Il monologo di Pegah e Drusilla a Sanremo 2023: il testo integrale

Pegah è la grande protagonista della seconda serata di Sanremo 2023. Nel suo monologo ha trattato temi importanti assieme a Drusilla, eccoli.

La seconda serata di Sanremo 2023 è entrata nel vivo. Gli artisti continuano a esibirsi senza sosta ma a rubare la scena è stato il monologo di Pegah, attivista italoiraniana, e Drusilla. Ecco quali tematiche sono stante affrontate.

Il monologo di Pegah e Drusilla a Sanremo 2023

Sanremo è un evento in grado di arrivare a milioni di famiglie contemporaneamente e, di conseguenza, non è raro che al suo interno vengano inseriti momenti di cultura, di politica e di dibattito.

Nella seconda serata di questa edizione la grande protagonista è stata Pegah, attivista di origini iraniane che, assieme a Drusilla, ha portato sul palco dell’Ariston un monologo emozionante in grado di smuovere le coscienze.

La giovane attivista classe 2001 riflette sulla condizione delle donne in Iran e, più in generale, in tutti quei Paesi in cui i diritti fondamentali non sono ancora all’avanguardia.

Sono settimane di grandi battaglie per la libertà delle donne in Iran, e la tematica è più attuale che mai.

Ad accompagnare Pegah nel suo monologo c’è stata Drusilla Foer che, assieme alla giovane attivista, ha portato sul palco il testo di una canzone cantata spesso nelle recenti manifestazioni contro il regime iraniano.

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Chi è Pegah

Pegah è una giovane attivista di origini iraniane che da diversi anni risiede in Basilicata.

Classe 2001, porta avanti con coraggio e passione diverse cause, tra tutte quella dei diritti delle donne in Iran.

Lo fa andando a parlare nelle scuole, in vari confronti di dibattito, negli eventi dedicati al femminismo e mira soprattutto alle nuove generazioni.

La sua presenza a Sanremo 2023 può sicuramente essere d’aiuto nella lotta alla parità di genere, ma anche per capire ancora una volta l’importanza dei diritti umani.

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Il testo di Baraye di Shervin Hajipour, la canzone menzionata da Pegah e Drusilla

Per ballare nei vicoli
Per il terrore quando ci si bacia
Per mia sorella, tua sorella, le nostre sorelle
Per cambiare le menti arrugginite
Per la vergogna della povertà
Per il rimpianto di vivere una vita ordinaria
Per i bambini che si tuffano nei cassonetti e i loro desideri
Per questa economia dittatoriale
Per l’aria inquinata
Per Valiasr e i suoi alberi consumati
Per Pirooz e la possibilità della sua estinzione
Per gli innocenti cani illegali
Per le lacrime inarrestabili
Per la scena di ripetere questo momento
Per i volti sorridenti
Per gli studenti e il loro futuro
Per questo paradiso forzato
Per gli studenti d’élite imprigionati
Per i ragazzi afghani
Per tutti questi “per” che non sono ripetibili
Per tutti questi slogan senza senso
Per il crollo di edifici finti
Per la sensazione di pace
Per il sole dopo queste lunghe notti
Per le pillole contro l’ansia e l’insonnia
Per gli uomini, la patria, la prosperità
Per la ragazza che avrebbe voluto essere un ragazzo
Per le donne, la vita, la libertà
Per la libertà
Per la libertà
Per la libertà

Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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