Il pesce fresco è uno dei grandi protagonisti delle tavole degli italiani.
I nostri mari sono ricchi di specie ottime e con valori nutrizionali fondamentali per la nostra salute.
Basti pensare al pesce azzurro, come gli sgombri, le sardine, le acciughe, ricchi di Omega 3 e grassi ottimi per il benessere del corpo e anche della mente.
Spesso quando ci rechiamo al supermercato, possiamo notare la ricchezza dei banchi dei reparti dedicati alla pescheria. Esselunga è uno dei più forniti e più frequentati supermercati italiani. Ma da dove proviene il pesce che rivende?
L’importanza delle zone di pesca
Quando scegliamo quale pesce comprare al supermercato, ci è possibile consultare i cartellini che, oltre al prezzo di vendita, riportano le zone di pesca da cui provengono i pesci e se sono stati allevati o pescati in mare aperto.
Le zone di pesca sono uno degli indicatori più importanti per acquistare pesce di buona qualità e che sia cresciuto in acque marine sane.
In questi anni la FAO, Food and Agricolture Organization, ha tenuto aggiornato l’elenco delle zone di pesca e allevamento più rischiose e pericolose per la salute, tra cui ai primi posti figura la zona di Fukushima, recentemente interessata dall’inquinamento di scorie nucleari.
Ma da quali zone proviene il pesce rivenduto da Esselunga?
Esselunga: ecco la provenienza del suo pesce
La quantità maggiore del pesce rivenduto dalla catena di supermercati Esselunga proviene dal Mar Tirreno, ricco di pesce azzurro e di altre specie gustose e salutari.
Alcune altre specie, invece, vengono pescate nei mari del nord Europa, come il Mar Baltico, come il merluzzo o il salmone.
Esselunga, oltre a dichiarare chiaramente le zone di pesca dei suoi prodotti, tiene a specificare sul proprio sito web che il proprio pesce è rigorosamente fresco e non congelato.
Non solo pescato: tutti i prodotti a base di pesce di Esselunga e la loro provenienza
Ma non è solo il banco del pesce fresco a venire interessato dalla specifica della zona di pesca. Anche i prodotti confezionati, come ad esempio il celebre pokè, riportano la provenienza del pescato, in questo caso dai mari che circondano le isole Hawaii.
Non dimentichiamo poi le deliziose tartare salmone, tonno o gambero rosso, che sono realizzate con prodotti nostrani, come ad esempio gli eccellenti gamberi rossi di Mazara del Vallo.
Consumo sostenibile
Sebbene dalla ricchezza dei banchi delle pescherie non sembri così, in realtà la quantità di pesce nei nostri mari sta drammaticamente diminuendo di anno in anno.
Complice il riscaldamento dei mari dovuto all’inquinamento globale, la presenza di pesce nei mari è compromessa per via delle difficoltà di riproduzione di alcune specie e invece del prolificare di altre.
Per questo motivo, bisognerebbe limitare il consumo del pesce (come quello delle carni rosse e bianche) e lasciare che il mare si possa ripopolare gradatamente delle proprie specie, garantendo così la loro presenza anche sulle nostre tavole.
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