I 5 classici russi da leggere almeno una volta: diventeranno i tuoi libri preferiti

Cerchi i migliori classici russi da leggere? Ecco quali scegliere per entrare in un mondo che ti cambierà la vita: da Dostoevskij a Nabokov.

Quando si cercano consigli di lettura, è sempre difficile essere indirizzati verso ciò di cui si ha realmente bisogno. Spesso, sono i libri a chiamare a sé il lettore e non il contrario. I classici russi ne sono il perfetto esempio.

Parliamo di romanzi potenti, capaci di richiamare l’attenzione in libreria a partire dal titolo.

Vale la pena dirlo subito: quando si comincia ad assaporare la letteratura russa, tirarsene fuori risulta davvero complicato. Specialmente per coloro che amano perdersi in storie permeate da elementi fantastici o addentrarsi nella complessità dell’animo umano.

Ma non bisogna pensare, per questo, che si tratti di libri “pesanti” o di difficile lettura. Nonostante il tempo sia trascorso, le emozioni universali di questi romanzi non hanno una data di scadenza. E così ci perdiamo, nella lettura, con l’unico obiettivo di ritrovarci.

E quale miglior modo di capire cosa caratterizza la letteratura russa è partire proprio da alcuni dei suoi più grandi autori e da 5 romanzi che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita.

1. Delitto e castigo – Fëdor Dostoevskij

Se si parla di classici russi, viene automatico partire da uno dei più grandi autori e da uno dei romanzi che possono davvero cambiarci la vita.

Anche se qualcuno avrà da ridire che Le notti bianche sia una lettura più giusta per cominciare a leggere Dostoevskij, consigliare di conoscere questo autore tramite le pagine di Delitto e castigo va oltre i consigli di lettura.

Questo romanzo è capace di ribaltare qualsiasi nostra convinzione. Prima di aprirlo pensiamo di conoscere tutto di noi stessi, dei nostri valori, delle azioni che saremmo capaci di compiere. Una volta chiuso, con quella sensazione di nostalgia che si sperimenta ogni volta dopo una lettura decisiva, potremmo non riconoscerci più allo specchio.

Raskolnikov, il protagonista del libro, uccide una vecchia usuraia, vedendo il suo gesto come un modo per fare un’opera di bene. Dopo aver commesso il crimine, però, si ritrova ad affrontare l’incredibile pena per l’atto commesso, il senso di colpa, l’angoscia di essere scoperto e, infine, la grande salita verso la confessione.

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2. Il Maestro e Margherita – Michail Bulgakov

Come per Dostoevskij, anche quando si parla di prime letture di Bulgakov potrebbe essere più indicato indirizzare verso il suo racconto Cuore di cane.

Ma a noi non piacciono le sfide semplici. E, a dirla tutta, Il Maestro e Margherita è tutto fuorché una sfida. Una volta che si comincia a leggere la prima pagina, è impossibile fermarsi.

Con Il Maestro e Margherita si entra nel mondo fantastico che solo gli autori russi sono in grado di creare con un tale livello di maestria – eccezion fatta, forse, solo per alcuni scrittori giapponesi. Nel libro, infatti, vediamo il Diavolo in persona aggirarsi per le strade di Mosca, compiendo sortilegi di ogni tipo, ma anche ricongiungendo Margherita al suo amato Maestro.

Eppure non è un romanzo che può conquistare il cuore solo di chi ama l’elemento fantastico. Non solo l’elemento tutto umano – emozioni, convinzioni, amore, persino fede – accende in noi la voglia di andare avanti, ma anche i riferimenti alla società dell’Unione Sovietica rappresentano, per il lettore, irresistibili tracce da seguire.

3. Anna Karenina – Lev Tolstoj

Se con Dostoevskij è possibile entrare a fondo nel senso di colpa di un omicida, in Anna Karenina di Tolstoj abbiamo la possibilità di vivere il senso di colpa che deriva da una profonda ingiustizia.

Anna, infatti, è imprigionata in un matrimonio senza amore. Cosa che diviene più che evidente quando conosce Vronskij, del quale si innamora.

L’amore è senz’altro uno dei diversi temi che Tolstoj affronta nel suo romanzo. E ce ne offre due versioni: da un lato, quello tormentato e sotto accusa di Anna e l’ufficiale, dall’altro quello sereno, quotidiano e puro tra Levin e Kitty.

La forza dell’opera di Tolstoj è quella che si rileva in tutti i classici russi da leggere: l’universalità dei temi affrontati lo rendono un romanzo da leggere senza troppe difficoltà nonostante i tempi siano così profondamente cambiati.

4. Lolita – Vladimir Nabokov

Se i romanzi russi, in genere, sono capaci di sconvolgere l’anima dei lettori, Nabokov ha scandalizzato tutti quando pubblicò Lolita.

Non è strano pensarlo: la storia del professore Humbert Humbert che si innamora perdutamente di una ragazzina non può che generare un certo senso di inadeguatezza nel lettore che, come nascosto in un piccolo angolo, assiste alla degenerazione del protagonista.

I benpensanti ebbero molto da ridire sul romanzo di Nobokov, additando lo scrittore di pornografia e facendosi l’idea di aver smascherato i desideri e le perversioni dell’autore. E ciò basta a rendere Lolita un grande libro: scritto dalla prospettiva di Humbert, Nabokov è così abile nel farci entrare nella mente del personaggio, quasi fino a giustificarne le azioni, che quasi ci è impossibile credere che si tratti di semplice finzione.

5. Le anime morte – Nicolaj Gogol’

Tra i classici russi da leggere almeno una volta nella vita non si può non menzionare Le anime morte di Gogol’.

Tra gli autori russi di maggiore importanza, diversi sono gli scrittori che si sono ispirati alle sue opere.

Le anime morte fa scoprire al lettore il disonesto e, a tratti, raccapricciante inganno di Cicikov: la sua intenzione è acquistare i nomi di servi deceduti o scomparsi non ancora cancellati dai registri amministrativi per dimostrare di avere un certo quantitativo di uomini e richiedere terre e prestiti allo Stato.

Anche in questo caso, i temi trattati sono una perfetta descrizione della realtà umana, tra avarizia, corruzione, ma anche redenzione.  

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Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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