Dichiarazione 730 a debito: ecco quando conviene rateizzare!

Il calendario per eseguire correttamente la dichiarazione dei redditi è molto fitto e complesso, soprattutto per eseguire la rateizzazione.

La dichiarazione dei redditi risulta essere uno degli adempimenti più importanti di tutto l’anno solare che ogni cittadino italiano è tenuto a compiere. 

Secondo la legislatura italiana è possibile effettuare una rateizzazione utilizzando il modello 730 definito come a debito.

Utilizzando questa modalità il cittadino ha la possibilità di effettuare una gestione più dilazionata per la rateizzazione della propria dichiarazione dei redditi se viene inoltrata nel corso della prima scadenza.

È infatti fondamentale ricordare come per la dichiarazione dei redditi e le sue relative operazioni di conguaglio esiste un calendario delle scadenze, fondamentale da rispettare se si vogliono usufruire di tutte le agevolazioni previste. 

Per esempio, una delle prime scadenze che troviamo nel calendario è quella che fa riferimento al pagamento dell’IRPEF, per il quale la prima scadenza coincide con il 30 giugno 2022. 

Il calendario per la rateizzazione della propria dichiarazione dei redditi con il modello 730 è molto ampio, ed ha la possibilità di suddividere in più pagamenti i propri debiti, sempre attraverso l’inoltro dello specifico modello 730. 

Vediamo assieme nel corso dell’articolo seguente quali sono tutte le regole e le scadenze che sono da prendere in considerazione per quanto riguarda la compilazione della dichiarazione dei redditi nel 2022 con il modello 730, e soprattutto come riuscire a rateizzare al meglio tutti i pagamenti. 

Dichiarazione 730 a debito: quando conviene rateizzare subito 

Abbiamo visto come la rateizzazione del modello 730 per la dichiarazione dei redditi agevola particolarmente per quanto riguarda il debito IRPEF, ma non solo.

Infatti, con questo metodo vengono agevolati anche tutti i rimborsi che sono previsti all’interno della dichiarazione dei redditi; le agevolazioni sono per l’appunto previste per chi inoltra prima la propria dichiarazione. 

Per prima cosa è importante ricordare che per quanto riguarda tutti i lavoratori dipendenti, le operazioni di conguaglio sono gestite da colui che viene indicato come sostituto d’imposta, questo perché la maggior parte dei rimborsi o dei debiti sono per l’appunto gestiti in conguaglio. 

Nel caso in cui ci sia un debito con l’Agenzia delle Entrate, come per esempio può essere successo per tutti coloro che hanno deciso di ricevere il famoso bonus Renzi, all’interno della propria busta paga ogni mese, dovendo così restituire parte dell’importo in conguaglio. 

Tutte queste procedure relative ai debiti o rimborsi, e alla retribuzione di tali, vengono scontati e indicati direttamente sul modello 730 del 2022, all’interno della quale sono decurtate le varie somme.

Nel caso del debito IRPEF invece la situazione risulta essere leggermente differente, questo perché se la retribuzione che viene erogata ogni mese è insufficiente a coprire l’importo IRPEF, questa verrà scalata e trattenuta dalle buste paga dei mesi successivi fino alla fine dell’anno. 

Per entrambe le problematiche è possibile effettuare quella che è chiamata rateizzazione del debito, che per coloro che riescono a presentare la propria dichiarazione dei redditi con un anticipo rispetto alle scadenze, risulta essere più vantaggiosa.

Ricordiamo anche che i pagamenti relativi al saldo e al primo acconto delle imposte hanno delle regole differenti, e che quindi le agevolazioni possono variare a seconda del periodo entro la quale sono saldati i debiti. 

Dichiarazione 730 a debito: le scadenze per la rateizzazione 

Come abbiamo visto all’inizio esiste uno specifico calendario relativo a tutte le scadenze da rispettare per coloro che devono effettuare la dichiarazione dei redditi attraverso il modello 730.

Al momento questo calendario non ha subito ulteriori modifiche e si differisce principalmente rispetto alle date che serve tenere a mente per i vari pagamenti della rateizzazione.

La rateizzazione della quale facciamo riferimento in questo paragrafo riguarda gli acconti e i saldi dei pagamenti delle imposte. 

Lo stesso discorso di calendario e rateizzazione avviene anche nel momento in cui il nostro contribuente utilizza per la propria dichiarazione il modello redditi.

Abbiamo anche un’ulteriore conferma relativa al calendario delle scadenze, infatti è stata confermata la possibilità di effettuare il pagamento del saldo e dell’acconto delle imposte con un intervallo temporale pari a 30 giorni successivi alla scadenza.

L’informazione principale da tenere a mente per effettuare correttamente la propria rateizzazione è che si può versare il saldo e la prima rata dell’acconto con rate mensili, le quali possono diversificarsi fino alla fine del mese di novembre, entro la quale bisognerà però aver effettuato tutti i pagamenti dovuti. 

La rateizzazione di saldo e da un conto delle imposte per tutti coloro che non sono titolari di partita IVA, che come abbiamo visto hanno una diversificazione mensile e per la quale sono previsti degli interessi differenti a seconda della mensilità.

Possiamo riassumere attraverso un piccolo schema che per i primi due mesi di versamento delle rate non sono previsti interessi, dal 31 agosto al 30 di settembre è previsto un interesse pari allo 0,33; da settembre a fine ottobre un interesse pari a 0,66; da ottobre a fine novembre un interesse pari a 0,99

Ricordiamo anche che il 30 di novembre oltre ad aver saldato il pagamento della prima quota di rate delle proprie imposte bisognerà necessariamente versare anche il secondo acconto, il quale dovrà essere versato in unica soluzione senza la possibilità di effettuare rateizzazioni successive.

Dichiarazione 730 a debito: quando si effettua il primo acconto 

Abbiamo visto come la rateizzazione della prima rata delle proprie imposte sia più vantaggiosa per tutti coloro che iniziano il pagamento dei debiti già con la prima data disponibile. 

Questo perché se il contribuente inizia a versare le proprie rate a partire da giugno 2022, avrà la possibilità di effettuare più pagamenti e quindi avere degli importi più dilazionati nel tempo. 

Se al contrario invece il nostro contribuente inizia ad effettuare i pagamenti in ritardo avrà da pagare meno rate ma con importi maggiori; tutto questo perché ricordiamo che per tutti i pagamenti devono essere saldati entro il 30 di novembre.

Ricordiamo anche che questo non è il solo motivo per preferire il pagamento anticipato; infatti, nel momento in cui andiamo ad effettuare i pagamenti nei diversi mesi, siamo soggetti anche ha delle diverse tassazioni. 

Questo perché come dicevamo nello scorso paragrafo ogni mese possiede una sua quota di interessi che vengono applicati direttamente sull’importo della rata che andiamo a saldare, nello specifico:

  • se effettuiamo il pagamento della prima rata tra il 30 giugno e il 22 agosto avremo il 0% di interessi;
  • se effettuiamo il pagamento della seconda rata entro il 22 agosto abbiamo un interesse dello 0,33%;
  • se effettuiamo il pagamento della terza rata entro il 31 agosto l’interesse sarà pari allo 0,66%;
  • se effettuiamo il pagamento della quarta rata entro il 30 settembre abbiamo un interesse pari allo 0,99%;
  • se effettuiamo il pagamento della quinta rata entro il 31 ottobre avremo un interesse pari all’uno, 32%;
  • se effettuiamo il pagamento della sesta rata entro il 30 novembre avremo un interesse pari all’uno, 65%.

Dichiarazione 730 a debito: perché è importante la scadenza di settembre? 

Abbiamo visto anche come alcune scadenze risultino essere più importanti di altre, sia per via dell’aumento del tasso di interesse che per la diminuzione di possibili rate con la quale dividere i propri importi. 

Una data importante da tenere a mente per l’inoltro della propria dichiarazione dei redditi e proprio quella del 30 settembre.

Questo perché coloro che inoltreranno il modello 730 entro l’ultima scadenza del 30 settembre potranno suddividere il saldo e l’acconto del pagamento delle proprie imposte soltanto in due quote, alla quale si aggiunge entro pochissime settimane la quota da pagare entro il 30 novembre. 

Il ragionamento appena fatto potrebbe andare però a mettere in evidenza come per alcuni contribuenti questa sia una situazione poco vantaggiosa, stiamo parlando di coloro che utilizzeranno il modello 730 precompilato.

Questo perché il modello stesso ha subito nel corso delle ultime settimane delle proroghe, che hanno ritardato la sua pubblicazione ufficiale all’interno del sito dell’agenzia delle entrate. 

Per chi non sapesse di cosa si tratta il modello 730 precompilato non è altro che un’agevolazione messa a disposizione di tutti i contribuenti che vogliono velocizzare la compilazione della propria dichiarazione dei redditi; questa novità è molto vantaggiosa ma per colpa dei suoi ritardi potrà perdere anche i suoi vantaggi.

Questo perché la dichiarazione precompilata doveva risultare disponibile già a partire dal 10 Aprile scorso, ma seguito di particolari ritardi sarà disponibile per tutti i contribuenti nella sua versione modificabile solo a partire dal 31 maggio

Consigliamo quindi di affidarsi in questi casi ad una compilazione in autonomia del modello 730, che è già disponibile sul sito dell’agenzia delle entrate, oppure ad affidarsi ad un CAF o ad un patronato che possa aiutare nella compilazione ed inoltro della dichiarazione. 

Dichiarazione 730 a debito: il resto del calendario  

Per concludere in quest’ultimo capitolo vogliamo andare a fare un piccolo riassunto di quelle che risultano essere le date principali del calendario alla quale ogni cittadino si deve obbligatoriamente attenere. 

La prima è data da tenere a mente è sicuramente quella del 31 maggio, data nella quale sarà resa possibile la modifica e l’inoltro del modello 730 precompilato, direttamente accedendo alla propria area privata, del sito dell’agenzia delle entrate. 

La seconda data importante da tenere a mente invece coincide con il 30 giugno, data nella quale coloro che non hanno ancora un sostituto d’imposta dovranno provvedere al pagamento delle tasse dovute allo stato attraverso il modello F 24. 

Abbiamo poi la data che riguarda l’ultimo termine per la presentazione della propria dichiarazione dei redditi annuale, ovvero il 30 settembre

Per concludere troviamo l’ultima data che coincide con il 30 novembre 2022, data nella quale è possibile presentare la dichiarazione attraverso il modello Redditi. 

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