Da Jolanda Renga ad Aurora Ramazzotti: perché ci accaniamo contro i figli dei vip

Il video sfogo di Jolanda Renga è solo l'ultimo episodio di accanimento social contro i figli dei vip. Cerchiamo di capire perché.

Si è molto parlato nelle ultime ore del video pubblicato su Tik Tok da Jolanda Renga, la figlia di Ambra Angiolini e Francesco Renga. Il video, che colpisce per la sensibilità e il coraggio della ragazzina, richiama alla mente numerosi altri casi, recenti o meno, di forti critiche social verso i figli, anche molto giovani, dei personaggi famosi.

Ecco quindi che cosa è successo a Jolanda Renga, e perché sembra crescere sempre di più l’astio nei confronti dei figli dei vip.

Jolanda Renga affida una delicata riflessione sull’aspetto fisico a Tik Tok, dopo le offese social ricevute dagli haters

Tutto è iniziato con un video in cui la foto della giovane Jolanda era accostata a quella della madre, Ambra Angiolini, alla sua stessa età. Sopra le foto compare la scritta “Jolanda Renga bella come la mamma”.

I commenti sotto il video, però, sono di tutt’altro tono: “Secondo me non è proprio sta gran bellezza”, “Passabile”, “è carina, non bella”, “Poteva essere più fortunata”, e così via dicendo.

Oltre a ricordare una delle regole base dell’educazione che si insegna ai bambini (se non si ha niente di carino da dire, forse è meglio stare in silenzio), ciò che colpisce è come questi commenti siano rivolti a una ragazzina di 18 anni, un’età particolarmente delicata e vulnerabile a questo tipo di commenti.

Insomma, è come se gli autori di queste frasi non avessero minimamente considerato l’ipotesi che potessero riguardare una persona reale, e che potessero essere effettivamente essere letti da lei.

La risposta di Jolanda Renga ha però sorpreso tutti, sia per la grande delicatezza e autenticità con cui è stata formulata, ma anche per il modo estremamente maturo con cui ha deciso di ribaltare completamente la questione.

Jolanda, infatti, non ha fatto ricorso ad affermazioni bandiera della body positivity o neutrality, ma ha semplicemente (e brillantemente) portato la conversazione su un livello completamente diverso.

Dopo aver affermato di concordare con quanti non la definivano bella (nonostante, è necessario ricordarlo, il body shaming può anche essere considerato reato), Jolanda Renga ha infatti dichiarato che essere bella e la sosia dei suoi bellissimi e famosissimi genitori non è la sua priorità né la sua aspirazione principale:

Ho sempre pensato che le cose più importanti sono quelle che non si possono vedere, quindi tengo molto di più alla mia anima che alla mia faccia, perché non resterà per sempre, invece il mio cuore e la mia anima sì e dovranno restare belli e puliti. Se la cosa peggiore che si dice di me è che sono brutta, allora posso stare tranquilla perché non si può dire di me che sono insensibile, cattiva, egoista.

Insomma, una risposta ineccepibile, che sembra anche tracciare una possibile nuova via nei confronti dell’ossessione contemporanea per l’apparenza e per il corpo: semplicemente, riconoscendogli un’importanza relativa rispetto a ciò che conta davvero.

Chanel Totti, Aurora Ramazzotti, Jolanda Renga e gli altri: perché ci accaniamo così tanto sui figli dei vip?

Il caso di Jolanda Renga non è isolato. Negli ultimi giorni, anche la figlia di Francesco Totti e Ilary Blasi, Chanel Totti, ha infatti subito più di una critica dai suoi haters, sempre per il proprio aspetto fisico.

Chanel Totti è infatti accusata di essersi sottoposta a più di un ritocco estetico, che l’avrebbe resa, insieme ad uno stile molto adulto nel vestire, più simile a una trentenne piuttosto che a una quindicenne.

La risposta di Chanel è stata di tutt’altro tono rispetto a quella di Jolanda Renga (ha infatto citato Elenoire Ferruzzi dicendo: “Non voglio somigliare alle facce di ma come le vostre**. Naturali? Si vede che siete naturali, fate ca**e”), ma mostra comunque il disagio che una situazione del genere ha causato in una ragazzina appena adolescente.

Un altro caso emblematico è quello che ha visto al centro Aurora Ramazzotti, criticata praticamente per tutto (per la conduzione del concerto Love Mi, per la sua pelle, perché non porta il reggiseno, per gli argomenti tabù di cui avrebbe parlato sui suoi profili…).

Fra queste tre storie, i comuni denominatori sono diversi: le persone coinvolte sono figlie di personaggi famosi e ricchi (basta pensare allo sconfinato patrimonio accumulato dalla famiglia Totti), sono molto giovani e sono donne.

In quanto figli di vip, la notorietà si riversa automaticamente anche su di loro, che diventano al pari dei genitori personaggi lontani e quasi irreali nell’immaginario collettivo. In questo modo sembra più semplice sfogare su di loro frustrazioni ed amarezze accumulate, con l’illusione di non avere a che fare con persone reali.

Se a tutto questo si aggiunge la giovane età, è facile comprendere come l’utente medio dei social si senta ancora più autorizzato a giudicare e ad esprimere giudizi dall’alto della propria età ed esperienza.

Infine, dato che questi commenti riguardano per la maggior parte il corpo e si ha a che fare con donne, è facile capire come si ritorni ai discorsi sul patriarcato e su una certa immagine sociale a cui le donne sono ancora, loro malgrado, strettamente legate. Ma la risposta di Jolanda Renga mostra come, lentamente, le cose stiano cambiando.

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