Irap 2022 abolita anche per le imprese familiari e coniugali

L'Irap è stata abolita anche per le imprese familiari e per le aziende coniugali. Dal 1° gennaio 2022 questi soggetti non devono più pagare.

L’Irap è stata abolita anche per le imprese familiari e per le aziende coniugali. Dal 1° gennaio 2022 questi soggetti non devono più pagare. Ma non solo: i soggetti esclusi dal pagamento Irap non saranno nemmeno tenuti agli adempimenti dichiarativi ed a tutti gli obblighi connessi con questa tassa. A precisare questi cambiamenti ci ha pensato direttamente l’Agenzia delle Entrate, attraverso la circolare n. 4/2022.

Ad introdurre queste importanti novità sull’Irap 2022 ha provveduto la Legge di Bilancio, che ha visto la cancellazione di questa tassa. Ma il vero e proprio punto importante di questa novità, è che a dire addio all’Irap saranno anche alcuni tipi di imprese. Quelle a conduzione famigliare. Scopriamo, insieme, tutte le novità.

Irap, le novità di quest’anno

Il 2022 ha introdotto una serie di novità sia per l’Irpef che per l’Irap. È proprio quest’ultima ad essere una delle protagoniste della cosiddetta revisione delle imposte sui redditi, che il Governo guidato da Mario Draghi ha programmato. L’abolizione dell’Irap, comporterà il venir meno degli obblighi dichiarativi per quanto riguarda l’imposta sulle attività produttive. Ad essere coinvolti in questa piacevole novità sono le persone fisiche, che stanno esercitando l’attività commerciale o che siano titolari di reddito d’impresa. A beneficiare della cancellazione dell’Irap saranno anche quanti esercitano arti e professioni.

Tra i soggetti che sono esclusi dal pagamento Irap ci sono anche le imprese famigliari e le aziende coniugali. A delineare nel dettaglio i soggetti, che possono beneficiare dall’esclusione dell’applicazione dell’Irap, ci sono infatti:

  • persone fisiche, che stiano esercitando attività commerciali titolari di reddito d’impresa ai sensi dell’articolo 55 del Tuir, che siano residenti nel territorio italiano;
  • persone fisiche, che stiano esercitando arti e professioni ai sensi dell’articolo 53, comma 1 del Tuir. Anche in questo caso devono essere residenti in Italia.

Al primo punto rientrano anche le persone fisiche, che risultino essere un’impresa commerciale, secondo quanto prevede l’articolo 55, comma 1 del Tuir:

per esercizio di imprese commerciali si intende l’esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, delle attività indicate nell’art. 2195 del codice civile, e delle attività indicate alle lettere b) e c) del comma 2 dell’art. 32 che eccedono i limiti ivi stabiliti, anche se non organizzate in forma d’impresa.

Abolizione Irap, arriva un chiarimento importante

Quello che è arrivato dall’Agenzia delle Entrate è senza dubbio un chiarimento molto importante, soprattutto perché si va correttamente ad inserire tra le novità previste dalla Legge di Bilancio 2022 e le disposizioni che sono state previste dal Tuir. Tra i soggetti che potranno beneficiare dell’abolizione dell’Irap ci sono anche le imprese familiari e le aziende coniugali, che non devono essere gestite in forma societaria. 

Iniziamo un po’ a fare il punto della situazione. Nel caso in cui ci troviamo davanti un’impresa famigliare, si dovrà considerare imprenditore solo e soltanto il titolare. Abbiamo di fronte, sostanzialmente, un’attività di natura individuale, non collettiva. È il titolare ad esercitare l’attività d’impresa: ha assunto in prima persona tutti i diritti, le obbligazioni e le eventuali responsabilità.

A questo punto è bene richiamare la risoluzione n. 176/e/2008 dell’Agenzia delle Entrate e i chiarimenti che sono arrivati in risposta all’interpello n. 195 del 18 marzo 2021, che sottolineano come

l’unico soggetto in un’impresa familiare ex articolo 230-bis del codice civile avente la qualifica di imprenditore è il titolare dell’impresa stessa.

Questo significa che l’attività familiare, essendo in tutto e per tutto un’impresa individuale, rientra tra i soggetti che sono esclusi dal pagamento Irap. Stesso ragionamento e stessa considerazione valgono anche per le aziende coniugali, purché non sia gestite in forma societaria.

È necessario ribadire, infine, che l’abolizione dell’Irap vale esclusivamente per le persone fisiche, così come sono state individuare dall’articolo 53, comma 1 del Tuir. Nel caso in cui si voglia pensare ai professionisti, è quindi necessario ribadire che l’abolizione dell’Irap vale esclusivamente per le persone fisiche che stiano esercitando arti e professioni, mentre l’esercizio delle attività in forma associata resta assoggettata all’Irap.

Irap, non ci saranno più gli obblighi dichiarativi

La Legge di Bilancio 2022 ha circoscritto di molto l’ambito applicati della cancellazione dell’Irap. Tra gli aspetti più strettamente operativi, la circolare n. 4/2022 dell’Agenzia delle Entrate ha messo in evidenza che vengono meno gli obblighi documentali, contabili, dichiarativi funzionali alla determinazione e all’assolvimento di detta imposta.

Sostanzialmente questo significa che i soggetti titolari di partita Iva, che dal 1° gennaio 2022 non sono più obbligati al pagamento dell’Irap, non saranno tenuti ad assolvere gli obblighi dichiarativi in materia Irap. Una semplificazione che tuttavia non tocca il periodo d’imposta 2021 e lo scadenzario degli adempimenti previsti per l’anno in corso. Resta quindi dovuto il versamento del saldo Irap per l’anno d’imposta 2021 e, in parallelo, l’obbligo di presentazione della dichiarazione annuale entro il 30 novembre 2022.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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