7 comportamenti che ti fanno odiare da tutti (e uno da evitare anche sui social)

Non si può piacere a tutti, questo no. Ma a volte alcuni insospettabili comportamenti hanno l'effetto di farci davvero odiare dagli altri.

Certo, non si può piacere a tutti e basta un po’ di autostima e amor proprio per saperlo. Ma a volte alcuni insospettabili comportamenti hanno l’effetto di farci odiare dagli altri o perlomeno di risultare alquanto antipatici.

In molti qui scattano sull’attenti: “Io sono così e basta, se piaccio è bene altrimenti pazienza!”. È una delle reazioni più frequenti.

Ebbene, l’errore macroscopico, alla base dei fallimenti delle proprie relazioni, sta proprio in questa convinzione.

Infatti, non si sta chiedendo a nessuno di diventare diversi da come si è ma semplicemente di “passare” alla versione più evoluta di se stessi.

Come accade in molti ambiti della vita, dal percorso di studi al tempo libero (basti pensare ai videogiochi), bisogna sempre “passare al livello successivo” per crescere e migliorare.

Altrimenti si resta immaturi e spesso incapaci di intrattenere relazioni sincere con gli altri.

Ecco quali sono i comportamenti che ti fanno odiare da tutti: gli insospettabili

Ipotizziamo una conversazione tipica con un’amica. La incontriamo per caso per strada o all’uscita di scuola dei bambini oppure di proposito per un caffé.

L’ostentazione irritante. Magari sei semplicemente entusiasta di aver concluso un affare, mentre facevi shopping, ma ti lasci andare a dettagli che non fanno altro che innervosire l’altro: “Hai visto che borsa? Solo 200€!”; “Ti piacciono le mie nuove scarpe firmate Gucci?”.

È sufficiente condividere il momento di svago e mostrare i nuovi acquisti. Soffermarsi invece su brand e prezzi ostenta la tua superiorità verso quella persona, perché sai che magari non riconoscerebbe la marca o non ha idea di quanto possa costare l’oggetto da te acquistato.

Pensare che gli altri siano in debito con noi. Nel momento in cui, tra due amiche, c’è uno scambio reciproco di cortesie, è facile cadere nella trappola del “questo me lo deve”.

Ad esempio, può accadere di accompagnare spesso a casa sua la figlia di un’amica, perché siamo sullo stesso tragitto da scuola. Questo può innescare un senso di superiorità, che ci porta a credere che, al momento opportuno, la nostra amica “dovrà” aiutarci ad esempio col trasloco o nel prestarci l’auto, se la nostra è in panne.

Niente di più sbagliato. Per non farci odiare, meglio fare a turno nell’accompagnare le bambine a scuola e non pretendere qualcosa che nulla ha a che vedere con il favore reso.

Mostrarsi inaffidabili. “Domenica tutti al mare!” oppure “Quest’estate facciamo una vacanza tutti insieme” o ancora “Sabato non prendete impegni, c’è la partita e ci vediamo per una pizza”. Tutte ottime idee che trovano il consenso della comitiva (o del partner), ma che puntualmente vengono mandate all’aria all’ultimo minuto (o anche qualche giorno prima), adducendo le scuse più improbabili.

Meglio lasciar perdere i facili entusiasmi da bambino e non fare promesse che non si è in grado di mantenere. È facile, comportandosi così, farsi attaccare addosso “un’etichetta” che difficilmente si riesce a rimuovere.

Essere sempre indecisi. Arriva un invito per un aperitivo o un caffè e la risposta è sempre la stessa: “Non lo so, vorrei ma forse non posso ma se riesco volentieri, salvo imprevisti, dovrei riuscire a organizzarmi con mio marito per i bambini, ma no, mi sa che a quell’ora non può….” E via di seguito, praticamente fino a cinque minuti prima dell’appuntamento, non si sa se ci sarai o no.

Un atteggiamento assolutamente irritante anche per gli amici più pazienti.

Comportamenti che ti fanno odiare da tutti, anche in coppia

Se è vero che tutti questi atteggiamenti sono odiosi con chiunque, ce ne sono alcuni che, in coppia, diventano davvero ad alto rischio di crisi.

Ad esempio, questo accade quando si tende a dare per scontato che l’altro sia d’accordo su ciò che decidiamo.

Questo è un atteggiamento che attira sempre le antipatie di tutti, non solo nelle amicizie o tra parenti bensì anche in una relazione di coppia. Accettare ad esempio un invito a cena oppure invitare qualcuno a casa, senza però interpellare prima l’altra persona.

Anche se si presuppone che l’altro sarà d’accordo, è sempre buona regola chiedere il parere altrui sulla proposta, senza mettere il partner davanti al fatto compiuto.

Sminuire gli altri e non gioire davvero dei loro successi. Questo tipo di atteggiamento, non solo è antipatico -e assolutamente odioso se fatto davanti ad altre persone- ma anche subdolo. E questo perché, in alcuni contesti come quello di coppia, può diventare addirittura manipolatore e “tossico”.

Ad esempio, complimentarsi per l’acquisto di un nuovo cellulare ma dicendo : “Era ora ma alla fine hai comprato un modello già antiquato!” oppure congratularsi per un buon risultato davanti agli amici, magari aggiungendo “vabbè, non è che ci volesse una laurea!” ovviamente ridendo ma in realtà mostrandosi giudicante e superiore.

E sui social? Ecco cosa ti fa odiare da tutti

C’è un atteggiamento che sui social è a dir poco irritante: il silenzio ai messaggi.

Certo è che oggigiorno WhatsApp, e social network in genere, mettono a dura prova il nostro sistema nervoso, è vero.

Può capitare nella fretta di leggere un messaggio e non rispondere, perché distratti da qualcosa. Far capire di aver letto il messaggio ma senza inviare alcun cenno di riscontro, attira subito le antipatie altrui come una calamita, perché in realtà stiamo comunicando: ”Ciò che hai scritto non m’interessa, non meriti la mia attenzione”.

Buona regola vuole invece che si risponda sempre a chi ci scrive, anche solo con un emoticon o reaction.

L’antidoto a tutta questa antipatia è unico e solo: l’ascolto sincero dell’altro. L’empatia nel dimostrare di capire davvero cosa prova e cosa sarebbe meglio per lui, semplicemente sforzandosi di pensare meno a se stessi e a calarsi di più nei panni altrui.

Scopri quali sono invece i comportamenti amichevoli da adottare con le persone.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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