Gran Turismo 7 è delusione! Motivi per cui non vale la pena

Gran Turismo 7 è l'ultima versione del celebrato titolo di guida per PlayStation. Il gioco, uscito da poco, presenta alcune fastidiose problematiche, quali?

Gran Turismo 7, il videogame di guida per PlayStation sviluppato dalla software house Polyphony Digital e uscito lo scorso 4 marzo ha fatto molto parlare di sé. Non però nella maniera in cui si aspettavano in Sony. Il titolo infatti sta riscontrando alcune difficoltà, non tanto legate al gioco in sé – che sta mantenendo le promesse fatte – bensì al supporto fornito post-lancio.

Vediamo quali sono le principali problematiche incontrate e sottolineate, com’è ormai prassi per le critiche, sulla rete e a cosa siano dovute, ripercorrendole dopo aver messo nella giusta luce un videogame come questo che è parte della storia dell’intrattenimento videoludico fin dagli albori delle console casalinghe.

Gran Turismo 7 e la storia delle automobili digitali

Gran Turismo 7 è l’ottavo capitolo della fortunata serie di simulatori di guida per PlayStation Gran Turismo, nota anche soltanto con l’acronimo GT. Accanto alla serie numerata esiste infatti anche il capitolo noto come Gran Turismo Sport, che arrideva a uno stile di gioco più arcade e meno di simulazione. Il primo GT è uscito nel 1997, in un’epoca nella quale PlayStation stava cominciando a farsi conoscere nel mondo occidentale.

La serie ha riscontrato molto successo nel corso degli ultimi 25 anni, tanto da aver venduto oltre 80 milioni di copie. GT 7 prevede due diverse modalità di gioco: arcade e simulazione. Mentre la seconda è una modalità che perdona poco e mira a fornire al giocatore un’esperienza di guida simile in tutto e per tutto a quella reale – nel limite di quanto sia possibile da controller, naturalmente – la prima mira a un pubblico ampio.

L’ideazione di queste due diverse tipologie di gioco si deve alla necessità di appassionare platee dai videogiocatori di diversi background, sia i fan di giochi di guida che cercano una simulazione fedele sia quelli che vogliono semplicemente divertirsi al volante della propria vettura preferita, su un circuito che apprezzano particolarmente. Gran Turismo 7 mette infatti a disposizione numerose auto e piste.

È però la modalità Gran Turismo il cuore del videogioco. L’esperienza di gioco si fa infatti completa soltanto giocando in questa modalità. È da qui che si guadagnano le patenti che consentono l’accesso alle gare più competitive, dopo aver dimostrato la propria abilità di guida attraverso alcune prove di difficoltà crescente. Vincendo i Gran Premi si ottengono premi in valuta di gioco.

I crediti così ottenuti sono molto desiderati dal giocatore. Grazie a essi, infatti, è possibile acquistare automobili sempre più veloci e partecipare a gare sempre più difficili. Ogni vettura ha delle prestazioni differenti e anche uno stile di guida personalizzato che la differenzi dalle altre. È anche consentita la modifica tecnica di ogni vettura, operazione che consente di alterarne le prestazioni anche in maniera sostanziale.

Una caratteristica che è stata chiave per il successo della saga è la possibilità di guidare non soltanto vetture da corsa, bensì anche automobili stradali, come quelle che vediamo giornalmente circolare nelle nostre città. Anche in questo caso possiamo pesantemente modificare il setup dell’auto, divertendoci quanto vogliamo a incattivire una vettura che ci piace o, magari, quella che usiamo quotidianamente.

Una scelta davvero intelligente da parte degli sviluppatori di Polyphony Digital è stata quella di dare modo ai giocatori di creare continuità tra una versione e l’altra del gioco, premiandone la fedeltà. In questa ottica si è consentito al giocatore di trasferire le proprie patenti da ogni versione alla successiva, evitando di chiedergli di replicare le prove necessarie al conseguimento del titolo di guida digitale.

Dopo 26 anni di onorata carriera e numerosi titoli proposti, agli otto che abbiamo riportato sono seguite anche riconversioni per console portatili, come la PlayStation Portable, versioni speciali per i compleanni o i cosiddetti prologhi, antipasti della successiva versione numerata, messi in commercio per stimolare l’acquisto della versione completa, Gran Turismo riveste un ruolo prominente nella storia dei videogiochi di guida.

Attese e delusioni

Dopo le presentazioni di rito, entriamo nel vivo di questo articolo, andando a vedere come mai si parli di delusione relativamente a Gran Turismo 7. Partiamo da un doveroso antefatto: il gioco non è stato affatto un flop e, sta vendendo piuttosto bene, come c’era da attendersi. Il lavoro portato avanti dai professionisti di Polyphony è eccellente e il titolo gira davvero bene, specialmente su PlayStation 5.

C’è però una pecca evidente riguardo al servizio post-vendita. Al livello tecnologico al quale siamo arrivati nei videogiochi, un supporto efficace e preciso dopo l’uscita è fondamentale. I titoli sono sempre più connessi e presentano una forte componente online, dunque necessitano di una manutenzione continua e attenta per ottimizzare l’esperienza di gioco. Gran Turismo 7 ha avuto evidenti problemi sotto questo punto di vista.

Ciò è particolarmente significativo, in quanto le attese erano molte, specialmente per il comparto online, dal momento che ormai è la prassi sfidare, da remoto, i propri amici. Invece è proprio da qui che è arrivata la cocente delusione e la conseguente pioggia di critiche su blog, social e aggregatori di recensioni in rete poiché il gioco, a seguito di un aggiornamento, è rimasto offline per oltre 24 ore.

L’update di Gran Turismo 7 fa cilecca: il gioco resta offline per un giorno

Gran Turismo 7, come frequentemente accade, vincola anche la campagna in giocatore singolo alla connessione a internet. Per tal motivo, se è impossibile connettersi è, di fatto, impossibile progredire nel gioco. Che è successo? Non siamo in grado di spiegare il bug tecnico, riportiamo però che, a seguito della patch 1.07, GT7 non ha potuto connettersi alla rete per un giorno intero.

In seguito alla patch successiva, la 1.08, il gioco è tornato in grado di comunicare con la rete internet e quindi i giocatori hanno potuto riprendere la loro partita. Il danno però ormai era stato fatto. Il disservizio di non poter giocare per un lasso di tempo così lungo è infatti significativo al giorno d’oggi; queste cose non dovrebbero più succedere.

Quando avviene un disguido del genere, i giocatori si riversano in massa su internet ad attaccare un titolo e chi lo ha realizzato, cosa che, all’epoca delle recensioni che valgono come pubblicità, può significare numerose vendite in meno e una perdita economica rilevante per un gioco la cui produzione non è costata qualche nocciolina. 

Problema risolto e preoccupazioni finite? Non si direbbe, dal momento che le critiche sono ancora lì. Nell’obiettivo questa volta non ci sono le complicazioni tecniche legate al multiplayer, bensì il sistema di microtransazioni interno al gioco

Quello dei soldi reali spesi in-game è un tema caldissimo nel momento in cui il mondo si prepara a varcare la frontiera del metaverso e non c’è spazio di approfondirlo in queste righe. Basti per il momento sapere che, per quanto nascosto, in Gran Turismo 7 esiste un sistema riconducibile al pay-to-win. Chi avesse una quarantina di dollari da spendere, infatti, potrebbe mettersi nel garage digitale una Ford GT fin dalle prime fasi di gioco.

L’aggiornamento della discordia 1.07, oltre alla piaga della connessione, ha anche diminuito i premi in valuta di gioco ottenibili in-game, dunque vincendo le gare, spingendo ancor più il giocatore verso la microtransazione. Inutile enfatizzare come questa decisione abbia snervato molte persone. Tutte le volte che si suggerisce una scorciatoia per la vittoria, infatti, non si sollecita certo il gamer ad accettare la sfida posta dal gioco.

Le vendite di Gran Turismo 7 non accusano alcuna sbandata

Nonostante il gioco sia uscito in un periodo complicato – il titolo non è mai stato messo in vendita in Russia – e abbia i problemi di cui si è scritto, gli appassionati di videogiochi di corse automobilistiche non sembrano essersi fatti condizionare e Gran Turismo 7 sta vendendo molto bene. Anche dal punto di vista della concorrenza, della concomitanza di uscite, Polyphony e Sony potevano fare forse di meglio.

Gran Turismo 7 è uscito il 4 marzo, neanche 10 giorni dopo Elden Ring, titolo attesissimo multipiattaforma che vede la partecipazione dell’autore di Game of Thrones, George R.R. Martin, e poco più di due settimane dopo un’altra attesa esclusiva PlayStation, Horizon Forbidden West. 

Dal momento che i mesi di aprile e maggio appaiono considerevolmente meno interessanti in termini di uscite, una finestra spostata in avanti avrebbe potuto fare comodo a Gran Turismo 7, consentendo al titolo di monetizzare su un lancio più distanziato da altri probabili campioni d’incassi.

Il Paese più rapido a rendere note le vendite di videogiochi, fisici e digitali, sul proprio territorio è, come al solito, il Regno Unito. Basandoci sui numeri provenienti da quelle latitudini, si può affermare che, nelle 3 settimane dall’uscita, il gioco è sempre stato in testa alle vendite sulle isole britanniche.

Gran Turismo 7 dunque ha sviluppato gli anticorpi alle critiche e al review bombing, ovvero le pessime recensioni strumentali, dovute al malcontento per le problematiche legate alla patch e alle microtransazioni che si possono facilmente trovare e consultare in rete, confermandosi un titolo amato e apprezzato da un largo numero di videogiocatori.

Gran Turismo 7, le aspettative per il futuro

Come ogni grande titolo videoludico, dunque, anche Gran Turismo 7 ha i suoi pro e i suoi contro. I contro sono quelli a cui è principalmente dedicato quest’articolo: microtransazioni e sviste riguardanti la connettività, mentre sull’altro piatto della bilancia mettiamo il fatto che GT 7 non si smentisce, restando un titolo competitivo ed entusiasmante come i suoi predecessori.

Il gioco è ancora molto giovane, che cosa è lecito aspettarsi per il suo futuro, più o meno immediato? Sicuramente che si metta una toppa alla questione microtransazioni, davvero molto irritante. Come riporta Tom’s Hardware, la community di giocatori è addirittura arrivata al punto di barare pur di poter accedere ai contenuti di gioco bloccati da paywall.

È infatti possibile sfruttare uno script della funzione Remote Play per ripetere all’infinito la stessa gara, continuando a guadagnare il premio per la vittoria. Il trucchetto è al momento possibile su ogni sistema operativo Windows ma a proprio rischio e pericolo, in quanto Polyphony Digital potrebbe decidere di bandire chi lo sfrutti, bloccandogli l’account per cheating.

Similmente, Sony potrebbe decidere di bloccare la funzionalità Remote Play per Gran Turismo 7, risolvendo il problema alla radice. Nel momento in cui si scrive, però, l’operazione resta possibile per chiunque abbia mezzi e intenzione di tentarla.

Si auspica che Polyphony si accorga di quanto malcontento c’è verso la microtransazione e decida di agevolare l’acquisto di alcune tra le vetture più potenti del gioco riducendone l’impatto o, addirittura, eliminandola proprio. È comprensibile tentare di continuare ad avere entrate da un gioco dopo il lancio, lo è però meno se questa intenzione impatta in maniera così profonda sull’esperienza di gioco.

A tutti i videogiocatori amanti delle sfide e del guadagno, dovuto alla propria abilità, dei premi offerti dal gioco, come ad esempio la splendida Ford GT, consigliamo di tenere a mente l’esistenza di questo antipatico sistema di microtransazioni in Gran Turismo 7. Allo stato attuale delle cosa, per un gamer non intenzionato a pagare oltre dopo essersi procurato il gioco, potrebbe non valere neppure la pena di acquistare il titolo.

Redazione Trend-online.com
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