Come si festeggia il Giorno del Ringraziamento e qual è la sua origine

Ecco come si celebra negli Stati Uniti il Giorno del Ringraziamento, la festa americana più importante di tutte.

È la festa americana per antonomasia, nata dall’incontro dei padri pellegrini e i nativi americani, che ogni anno si celebra il quarto giovedì di novembre con grandi festeggiamenti.

Quando si pensa al Thanksgiving day, la prima cosa che viene in mente è l’immagine della classica tavola imbandita all’americana, ricca di prodotti autunnali, al cui centro troneggia un gigantesco tacchino ripieno e cotto al forno.

Ma cosa si festeggia esattamente durante il Giorno del Ringraziamento? E come viene celebrato dalle famiglie nordamericane?

Le origini della Festa del Ringraziamento

Ogni anno, in Nord America e in Canada (dove si celebra il secondo lunedì di ottobre) si festeggia il Giorno del Ringraziamento. Questa festa ha radici antichissime, che risalgono al XVII secolo, quando gli Stati Uniti d’America non esistevano ancora (sono stati fondati nel 1776). Secondo la tradizione, la festa celebra la gratitudine dei padri pellegrini nei confronti dei nativi americani, che li aiutarono a sopravvivere al territorio ostile.

Erano molti gli inglesi che, nel ‘600, partivano per il Nuovo Mondo per esplorare il continente per conto del Governo, ma anche alla ricerca di nuove terre in cui stabilirsi. Tra questi c’erano i padri pellegrini, una comunità di cittadini puritani che decise di fondare una città tutta per loro nel nuovo continente, dove non avrebbero più dovuto subire le persecuzioni religiose di cui erano vittima in Inghilterra.

Nel 1621, presero il mare a bordo della nave Mayflower e, dopo un lungo e faticoso viaggio, approdarono sulle coste di Plymouth, nell’odierno Massachusets, dove decisero di stabilirsi. Il territorio, però, era impervio e poco fertile ed era impossibile per i coloni coltivare e allevare gli animali nei modi in cui erano abituati e con le tecniche che conoscevano.

Ormai stanziati nella zona, nello stesso momento entrarono in contatto con le tribù native che abitavano quei luoghi da secoli, e furono proprio i nativi ad aiutarli con preziosi consigli sulle colture e gli animali adatti a vivere in quel luogo. Così, i padri pellegrini diventarono coltivatori di mais e allevatori di tacchini e la loro colonia riuscì a sopravvivere e prosperare.

Per festeggiare il primo buon raccolto, il governatore della colonia ordinò di organizzare un grande pranzo a cui furono invitati anche i nativi, come segno di ringraziamento per il loro aiuto. Le due cominutà, dunque, condivisero il cibo e la tavola in un pranzo che è rimasto impresso per sempre nella storia del Nord America.

Oltre un secolo dopo, nel 1789, il ricordo di questo avvenimento fu istituito festa nazionale dal primo presidente degli Stati Uniti George Washington, che indicò il 26 novembre come giorno di Pubblico Ringraziamento. La celebrazione fu poi sospesa durante il mandato di Thomas Jefferson, ma fu nuovamente riconosciuta da Abramo Lincoln nel 1862, che indicò il quarto giovedì del mese di novembre come data ufficiale delle celebrazioni.

Come si festeggia Il Giorno del Ringraziamento?

Il momento più importante dei festeggiamenti del Ringraziamento è, ovviamente, il pranzo che deve essere un momento di condivisione e gratitudine per quello che si ha non solo sulla tavola ma anche nella vita.

La tradizione vuole che si consumino pietanze preparate con i prodotti di stagione e, per questo, sulla tavola degli americani non mancano mai la deliziosa torta di zucca (la famosa pumpkin pie), il classico purè di patate dolci e la tradizionale salsa di mirtilli.

Il re del pranzo, però, come secoli fa sulla tavola dei padri pellegrini, è il tacchino ripieno. Il tacchino, grande abbastanza da sfamare un’intera famiglia, va servito intero, unto di burro fuso, aromatizzato con sale, pepe ed erbe aromatiche e riempito con mele, agrumi a fette (arance o limoni, a seconda dei gusti), cipolla e carote. Il tacchino ripieno è poi arrostito al forno, condito con una salsa a base dei suoi succhi (la salsa gravy) e affettato in tavola dal capofamiglia, dopo che tutti hanno reso i propri ringraziamenti. La tradizione specifica anche la porzione ideale: ci vogliono circa 700 g di tacchino al forno per ogni commensale.

Ma il pranzo non è l’unica tradizione che si è affermata per celebrare questo giorno speciale. Vediamo quali sono le altre.

Le tradizioni del Thanksgiving Day

Oltre al pranzo e al momento in cui ognuno degli invitati rende grazie per quello che di bello ha nella sua vita, sono molte le tradizioni con cui gli americani amano festeggiare il Giorno del Ringraziamento. Eccone alcune:

  • la parata del Ringraziamento: le parate sono una delle usanze più famose degli Stati Uniti. Molte città organizzano la propria, ma la più grande e celebre è quella finanziata dai grandi magazzini Macy’s a New York, che ogni anno riempie le strade della Grande Mela di carri, enormi palloni aerostatici, musica e allegria

  • la “cerimonia della grazia”: ogni anno, il presidente degli Stati Uniti concede la “grazia” a due tacchini, che verranno risparmiati nel giorno del Ringraziamento. Sembrerebbe che l’iniziatore della tradizione sia stato il presidente John F. Kennedy. Dal 2003, inoltre, i cittadini sono chiamati a scegliere i nomi dei due tacchini attraverso un sondaggio online

  • il wishbone: durante la preparazione del tacchino, viene messo da parte il cosiddetto “wishbone”, un ossicino a forma di Y. Alla fine del pranzo, due dei commensali esprimono un desiderio tenendo in mano una delle estremità dell’osso che viene poi spezzato a metà. Secondo la tradizione, la persona con la metà più grande vedrà realizzarsi il suo desiderio

  • la partita di football: ogni anno va in onda la tradizionale partita di football del Ringraziamento, lo sport più amato dagli americani che si riuniscono davanti alla tv per fare il tifo per la loro squadra del cuore

  • le file per il Black Friday: alla fine della giornata, le persone cominciano a mettersi in fila fuori dai negozi, dai grandi magazzini e dai centri commerciali per la tradizionale grande svendita del Black Friday (ormai importata anche in Italia), in cui tutti cercano di accaparrarsi le offerte migliori per i regali di Natale.

Leggi anche: Black Friday, il giorno degli sconti: ecco da dove deriva e perché si festeggia

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