Come in molti sostengono, alcuni prodotti caseari non andrebbero congelati, ricotta compresa.
Nel corso di precedenti articoli, come in quello dedicato a dove conservare i limoni, abbiamo parlato più volte della conservazione degli alimenti e di come eseguirla nel modo più corretto.
Allo stesso modo, abbiamo visto come conservare il formaggio grattugiato, in modo da prevenire la formazione di muffa.
Ebbene, oggi ci soffermeremo sulla ricotta che, come in molti sostengono, non dovrebbe venire congelata perché rischia di perdere la consistenza desiderata e di diventare troppo granulosa.
Infatti, stiamo parlando di un formaggio che dovrebbe essere consumato fresco poco dopo l’acquisto. Eppure, spesso per esigenze diverse viene congelato.
Per questa ragione oggi scopriremo quali sono i due metodi per scongelare la ricotta, come fare per scongelarla e, come dovresti conservarla al meglio evitando il freezer.
Come congelare la ricotta?
Come abbiamo anticipato, i metodi per congelare la ricotta sono essenzialmente due: con lo zucchero e senza zucchero.
Se conservata in freezer, la ricotta può durare fino a due mesi. Molti di più rispetto ai 7 giorni massimo in cui può durare in frigorifero. Ma scopriamo nel dettaglio quali sono i due metodi.
Congelare la ricotta con lo zucchero
Se deciderai di congelare la ricotta con lo zucchero, otterrai una volta scongelata una vera e propria crema da consumare come dolce, con frutta fresca o con del cioccolato.
Per farlo dovrai fare un rapporto di 1 a 3: a 300 g di latticino si addizionano 100 g di zucchero.
Congelare la ricotta senza zucchero
Il secondo metodo non prevede l’aggiunta di zucchero prima di mettere la ricotta nel freezer. Tuttavia, ci teniamo ancora una volta a sottolineare che si tratta di una pratica piuttosto scorretta, in quanto le basse temperature potrebbero andare ad inficiare le proprietà nutritive ed organolettiche dell’alimento.
Infatti, la ricotta potrebbe perdere consistenza ed inglobare troppa acqua, diventando di fatto immangiabile.
Se vuoi comunque procedere, abbiamo dei consigli da darti.
Il primo riguarda la temperatura del freezer, che deve essere bassa, in media inferiore a meno 18 gradi.
Il secondo consiglio riguarda il contenitore: dovrai inserire la ricotta in contenitori ermetici in vetro ed evitare la plastica.
Infine, ricorda che una volta scongelata, non potrai più rimettere la ricotta in freezer. Per questo motivo ti consigliamo di suddividerla in porzioni fin dall’inizio, così da scongelare di volta in volta solo la quantità necessaria.
Come scongelare la ricotta congelata?
Se hai deciso di congelare la ricotta, probabilmente ti interesserà sapere come scongelarla per poterla poi consumare.
Ebbene, dovrai metterla in frigorifero per 12 ore circa nel ripiano più basso. Questo perché il processo di scongelamento deve essere graduale, per non portare l’alimento a subire uno shock termico.
Se hai congelato la ricotta per poterla usare nella preparazione di dolci, quindi nella modalità “con lo zucchero”, per scongelarla dovrai tenerla 4 ore a temperatura ambiente.
Come si conserva davvero la ricotta?
Ora che hai trovato le tue risposte a come si congela e scongela la ricotta, ci teniamo anche a dirti qual è la pratica corretta per conservare questo alimento senza alternarne sapore e consistenza.
Dato che la ricotta è un latticino fresco, è sensibile agli agenti esterni come l'aria e l’umidità e, di conseguenza, è consigliabile conservarla nel frigorifero a una temperatura costante, idealmente tra 0 e 4 gradi.
La ricotta dovrebbe essere trasferita in un contenitore ermetico o avvolta strettamente in un foglio di pellicola trasparente o in carta per alimenti, in modo da prevenire l'essiccamento e l'assorbimento di odori da altri alimenti.
Ma non è finita qui: infatti, devi sapere che la ricotta tende a rilasciare un po' di liquido, quindi è meglio posizionarla su un piatto o in un contenitore con un drenaggio per consentire all'eventuale umidità in eccesso di scolare via.
I tempi di conservazione saranno minori, cioè di massimo una settimana, ma riuscirai a preservare le proprietà dell’alimento, che in freezer potrebbero andare perdute.