nazionale di cui all’art. 7 del decreto del Ministro della Sanità dell’8 giugno 2001 e che non sia destinato ai lattanti.

Per ulteriori chiarimenti e approfondimenti sulla documentazione da conservare si rinvia alla circolare n. 7/E del 25 giugno 2021 dell’Agenzia delle Entrate.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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