Rottamazione Ter: proroga 2022? Ultimissime oggi!

Rottamazione ter chiama alla cassa! Arriva la Rottamazione quater e nuova Pace fiscale? Ecco le ultimissime novità sulla proroga 2022 cartelle esattoriali.

Le rate della Rottamazione Ter per il 2022 iniziano con la data di scadenza fissata per il giorno lunedì 28 febbraio, a cui si applicano i cinque giorni di tolleranza, per cui l’ultima data utile per il pagamento cade nel giorno lunedì 7 marzo 2022. 

Il vero problema legato alle rate in scadenza della Rottamazione ter per il 2022, riguarda i pagamenti regolarizzati a dicembre 2021. In altre parole, restano in corsa per il beneficio fiscale tutti coloro che hanno potuto regolarizzare le rate del 2020 e 2021, in scadenza nell’ultima data utile fissata da normativa per il 14 dicembre 2021. 

Si consiglia la visione del video YouTube di Francesco Carrino sulle ultime novità sulla Rottamazione Ter e nuova Rottamazione quater.

Coloro che sono riusciti a regolarizzare il pacchetto degli adempimenti legati alla definizione agevolata in scadenza il 14 dicembre 2021, sono ancora in corsa con tutti i pagamenti delle rate del 2022

Le disposizioni su termini e condizioni della definizione agevolata sono contenuti nel decreto Legge n. 146/2021, ovvero nel Decreto Fiscale. 

Rottamazione Ter: proroga 2022?

La prima rata della definizione agevolata cade il 28 febbraio 2022, ed è il primo termine di pagamento fissato per l’anno in corso. Non rientrano nel beneficio della Rottamazione ter tutti coloro che non hanno regolarizzato le rate del 2020 e 2021 in scadenza a dicembre.

Per questi contribuenti si è attivata la decadenza dal diritto al beneficio fiscale. E, questa, non è una novità, in quanto più volte abbiamo rimarcato i motivi della decadenza legati alla definizione agevolata. 

Stringendo le redini non sono molti i contribuenti che sono riusciti a regolarizzare quanto dovuto nel termine ristretto di dicembre. Per questo motivo, a reclamare la riapertura dei termini sono stati in primis i commerciati, seguiti dalle associazioni di categoria e dalla maggioranza politica. 

Basti pensare che oltre 532 mila contribuenti non sono riusciti a regolarizzare il malloppo delle scadenze fissate dalla mini proroga per la Rottamazione ter e Pace fiscale in scadenza il 14 dicembre 2021. I numeri sono chiari e mostrano l’esatta percezione economica del Paese. 

Una soluzione che interessa particolarmente il Governo Draghi, in quanto in Commissione Finanze e Senato è emerso un mancato incasso pari a 2,5 miliardi, ovvero il valore dei debiti non riscossi. 

Nella medesima sede è emerso che i contribuenti che sono riusciti a versare quanto dovuto al Fisco sono all’incirca 718mila, ovvero il 57%, mentre sono all’incirca 532 mila coloro che non hanno regolarizzato i pagamenti, ovvero il 43%. Stime che mostrano un quadro agghiacciante.

Per questo motivo, Lega e M5S stanno tentando di porre un rimedio. La soluzione appare chiara, una nuova Rottamazione quater agganciata a una nuova Pace fiscale 2022

L’ingresso di una nuova definizione agevolata andrebbe a recuperare gli anni 2018, 2019 e 2020. Riammettendo tutti coloro che risultano decaduti dal beneficio fiscale, per omesso versamento delle rate oggetto del piano di rateizzazione approvato con la definizione agevolata. 

Il vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, Alberto Gusmeroli, ha spiegato come andrebbero organizzate le nuove disposizioni fiscali in sede webinar predisposto dalla Cassa nazionale di previdenza sociale dei ragionieri.

Nello specifico, ha rimarcato il concetto che una proroga della Rottamazione ter sarebbe necessaria, ma un solo provvedimento isolato non servirebbe a molto. Occorre, secondo Gusmeroli proseguire introducendo una Pace fiscale molto più ampia. Promuovendo interventi mirati che vadano a liberare l’impasse legato alla cessione dei crediti connessi ai bonus edilizi. Ma, soprattutto bloccando la riforma del catasto che produrrebbe un incremento di tasse per tutti i cittadini. 

Appare chiaro che sulla cessione dei crediti connessi ai bonus edilizi, si sono trovare delle alternative utili a liberare la situazione. Ora, il passo successivo ruota sull’introduzione di una nuova Pace fiscale con una nuova Rottamazione delle cartelle esattoriali. 

Il capogruppo del M5S, Emiliano Fenu, ha spiegato che l’intervento immediato di una nuova Pace fiscale e Rottamazione quater risolleverebbe milioni di contribuenti, a cui stanno notificando le cartelle esattoriali 2022, ma soprattutto, potrebbe risultare fatale per tutti coloro si trovano nella condizione di aver perso i benefici della Rottamazione Ter e Pace fiscale, ritrovandosi con l’intero debito iscritto a ruolo con tutto il pacchetto di sanzioni e interessi. 

D’altra parte, Emiliano ha aperto la pagina su un evento apocalittico pronto a piombare sulle teste di milioni di cittadini. Non parliamo dei venti di guerra in atto che stanno sconvolgendo tutte le Nazioni, ma della presenza della crisi economica italiana che ha visto decadere il 43% dei contribuenti dai benefici fiscali. 

Ricordiamo che il fine della definizione agevolata e della Pace fiscale doveva far recuperare i crediti alla Riscossione, garantendo un risparmio ai contribuenti dovuto all’azzeramento delle sanzioni e interessi. Dati alla mano, tale obiettivo non è stato raggiunto, anzi si è trasformato in un totale fallimento.

Ecco, perché, l’alternativa utile che risolleverebbe le sorti dei contribuenti garantendo il recupero dei crediti alla Riscossione è l’introduzione di una nuova Pace fiscale accompagnata da una nuova Rottamazione quater. 

Per adesso, pare che il M5S stia preparando degli emendamenti sulla Rottamazione ter con la riapertura dei termini o una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. 

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze sembra orientato all’introduzione di una nuova definizione agevolata e Pace fiscale che andrebbe ad agevolare i contribuenti decaduti dal beneficio fiscale. 

Se si procedesse, come sarebbe auspicabile, milioni di contribuenti potrebbero presto essere riammessi ai benefici fiscali della Rottamazione ter e Pace fiscale.

Rottamazione ter: il quadro delle scadenze nel 2022

La prima scadenza fissata per le rate della Rottamazione ter cade nel giorno lunedì 28 febbraio 2022, a cui vengono applicati i cinque giorni di tolleranza, per cui la data ultima di pagamento della definizione agevolata cade il 7 marzo 2022.

Ricordiamo che possono continuare i pagamenti delle rate della Rottamazione ter solo coloro che sono in regola con i versamenti delle rate 2020 e 2021 pagati entro la data del 14 dicembre 2021.

I contribuenti in presenza di quest’ultimo requisito possono proseguire il pagamento del piano di rateizzazione della definizione agevolata. In assenza della condizione e di altri provvedimenti aggiuntivi, anche pagando la rata del 28 febbraio 2022 non si rientra nel beneficio fiscale.

Si precisa altresì, che in quest’ultima ipotesi, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione considera le somme versate a titolo di acconto sull’intero debito iscritto a ruolo. 

Riepilogo delle scadenze della Rottamazione ter per l’anno in corso. In particolare, riportiamo le disposizioni sui termini di pagamento fissate nel decreto Legge n. 119/2018, quali:

  • termine del 28 febbraio;
  • termine del 31 maggio;
  • termine del 31 luglio;
  • termine del 30 novembre.

Occorre, sottolineare che, per ogni data di scadenza vengono applicati i cinque giorni di tolleranza previsti dalla normativa, ovvero un numero di giorni in cui il pagamento si considera nei termini a tutti gli effetti di legge, senza l’applicazione d’interessi o sanzioni, così come previsto dalla Legge n. 119/2018. 

Rottamazione ter: la proroga permetterebbe di agganciarsi ai piani di rateizzazione in essere

L’Associazione nazionale dei commercialisti ha spiegato l’urgenza d’introdurre un differimento della Rottamazione ter o, quantomeno di poter garantire per i decaduti di rientrare in una nuova Rottamazione delle cartelle esattoriali e una nuova Pace fiscale per mettersi in regola con le varie pendenze con il fisco

In particolare, l’ANC ha diramato un comunicato stampa, nel quale ha chiarito un pensiero semplice:

 “Una valutazione minuziosa e particolarmente accorta sullo stato reale dell’economia dell’Italia, avrebbe prodotto scelte molto più ponderate, capaci di permettere ai contribuenti di potersi agganciare le vecchie rate della Rottamazione ter e Pace fiscale a quelle in corso del 2022”. 

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