Scadenze fiscali maggio 2022: occhio alle prossime date!

Quali scadenze fiscali sono fissate per la fine di maggio 2022? Vediamo le più importanti, tra i versamenti IVA ed i contributi a fondo perduto.

Scadenze fiscali in arrivo: quali? Alcune fissate nei primi giorni di maggio sono già passate, mentre altre arrivano proprio ora e sono piuttosto importanti. Molte di queste, se non vengono rispettate, prevedono delle sanzioni impegnative ed è bene sapere a cosa si va incontro. Ecco le date più importanti e gli obblighi da rispettare.

Ovviamente molto scadenze sono superate ma non per questo “cancellate” dalla mente di tanti cittadini, perché in numerosi casi qualche giorno di ritardo sul pagamento significa pochi euro di interessi o di sanzione in cambio della regolarizzazione della propria posizione e nulla più. 

Il meccanismo di regolamento di tante imposte e adempimenti vari, infatti, prevede che se il cittadino regolarizza la propria posizione volontariamente con alcuni giorni di ritardo, non viene particolarmente colpito dalle sanzioni. Oltre determinati range temporali, invece, si ricade nella situazione degli inadempienti che sono a tutti gli effetti evasori. In sostanza, è difficile incorrere in grandi sanzioni per una semplice dimenticanza, ma è importantissimo recuperare e mettersi in regola il prima possibile.

Detto ciò, quali sono le scadenze in arrivo? Una volta superata quella delle cartelle esattoriali, per altro molto chiacchierata per parecchio tempo, è il momento di tutte le dichiarazioni legate ad IVA, ritenute ed imposte sostitutive, fissate proprio a ieri 16 maggio. Andando avanti si arriva invece ad altre scadenze anche più importanti, come i contributi a fondo perduto, ma anche la liquidazione di diverse imposte proprio verso fine mese.

In generale, possiamo comunque suggerire di fare sempre riferimento al portale di Agenzia delle Entrate che fornisce sempre una lista aggiornata degli adempimenti del mese. In questo caso, a questa pagina si possono trovare tutte le date di maggio. Il difetto è che il linguaggio è piuttosto tecnico ed a volte è difficile orientarsi sul portale, motivo per cui ci si rivolge a commercialisti e professionisti.

Scadenze fiscali maggio 2022: quali sono già superate?

Non conviene soffermarsi troppo sulle scadenze già superate, perché naturalmente non sono così d’interesse dei cittadini, ma c’è sicuramente da dire che la scadenza delle cartelle esattoriali al 9 maggio era di quelle da cerchio rosso sul calendario.

La scadenza era in realtà al 30 aprile, ma sono previsti in questi casi 5 giorni lavorativi di tolleranza che hanno fatto arrivare la scadenza fino al 9 maggio. Entro tale data era necessario regolare il pagamento degli “arretrati” del 2020, slittati in avanti di volta in volta anche e soprattutto a causa della pandemia.

Sempre al 30 aprile è scaduta anche la possibilità di rateizzare questo debito nei confronti dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, motivo per cui questa data era particolarmente importante. Per gli arretrati del 2021 la scadenza è invece fissata al 30 luglio, sempre con i cinque giorni lavorativi di tolleranza, mentre per le rate dovute nel 2022 la scadenza è fissata al 30 novembre.

Anche in questo caso, come accaduto numerose volte, ci si aspetta che possano arrivare delle proroghe nei prossimi mesi. Ovviamente, terremo i lettori aggiornati su questa e su tutte le altre novità relative alle cartelle esattoriali arretrate.

Scadenze fiscali maggio 2022: attenzione alla scadenza di ieri!

Il 16 maggio era fissata una delle scadenze relative all’IVA. La famosa Imposta sul Valore Aggiunto è applicata da praticamente tutte le attività economiche ed è necessario versarla mensilmente o trimestralmente in base al proprio regime di appartenenza.

Versare l’IVA significa sostanzialmente saldare con lo Stato un conto molto semplice: l’IVA pagata meno l’IVA ricevuta, la parte che avanza va versata allo Stato. Infatti, essa si applica solo sul consumatore finale e non su tutti gli attori intermedi. Se l’azienda A compra dall’azienda B pagando l’IVA, recupererà quella quota dall’IVA applicata al cliente e l’avanzo sarà versato nelle casse dello Stato.

Un principio semplice che nella pratica ha più di una complessità, ma non è questa la sede in cui parlarne. In ogni caso, al 16 maggio era fissato il versamento per numerose imprese, sia quelle che la versano mensilmente che quelle che la versano trimestralmente (in questo caso i mesi di riferimento sono gennaio, febbraio e marzo).

Anche in questo caso, attenzione alle sanzioni in caso di mancato pagamento, naturalmente più leggere in caso di regolarizzazione nel giro di pochi giorni dalla scadenza.

Scadenze fiscali maggio 2022: in arrivo il modello 730 precompilato

Un’importante novità è in arrivo a partire dal 23 maggio, giorno da cui saranno disponibili i modelli 730 precompilati. Si tratta di un documento molto importante in cui è possibile dichiarare tutte le spese sostenute in modo da poter recuperare quanto spetta in caso di spese detraibili.

Si tratta del meccanismo con cui sostanzialmente lo stato va a saldare la situazione relativa all’Irpef di ogni soggetto, in particolare i lavoratori dipendenti. Infatti, essi pagano l’Irpef attraverso una trattenuta esercitata direttamente dal sostituto d’imposta (il datore di lavoro), ricevendo così la cifra netta che gli spetta. Nel 730, però, vengono considerate tutte le altre voci necessarie per completare il saldo Irpef.

In genere, si ricevono le detrazioni legate alle spese mediche sostenute, ma anche ad eventuali lavori di efficientamento energetico per cui sia stata portata a termine tutta la procedura prevista da Agenzia delle Entrate. Su questo fronte, per altro, ci sono novità fondamentali per il 2023: per alcuni soggetti sarà gradualmente possibile sostituire il 730 con la detrazione immediata attraverso il Cashback fiscale, un modo in teoria efficace per rendere le detrazioni molto più immediate e semplici.

Scadenze fiscali maggio 2022: scadenza per i contributi a fondo perduto!

Una scadenza atipica del mese di maggio riguarda i contributi a fondo perduto, in quanto non si tratta di una scadenza ricorrente come quelle del 730 o del versamento IVA, ma piuttosto di una novità prevista dal Decreto Sostegni Ter che permette ad alcune categorie di ottenere un contributo a fondo perduto da parte di Agenzia delle Entrate.

Una modalità per aiutare alcune attività particolarmente colpite dalle conseguenze della pandemia che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli ultimi due anni e che giunge ora probabilmente ad un atto finale. Sono mesi ormai che si sono chiusi i “rubinetti” di questo genere di aiuti, ma c’è ancora questa scadenza da considerare.

Infatti, fino al 24 maggio è possibile richiedere proprio sul portale di Agenzia delle Entrate un contributo da non restituire (a fondo perduto, appunto) per i commercianti al dettaglio che rispettano determinati requisiti, i principali sono il fatturato sotto i 2 milioni di euro ed una perdita accertata di almeno il 30% tra il 2021 e l’anno di riferimento (cioè il 2019, ultimo anno prima della pandemia).

Scadenze fiscali maggio 2022: varie al 31 maggio

Ci sono poi altre scadenze da considerare al 31 maggio, nessuna delle quali particolarmente rilevante. Si tratta del pagamento dell’imposta da bollo relativa alle fatture elettroniche emesse. Inoltre, c’è da regolarizzare anche il pagamento di alcune imposte di registro, imposte sostitutive e per alcune categorie di imprese anche dell’IVA.

Dopodiché, vedremo il nuovo capitolo delle scadenze fiscali di giugno, con particolare attenzione sul pagamento di tasse e contributi per i soggetti titolari di Partita IVA. Anche quest’anno la scadenza slitterà in avanti? Al momento non si sa nulla, ma è probabile che ciò accada come avviene praticamente sempre negli ultimi anni.

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