Conviene di più investire in oro o in argento? Scoprilo!

Molti si chiedono se sia più conveniente investire in oro o argento fisici oppure in ETF. Uno dei due metalli preziosi è più stabile dell'altro. Scopriamolo!

Gli ETF sull’oro sono presenti sul mercato mondiale da molto tempo e ormai hanno una comprovata esperienza. È molto probabile, infatti, che sia l’oro che l’argento forniscano una copertura contro la volatilità azionaria in caso di recessione economica/di mercato e anche durante periodi prolungati di aumento dell’inflazione (esattamente come quello che stiamo vivendo in questo periodo). 

Sebbene entrambi i tipi di investimento condividano molte caratteristiche comuni, qual è la migliore? Quali differenze ci sono?

Meglio investire in ETF sull’argento che acquistare argento fisico

Acquistare ETF sull’argento, piuttosto che lingotti fisici di argento, è sicuramente una scelta migliore.  Perché questo? Perché il costo di detenzione e di stoccaggio dell’argento fisico è superiore a quello dell’oro. Visto che le spese per acquistare ETF sull’argento sono molto inferiori all’argento fisico, il loro acquisto è un investimento più conveniente per gli investitori

L’argento è un investimento importante non solo perché è un metallo prezioso, ma anche perché ha molti usi industriali. Ed ecco che la sua domanda riesce ad abbracciare il settore dell’industria, degli investimenti e della gioielleria.  

Secondo il rapporto del sondaggio mondiale sull’argento, più della metà dell’argento viene utilizzato nell’industria pesante e nell’alta tecnologia, inclusi smartphone, tablet, sistemi elettrici di automobili, celle di pannelli solari e molti altri prodotti e applicazioni

Al contrario l’oro, fino quasi all’80% estratto e/o riciclato, viene utilizzato nella produzione di gioielli, secondo un rapporto Mecmining.

L’argento è molto più volatile dell’oro

Considerando il maggiore utilizzo industriale dell’argento, dunque, il suo prezzo è molto più influenzato dall’economia e dai mercati di quello dell’oro.

Il recente rapporto di Morgan Stanley afferma: “Come risultato di un maggiore utilizzo industriale, l’argento è più sensibile ai cambiamenti economici rispetto all’oro, che ha usi limitati alla gioielleria e agli investimenti (come bene rifugio). Quando le economie decollano, la domanda tende a crescere molto di più per l’argento”. 

Questo, di conseguenza, aiuta l’argento a salire più in alto dell’oro quando l’inflazione è in aumento (come in questo periodo in Italia). Ecco che l’argento risulta essere una migliore copertura contro l’inflazione, anche rispetto all’oro.  

L’oro è molto più stabile dell’argento 

L’oro è considerato alla stregua di una valuta e si muove in base al movimento dei tassi di interesse. La domanda e l’offerta non influiscono assolutamente sul prezzo dell’oro.

Ma nel caso dell’argento, la volatilità dipende dalla domanda industriale. Ad esempio durante la pandemia l’offerta si è bloccata perché gran parte delle miniere è restata chiusa e questo ha provocato un’improvvisa carenza di metalli, compreso l’argento. Nello stesso periodo (parliamo del 2020) i costi di raffinazione sono aumentati e di conseguenza l’argento è aumentato del 52%, mentre l’oro del 28%. 

Quindi sebbene ritrovi un certo riscontro nella realtà l’affermazione che i due metalli si muovano in tandem, la volatilità del prezzo dell’argento è molto più alta rispetto a quella dell’oro. 

Uno dei motivi principali è che l’oro è detenuto in grandi quantità da investitori istituzionali di tutto il mondo come banche centrali, governi, fondi pensione, ecc

I prezzi dell’argento sono influenzati dai prezzi dell’oro, poiché il primo è visto come un’alternativa all’oro. Ma l’ulteriore volatilità, come abbiamo detto prima, è proveniente dalla domanda industriale e anche dal costo più basso, rispetto all’oro.

Oro e argento: importanti diversificatori di investimenti

Il rapporto di Morgan Stanley afferma: “L’argento può essere considerato un buon diversificatore in un portafoglio di investimenti vari, dove ci siano anche azioni, obbligazioni e materie prime. Tuttavia, rispetto all’argento, l’oro è considerato un diversificatore più potente.

Non è minimamente correlato alle azioni e ha avuto correlazioni molto basse con altre importanti classi di attività. A differenza dell’argento, l’oro è molto meno influenzato dai declini economici perché i suoi usi industriali sono piuttosto limitati”.

Pensate che la volatilità dei prezzi dell’argento può essere da due a tre volte maggiore di quella dell’oro, in una sola giornata. Gli investitori possono beneficiare di tale volatilità nel breve periodo,  acquistando e vendendo nel breve termine

Ma se si vuole fare un investimento che agisca da copertura seria durante i periodi di incertezza, che non dipenda dal mercato industriale né dalle azioni, è sempre bene scegliere l’oro come bene rifugio, sia fisico sia ETF. 

L’oro è un’opzione migliore per investitori come i pensionati che vogliono stabilità in cambio, mentre l’argento è adatto per investitori con un profilo di rischio elevato.

Diciamo che se hai un portafoglio di investimenti diversificato, sarebbe opportuno avere un 10% di esso investito in oro e argento.

Quando confrontiamo i due metalli, scopriamo che l’oro ha mantenuto in assoluto una stabilità notevole rispetto all’argento. 

Oro e argento: qual è la differenza nella loro liquidità?

La liquidità misura la facilità con cui un asset può essere venduto senza avere un impatto drammatico sui mercati. 

I mercati dell’oro e dell’argento sono valutati rispettivamente a circa 24,5 trilioni e 4,4 trilioni, il che mostra chiaramente che l’oro gode di una liquidità quasi 6 volte superiore rispetto all’argento, ovvero è sei volte più vendibile se si ha necessità di liquidità.

L’oro gode di un incontrastato un vantaggio sull’argento, semplicemente per il fatto che la sua domanda è superiore a qualsiasi altro metallo prezioso. 

L’oro è usato per l’80% in gioielleria e il restante 20% in uso industriale, come conduttore in industrie conduttrici, elettroniche e termiche. 

L’argento, invece, è ampiamente utilizzato nell’industria automobilistica, elettronica, termica, medica e in altre industrie manifatturiere. Quasi il 60% di tutto l’argento estratto è impiegato nella produzione industriale. Ecco perché quando un’economia è in calo, anche l’argento subisce un duro colpo.

Anche la conservazione dei due metalli è diversa. L’argento è più denso dell’oro, quindi richiede più spazio di stoccaggio. Inoltre l’argento rischia di annerirsi e richiede così un deposito asciutto e più costoso con caratteristiche di climatizzazione, di cui l’oro non ha bisogno. 

Naturalmente, l’argento è più conveniente dell’oro. Una semplice mezza oncia d’oro può oggi acquistare più di 1 kg di argento. Il rapporto oro/argento è attualmente di 120:1, il più alto degli ultimi 50 anni, in particolare dallo scoppio della pandemia in poi.

Il governo centrale e le banche hanno le proprie riserve auree non di argento, proprio perché le prime sono più stabili. 

Insomma a te la scelta: entrambi i metalli trovano il loro posto nella maggior parte dei portafogli di investimento diversificati, indipendentemente dalla sequenza temporale e dalle condizioni economiche

Con strumenti finanziari moderni come ETF sull’oro e mini futures sull’oro, è iniziata una nuova arena del trading di metalli. Mentre le iniziative dei governi si concentrano ancora sull’oro, principalmente, i privati stanno investendo anche in argento, soprattutto in ETF.

La scelta dell’oro o dell’argento dipende interamente dalla propensione al rischio che avete, dalla vostra posizione finanziaria e dalle vostre scelte personali. 

Redazione Trend-online.com
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