Borse deboli, ma rialzo non è finito. Eur/Usd e Oro buy?

Le Borse dovrebbero raggiungere livelli più alti di quelli attuali, ma l'Europa sarà meno pimpante di Wall Street. La view di Emanuele Rigo.

Di seguito riportiamo l’intervista ad Emanuele Rigo, General Manager di Newtraderlab, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L’euro-dollaro sta allungando ancora il passo verso area 1,115. C’è spazio per ulteriori manovre al rialzo?

I rialzi dell’euro-dollaro sono legati principalmente ad un arretramento del biglietto verde un po’ su tutti i fronti, sulla scia di quei segnali di distensione che poi magari non sono effettivamente sulla questione Russia-Ucraina.

Ieri si sono conclusi ad Ankara le negoziazioni e sembrava che ci fossero richieste più ragionevoli da parte della Russia e una maggiore disponibilità dell’Ucraina su determinati temi, tra cui la neutralità del Paese.

C’è stata quindi una certa distensione sui mercati, con un arretramento del biglietto verde e quindi un recupero dell’euro-dollaro.

Questa mattina, a consolidare l’area di 11 ci ha pensato la BCE che per voce del rappresentante austriaco ha fatto sapere che potrebbe rendersi necessario un rialzo dei tassi già quest’anno nell’ordine di 25 punti base.

Questo ha portato ad una stabilizzazione dell’euro-dollaro su livelli ben più alti di quelli delle ultime settimane.

La BCE ragionevolmente no può più far finta di niente sul tema inflazione e la parte più restrittiva in termini di politica monetaria sta diventando molto vocale e quindi possiamo aspettarci una situazione di prosecuzione della fase di forza relativa della moneta unica sul biglietto verde.

Non vedo quindi improbabile un ulteriore rialzo dell’euro-dollaro verso quota 1,12 e la velocità con cui arriveremo su questa soglia sarà determinata soprattutto dal comportamento del biglietto verde, ma anche dalla prospettiva di ricomposizione della crisi ucraina.

Come valuta il recente andamento dell’oro e quali i possibili scenari nel breve?

Sul fronte oro possiamo aspettarci ragionevolmente una serie di rialzi: ormai il nuovo normale delle negoziazioni sembra essere intorno a quota 1.900 dollari l’oncia.

Fino a quando non si ricomporrà la crisi in Ucraina e non ci saranno segnali di distensione veri e concreti, continueremo a vedere quotazioni dell’oro abbastanza elevate, con possibili ritorni verso i 1.940/1.950 dollari. Per il momento non vedo una discesa del gold come probabile.

Il petrolio è tornato a correre dopo il calo di ieri che lo ha visto scendere anche sotto i 100 dollari. Quali le attese per le prossime sedute?   

Il petrolio è legato a doppia mandata a quella che è la situazione in Ucraina e a partire dallo scorso anno c’è una tendenza al rialzo piuttosto importante che ci ha portato addirittura fino ai 130 dollari al barile.

La volatilità è abbastanza importante, ma in realtà nel breve-medio termine mi aspetto che torneremo intorno a quota 96/95 dollari, ma devono allinearsi alcune questioni.

In primis ci deve essere una ricomposizione della crisi in Ucraina e in secondo luogo l’accordo sul nucleare iraniano che sembra imminente, ma finchè non lo si vede non c’è un posizionamento fattivo degli operatori.

Per il momento la situazione vede ancora prezzi elevati del petrolio che potrebbero scendere però nel breve-medio termine.

Le Borse hanno recuperato a grandi passi dai recenti minimi di periodo. Ci sono le condizioni per salire ancora?

Sul fronte azionario c’è abbastanza volatilità nell’ultimo periodo e stiamo vedendo una fase di sostanziale recupero rispetto ai minimi toccati alla fine della prima settimana di marzo.

Il calo odierno delle Borse rappresenta solo un piccolo scarico in una fase di mercato in cui c’è nervosismo tra gli operatori, ma fiducia che almeno per i prossimi mesi i tassi di crescita continueranno ad essere positivi.

Si confida anche nella ricomposizione della frattura in Europa orientale che non dovrebbe inficiare molto i livelli di crescita dell’economia.

Per il momento mi aspetto il consolidamento di un’area leggermente superiore a quella attuale, almeno per gli indici di Wall Street.

In Europa invece continueremo a stare sotto tono in attesa di una ricomposizione effettiva della crisi ucraina.

Tutto sommato i mercati possono continuare ad andare verso i massimi storici nel caso dell’&P500, mentre gli indici europei faranno più fatica a riportarsi sui top toccati nei mesi scorsi, visto che risentono di più del conflitto in atto tra Russia e Ucraina.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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