INPS: controlli in arrivo per i professionisti, ecco chi rischia le sanzioni

Stanno per arrivare dei controlli INPS per i professionisti, in relazione alle dichiarazioni dei redditi e al versamento dei contributi.

In questi giorni stanno per essere inviati diversi avvisi relativi ad accertamenti sui debiti contratti dai cittadini verso l’INPS. L’ente previdenziale infatti, a seguito dell’invio delle dichiarazioni dei redditi da parte dei contribuenti, provvede a controllare i corretti versamenti dei contributi.

I controlli partono proprio alla fine dell’anno, e coinvolgeranno numerosi lavoratori italiani, come i professionisti autonomi con Partita Iva.

Al centro delle verifiche vi sono tutti i contribuenti che non hanno indicato correttamente nella dichiarazione dei redditi i contributi INPS versati, o non hanno provveduto al loro pagamento. Ma vediamo nel dettaglio in questo articolo di cosa si tratta.

Controlli INPS in arrivo: il versamento dei contributi

A verificare il corretto versamento delle tasse in Italia se ne occupa l’Agenzia delle Entrate, con l’appoggio dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, che procede a richiedere il saldo dei debiti ai cittadini, tramite l’invio di apposite cartelle esattoriali.

Tuttavia c’è anche un altro aspetto che i lavoratori italiani non devono sottovalutare, ovvero il pagamento dei contributi all’ente previdenziale INPS. Nel dettaglio, i lavoratori dipendenti versano i contributi tramite la propria busta paga, ovvero è il datore di lavoro ad occuparsene.

Le cose cambiano invece per i lavoratori autonomi con una Partita Iva, iscritti alla cassa previdenziale INPS. In questo caso sono coinvolti i lavoratori iscritti alla Gestione Separata, ovvero coloro che hanno una Partita Iva, ma non sono iscritti ad una cassa previdenziale specifica, e non rientrano nella categoria Artigiani a Commercianti.

Per questi lavoratori, l’INPS nei prossimi giorni inizierà ad inviare avvisi di accertamento su tutte le situazioni anomale, ai contribuenti che non hanno dichiarato i contributi versati o non li hanno versati affatto.

Lavorando in autonomia con una Partita Iva infatti, è obbligatorio provvedere ogni anno a pagare una certa somma allo stato per le tasse, e una somma all’ente previdenziale per accantonare la pensione. Non si tratta di un adempimento facoltativo, ma è obbligatorio per tutti i professionisti.

I controlli in questione riguardano il mancato versamento dei contributi da parte di questi soggetti, in particolare in riferimento alle dichiarazioni dei redditi degli anni passati.

Controlli INPS sulle dichiarazioni del 2017

Al centro dei controlli dell’INPS ci sono le dichiarazioni dei professionisti iscritti alla Gestione Separata in relazione ai contributi del 2016. Si tratta della così detta “Operazione Poseidone”, per cui l’ente previdenziale ha avviato delle verifiche sulle dichiarazioni 2017 relative all’anno precedente.

Per molti lavoratori autonomi questo potrebbe significare che gli verranno comunicati presto dei debiti da pagare, tramite specifica segnalazione. Le sanzioni previste intorno a queste somme partono dal 30%.

In particolare, rischiano di ricevere una multa i seguenti soggetti:

  • Lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata che, pur presentando la dichiarazione dei redditi, non hanno provveduto alla compilazione del Quadro RR della Sezione II riferita ai contributi;

  • Lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata che non hanno provveduto al corretto versamento dei contributi all’ente previdenziale INPS.

Anche se non si tratta di tasse, anche per i contributi non versati si può parlare di evasione fiscale, per cui i controlli al momento sono conclusi. Rimane solamente l’invio delle notifiche ai contribuenti, alla fine dell’anno.

Dato che si tratta delle dichiarazioni dei redditi del 2017, l’anno di imposta di riferimento per questi versamenti è il 2016. L’Operazione Poseidone non è stata introdotta quest’anno, ma esiste già da diversi anni per verificare la regolarità del versamento delle quote da destinare all’INPS da parte degli autonomi.

Controlli INPS in arrivo: ecco chi rischia

A rischiare una multa sono quindi i lavoratori con Gestione Separata INPS, sulla base delle variabili viste sopra. Al centro dell’attenzione vi sono le dichiarazioni con Modello Redditi PF/2017.

L’unico modo per sanare la situazione è pagare quanto dovuto, tenendo presente che, oltre all’importo effettivamente non versato, bisognerà aggiungere anche un 30% di sanzione, che può anche salire ulteriormente fino al 60%.

Sono coinvolti tutti i professionisti con Partita Iva che aderiscono alla Gestione Separata, indipendentemente dal settore in cui lavorano. Va tenuto invece in considerazione che chi è iscritto ad una cassa previdenziale specifica, ad esempio perché svolge una professione con apposito Albo, non riceverà alcuna notifica dall’INPS.

Ciascuna cassa previdenziale infatti funziona in modo a sé stante, e in questo caso i controlli sono condotti esclusivamente dall’INPS. Questo ente ha comunicato la conclusione dei controlli sulle dichiarazioni dei redditi relative all’anno di imposta 2016 nell’apposita circolare, ovvero con il messaggio 4413/2022.

A ricevere queste sanzioni potranno essere molti italiani, tenendo presente che è ancora alto il tasso di evasione fiscale nel paese, anche sul versamento dei contributi.

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
797FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate