Chi sono gli esclusi dalla nuova Pace fiscale 2023 per multe e cartelle esattoriali

Non tutti potranno beneficiare della Pace fiscale, ecco l'elenco dei soggetti e dei debiti esclusi.

È stata pubblicata la versione definitiva del nuovo piano per la pace fiscale dell’anno 2023, riproposta anche dall’attuale governo Meloni. All’interno sono contenute tutte le varie regole, compreso anche l’elenco di coloro che sono esclusi dalla nuova pace fiscale.

Saranno molte le persone escluse dalla nuova pace fiscale? Ed i limiti imposti saranno davvero così elevati?

Secondo il nuovo piano sarà garantita a tutte le multe e cartelle con importi entro i mille euro. Sono previsti poi degli sconti anche per importi superiori, ma in questo caso esistono delle regole più rigide.

Vediamo nel corso dell’articolo seguente chi sono gli esclusi dal condono per multe e cartelle, oltre che capire quali sono i nuovi limiti stabiliti dalla legge.

Esclusi dalla nuove pace fiscale 2023, chi sono?

Nel momento in cui la nuova manovra finanziaria per il 2023 è stata approvata, sono state approvate di conseguenza anche le nuove regole per accedere alla pace fiscale.

Secondo le ultime notizie è stato confermato che da questa nuova pace fiscale per il 2023 saranno escluse tutte le cartelle e le multe relative agli illeciti stradali, oltre che a quelle relative alle imposte locali.

Per tutte queste cartelle non varrà la regola del limite di 1000 euro, infatti sono escluse a prescindere dall’importo.

In questi casi particolari la somma che è dovuta per il pagamento della multa andrà calcolata aggiungendovi la sanzione, relativa alla multa stessa, ma potranno essere esclusi gli interessi e le altre sanzioni, come gli interessi di mora. Oltre a queste sono escluse dal condono anche tutte tutte le multe relative agli enti previdenziali privati.

In questi casi particolari la sanatoria diventa opzionale. Per queste cartelle la pace fiscale può avvenire, per importi inferiori a 1000 euro, ma con date differenti, slittano infatti dal 31 gennaio al 31 marzo 2023.

Quando inizierà la cancellazione dei debiti

Abbiamo già accennato un primo periodo di tempo all’interno della quale Agenzia delle Entrate provvederà a cancellare tutti i debiti entro i 1000 € per le cartelle per la quale sono previsti i condoni, dal 31 gennaio al 31 marzo 2023. In questo arco temporale verranno cancellati, all’interno dei nuovi limiti previsti, anche tutti i debiti che sono relativi alle cartelle stralciabili, ovvero quelli corrispettivi alle sanzioni emesse da parte delle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali ed agli enti pubblici previdenziali.

Per le sanzioni appena citate la cancellazione è prevista nella propria totalità, mentre per tutti gli enti, diversi da quelli riportati, la cancellazione sarà solo parziale e vale solo per la quota entro il 1000 € che è relativa alle sanzioni e agli interessi di mora. L’esempio più calzante per questa tipologia di sanzioni è quello relativo alle multe stradali, per la quale la cancellazione del debito interessa solo gli interessi di mora la multa stessa deve essere in ogni caso pagata.

Nuova pace fiscale 2023: le novità

Un’ ulteriore novità prevista all’interno della nuova pace fiscale 2023 riguarda la data delle sanzioni, nel condono sono infatti accettate tutte le sanzioni che partono dall’anno 2000 fino al 2015. Per tutte quelle sanzioni che rientrano all’interno di quest’arco temporale non è previsto alcun tipo di procedura che l’utente dovrà effettuare, infatti il debito sarà cancellato automaticamente da parte di agenzia delle entrate senza alcun tipo di onere previsto.

Un’altra novità riguarda gli importi che sono previsti dal condono come abbiamo anticipato tutte le cartelle che hanno un importo entro i 1000 € possono godere della cancellazione automatica l’importante è che l’importo sia relativo alla singola voce per la quale è stata recapitata la cartella.

Cosa succede per i debiti superiori a 1000 euro

Superficialmente la pace fiscale per tutti i debiti superiori a 1000 € non è possibile, in realtà con la nuova versione sappiamo che anche per i debiti con importi elevati è possibile pagare solo la quota capitale senza dover risarcire anche le sanzioni, gli interessi di mora e le altre somme dovute. Si dovrà in ogni caso pagare la cifra della multa inizialmente ricevuta ed è anche prevista nel caso in cui la si vuole attivare la rateizzazione di tale importo.

Ricordiamo che la rateizzazione per il pagamento delle cartelle esattoriali è possibile con un massimo di 18 rate.

Come funziona la rateizzazione cartelle 2023

Nel caso in cui si scegliesse di pagare il debito con il fisco attraverso la rateizzazione delle cartelle dobbiamo tenere in considerazione che a partire da agosto 2023 verranno aggiunti degli interessi pari al 2% annuo su tutte le rate del proprio debito. Perché hai intenzione di chiedere la rateizzazione è necessario anche inoltrare una richiesta d’agenzia delle entrate attraverso il portale della riscossione seguendo la procedura indicata all’interno del sito, ricordiamo anche che la procedura deve essere inoltrata entro il 30 aprile 2023.

Esistono delle regole precise che vanno a fissare delle date entro la quale tutti gli utenti che hanno scelto di effettuare la rateizzazione devono procedere ai pagamenti. È stabilito che per la prima e la seconda rata di ogni debito deve essere effettuato il pagamento del 10% delle somme complessive nelle date 31 luglio e 30 novembre 2023. Il resto del pagamento andrà invece suddiviso in 16 rate di pari importo, che possiedono anche esse la loro rispettiva data di scadenza da rispettare obbligatoriamente.

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
785FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate