Vittorio Cecchi Gori, a quanto ammonta il patrimonio del famoso imprenditore fiorentino

Imprenditore, ex patron della Fiorentina, politico e produttore cinematografico: ecco a quanto ammonta il patrimonio di Vittorio Cecchi Gori.

Nato a Firenze nel 1942 e figlio del produttore cinematografico Mario Cecchi Gori (morto nel 1993), Vittorio Cecchi Gori in ambito cinematografico ha prodotto un gran numero di film e riscosso ampio successo. Nella lunga lista spiccano, tra gli altri, “Il postino”, che ottenne un Oscar per la migliore colonna sonora, e “La vita è bella”, vincitore di tre Oscar: come migliore colonna sonora, miglior film straniero e miglior attore protagonista (Roberto Benigni, nonché regista del film). Da imprenditore ha svolto un ruolo importante anche nel mondo del piccolo schermo: è stato proprietario di Telemontecarlo, Videomusic e azionista di Telepiù. Inoltre, è stato un politico e patron della Fiorentina. In definitiva, quindi, a quanto ammonta il patrimonio di Vittorio Cecchi Gori? Ecco cosa si sa.

In questo articolo riportiamo le domande e risposte più chieste dalla nostra comunità.

Sommario:

  1. 1.

    Il patrimonio di Vittorio Cecchi Gori

  2. 2.

    Chi è la compagna di Vittorio Cecchi Gori?

  3. 3.

    Quanti figli ha Vittorio Cecchi Gori?

Il patrimonio di Vittorio Cecchi Gori

Imprenditore e produttore cinematografico di enorme successo, negli anni Novanta Cecchi Gori si è lasciato tentare anche dalla carriera politica. Per il Partito Popolare Italiano, infatti, è stato senatore dal 1994 al 1996 e si è candidato sia alle elezioni del 2001 con l’Ulivo sia a quelle del 2006 con il Movimento per l’Autonomia, alleato con la Lega Nord. Con l’attività da politico, ha ottenuto il vitalizio da ex parlamentare, revocato però nel 2015.

L’amore per la sua città natale, Firenze, lo ha portato anche ai vertici della sua squadra del cuore. Cecchi Gori, infatti, è stato presidente della Fiorentina dal 1993 al 2002, vincendo Coppa Italia e una Supercoppa italiana.

Non sono mancati, tuttavia, i guai giudiziari: il fallimento da 24 milioni di euro della Safin Cinematografica, l’accusa di concorso di riciclaggio, la complicata vicenda della vendita di Tmc alla Seat, l’ipotesi di concorso in riciclaggio e le disavventure con la Fiorentina – fino al fallimento e all’indagine per bancarotta fraudolenta che coinvolse proprio l’ex patron. Senza dimenticare, inoltre, il divorzio dalla moglie Rita Rusic, con la richiesta da parte dell’attrice di oltre duemila miliardi di lire.

A proposito del suo patrimonio, lo stesso imprenditore ha dichiarato:

Sono stato spolpato da gente senza scrupoli. Derubato perfino da alcuni avvocati che mi avrebbero dovuto difendere. Agli indici odierni quel patrimonio è calcolabile intorno a un paio di miliardi di euro.

Cecchi Gori avrebbe perso molti soldi a causa dei problemi economici e legali che ha dovuto affrontare nel corso della sua lunga carriera. Infatti, ha sottolineato:

Di errori ne ho commessi tanti. Il più grave è che negli anni della bufera io non mi sono reso conto della gravità della cosa. Non capivo che si stavano mangiando il gruppo Cecchi Gori. Ripeto, ho le mie colpe, ma sono ben poca cosa rispetto a quello che ho subito. Veri i fallimenti, vera la bancarotta, vere le distrazioni. Ma cominciamo col dire che era come se io rubassi a me stesso.

Calcio e cinema sono stati i suoi più grandi successi, nonché un’ingente fonte di guadagno. Lo ha spiegato lui stesso:

All’inizio tutta Firenze ci chiese di prendere in mano la squadra di calcio e lo facemmo volentieri. Fu un atto sentimentale. Tra l’altro il babbo e la mamma si erano conosciuti allo stadio durante una partita di Fiorentina – Juventus. Il business dei diritti venne dopo. Avevo in mano le due cose più popolari in Italia: il cinema e il calcio. Era l’occasione per rendere il Gruppo Cecchi Gori protagonista.

Dal calcio è approdato anche sul piccolo schermo, rivelandosi ingegnoso e innovativo:

Con Murdoch e Telecom avevamo creato Stream, che è il progenitore di Sky. La piattaforma digitale dove poter vedere on demand calcio e cinema.

Eppure i problemi non sono mancati:

Fui praticamente estromesso con un aumento mostruoso di capitale deciso completamente fuori dagli accordi siglati precedentemente. Non mi sono accorto di nulla fino a quando le cose hanno cominciato a travolgermi. A quel punto ho avuto la certezza che il sistema economico finanziario e della comunicazione, che in quegli anni stava consolidando il proprio potere, aveva deciso di portarmi via tutto. È stato come sparare sulla Croce Rossa.

Il successo al cinema

Dal primo film prodotto, correva l’anno 1980 e il titolo era “Mia moglie è una strega”, al più recente che è uscito nel 2019 (“The Irishman” di Martin Scorsese) Cecchi Gori vanta una carriera lunga quasi quarant’anni e dedicata principalmente alla produzione di film.

Non sono mancati i successi internazionali passati alla storia. Tra questi:

  • “Mediterraneo”, 1991

  • “Il postino”, 1994

  • “La vita è bella”, 1997

Un flop, invece, è stato “Alex l’Ariete”, un film poliziesco con Alberto Tomba e Michelle Hunziker.

L’avventura con la maglia viola

Alla fine degli anni Ottanta la Fiorentina stava affrontando una grossa crisi finanziaria. Per questo motivo, l’allora proprietario, Flavio Pontello, fu costretto a vendere la punta di diamante della squadra, Roberto Baggio, che passò alla Juventus. Pontello dovette vendere la società e a farsi avanti nel 1990 fu Mario Cecchi Gori. Con la sua scomparsa, nel 1993, il produttore cinematografico ereditò la società acquistata solo poco tempo prima dal padre.

Gabriel Batistuta, Rui Costa, Francesco Toldo erano solo alcuni dei grandi nomi protagonisti della straordinaria campagna acquisti voluta da Cecchi Gori per la sua Fiorentina, che riuscì così a vincere due volte la Coppa Italia e nel 1996 la Supercoppa italiana, fino a sfiorare lo scudetto nella stagione 1998-1999.

Neppure Cecchi Gori, tuttavia, riuscì a evitare problemi economici e così, nel settembre 2002, la società fu dichiarata fallita.

Chi è la compagna di Vittorio Cecchi Gori?

Nel 1980 è iniziata la frequentazione tra Rita Rusic e Vittorio Cecchi Gori, per poi sposarsi tre anni dopo, nel 1983, e separarsi nel 2000.

Nel 1999 un nuovo incontro. Valeria Marini è una delle star del Bagaglino, è reduce dalla co-conduzione del Festival di Sanremo e Pippo Baudo l’ha voluta al suo fianco nel programma “La canzone del secolo”, in onda su Canale 5.

Cecchi Gori all’epoca era il presidente della Fiorentina, imprenditore di successo nel mondo del cinema e stava divorziando da Rita Rusic. È proprio allora che a un evento mondano incontra Valeria Marini, rimanendone folgorato. Dopo uno spettacolo teatrale, le fa recapitare in camerino un fascio di rose enorme.

Quanti figli ha Vittorio Cecchi Gori?

Il celebre produttore cinematografico ha due figli, nati dal matrimonio con Rita Rusic.

Dalla loro unione, infatti, sono nati Vittoria e Mario. Hanno sei anni di differenza: la primogenita è nata nel 1986, suo fratello minore invece nel 1992.

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
797FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate