Vuoi promuovere il tuo blog? ecco 5 modi veloci e innovativi

Come promuovere il blog personale online. 5 tecniche di promozione basate su social media, email marketing, SEO, link building per promuovere il proprio sito.

Soprattutto nel momento in cui si decide di intraprendere la carriera di freelance, aprire il proprio blog personale può risultare enormemente conveniente. Aggiungere, infatti, articoli e post relativi al proprio lavoro può essere visto come un portfolio digitale.

Non soltanto, però, un blog può essere utile a livello personale. In realtà, infatti, sempre più attività commerciali ed aziende strutturate ne stanno capendo la fondamentale importanza, come potente strumento di marketing. Ecco dunque che, all’interno del proprio sito web, inizia a comparire la sezione dedicata al blog.

Naturalmente non si tratta di un luogo dalla gestione così semplice, per quanto di primo acchito lo possa sembrare. Sono infatti davvero molti gli aspetti che sarà necessario curare.

Non parliamo di semplice costruzione della sezione dedicata ai nostri articoli, ma anche di tutto ciò che è ad essa correlato. Parliamo infatti di come mantenere una pubblicazione periodica ma costante e di come promuovere il proprio blog nel web.

A nulla saranno valsi i nostri sforzi, infatti, se il nostro blog rimane un’isola nell’oceano senza alcun appiglio verso il mondo esterno.

Ecco quindi che in questo articolo cercheremo di approfondire 5 tecniche attraverso le quali promuovere il proprio blog non soltanto tra i nostri contatti personali, ma anche nella rete.

Iniziamo dalla tecnica più facile e facilmente eseguibile da tutti.

1. Condividere post del blog personale sui social media

La prima cosa da fare quando si desidera promuovere il proprio blog, personale o aziendale che sia, è promuovere i suoi contenuti attraverso i social media.

Naturalmente la cosa più facile da fare è condividere i link all’interno dei differenti profili social aperti a proprio nome o a nome dell’azienda. Il fatto è, però, che questa strategia a lungo andare non paga moltissimo.

In effetti, i social media puntano molto sul fatto che le persone interagiscano con la loro piattaforma e ci rimangano per un tempo che sia il più lungo possibile. Ne deriva che la semplice attività di condivisione di link esterni non sarà premiata nel lungo periodo.

Oltre al fatto che, in generale, è noto come i social media premiano soprattutto l’attività dei profili individuali, rispetto a quella delle pagine.

Come poter ovviare a tutto ciò? Sostanzialmente potremmo dare due suggerimenti.

Il primo è quello di creare una storia. In fondo, i profili sui social media, a seconda di come vengono usati, sono una sorta di blog. Ecco quindi che sarebbe bene introdurre il nostro pubblico a ciò di cui parleremo nei nostri articoli, in modo che l’utente si senta accompagnato nel percorso e sia invogliato a cliccare.

Il lavoro che ne conseguirà sarà ben più impegnativo di una semplice condivisione di link, ma sarà una strategia che alla lunga darà i suoi frutti.

In secondo luogo, una strategia perseguibile è quella di iscrizione ai gruppi pertinenti al tema di cui stiamo trattando oppure la creazione di un gruppo legato alla nostra pagina. La visibilità dei gruppi è infatti superiore rispetto anche a quella dei profili personali.

Anche qui, però, non si tratta di fare spam dei propri post. L’effetto sarebbe controproducente e, alla lunga, nessuno cliccherebbe più alcunché.

Il lavoro richiesto è ben più lungo, infatti. Si tratta di una costruzione di interazioni tra profili: da un lato, la nostra pagina interagirà con le altre e dall’altro, saranno i nostri post ad essere condivisi e cliccati. Una sorta di do ut des ben lungi dalla mera condivisione di link.

2. Creare la mailing list del blog personale

Perché una mailing list per promuovere il proprio blog?

In effetti, potrebbe sembrare che la promozione attraverso l’email marketing non sia così fruttuosa come la promozione attraverso i social media.

Certo, nel breve periodo, probabilmente i social media potrebbero dare un boost notevole alla nostra pagina, specialmente se riusciamo a creare contenuti in linea con i trend. Le visualizzazioni al nostro blog, invece? Non è detto che aumentino con una strategia basata soltanto sui social media.

La mailing list, invece, è qualcosa che va a legare in modo molto più personale la nostra azienda con l’utente. Una mail arriva direttamente nella casella di posta del destinatario e può essere letta anche in un secondo momento, quando l’utente avrà tempo di concentrarsi solo su di noi.

Sui social media, invece, tutto è profondamente dinamico e si rischia di non essere visti. Non per il tempo che pensiamo di meritarci, almeno.

Inoltre, se i social media un domani potrebbero subire dei cambiamenti in popolarità o nel target rischiando di vanificare anni di lavoro, una mail è piuttosto difficile che non venga più usata.

Non si tratta di una strategia sicura: anche qui, bisognerà decidere come utilizzare le proprie mail, ogni quanto mandarle, quali argomenti condividere. Sarà quindi necessario uno studio approfondito della propria nicchia.

Ad ogni buon conto, i risultati nel lungo periodo saranno certamente interessanti.

In quale altro modo possiamo promuovere il nostro blog personale?

3. Fare networking con altri blog simili al nostro

Ecco una strategia da adottare non soltanto sui social media, ma anche in rete, quando gestiamo il nostro blog personale (o aziendale).

In effetti, commentare i post di altri blog con tematica inerente alla nostra farà in modo che il gestore dell’altro blog si interessi anche alla nostra realtà. Probabilmente si otterrà in cambio un commento ad un nostro post.

Quello che non bisogna fare, e che assolutamente non ha alcuna valenza, è commentare i post di altri blog con link che rimandano al nostro. Per quanto sia stata una strategia perpetrata a lungo in passato, non si tratta per la verità di una strategia illuminata.

Non aumenta la popolarità del nostro blog, ed è probabile che il gestore dell’altro blog blocchi il commento.

Oltre al commentare, comunque, possono nascere collaborazioni con i proprietari di altri siti web. Possono essere creati dei guest post scritti da altri bloggers e pubblicati nel nostro blog. E lo stesso al contrario.

Gli utenti che leggeranno il post saranno a quel punto invogliati a conoscere di più sull’autore e probabilmente regaleranno una visita al suo blog.

Anche qui, si tratta di una strategia i cui risultati si vedranno solo nel lungo periodo.

4. Utilizzare le regole della SEO per promuovere il blog

Nonostante per molti la costruzione di un blog personale sia un’attività che non inizia con un preciso intento professionale, spesso, andando avanti nel tempo, tale intento viene assunto.

Ecco quindi che per trasformare il proprio spazio nel web in qualcosa di più strutturato, o per iniziare un blog in modo già professionale, è bene conoscere le regole che lo definiscono.

Uno dei modi più importanti e duraturi per promuovere i propri post del blog sul web è proprio quello di fare in modo che essi siano visibili già nelle prime pagine dei risultati di ricerca, se non addirittura in cima (SERP, ovvero Search Engine Results Page).

La SEO, Search Engine Optimization, può aiutare in questo processo. Si tratta di una disciplina le cui tecniche possono essere padroneggiate in un lungo tempo di studio.

Nulla vieta, però, di iniziare a praticarla in itinere. Si tratta, per dirla semplicemente, di dare al motore di ricerca e all’utente quello che davvero vuole.

In altre parole, di trovare quella chiave di ricerca che sarà così attinente a quanto effettivamente digitato dagli utenti sulla barra di ricerca che i motori di ricerca, Google in primis, saranno ben lieti di portare il nostro articolo tra i primi risultati.

Non si tratta certamente di un percorso facile e spesso può essere più vantaggioso, a seconda dell’entità del proprio sito e del proprio blog, quella di affidarsi ad un’azienda specializzata. Qualora non si disponga di mezzi sufficienti, comunque, si può destinare parte sostanziosa del proprio tempo allo studio delle tecniche.

I risultati comunque, anche qui, non sono raggiungibili nel breve periodo. Se il sito viene ottimizzato in ottica SEO, infatti, i primi risultati delle nostre fatiche possono essere riscontrabili dopo almeno sei mesi o un anno.

Quale sarà il nostro ultimo consiglio per la promozione del blog?

5. Promuovere il blog attraverso il guest posting

Di guest post abbiamo già brevemente trattato in uno dei paragrafi precedenti. Si tratta però di un argomento che vale la pena approfondire ulteriormente.

Un guest post, spesso abbreviato semplicemente con GP, è un articolo pubblicato come ospite sul blog di un altro utente. Quando si pratica quest’attività si dice “fare guest posting” oppure “fare guest blogging“.

Qual è l’utilità di questa tecnica?

Oltre al fatto che un proprio articolo su un altro sito può essere pagato, in realtà il vantaggio principale è quello in termini di ranking, ovvero il posizionamento del nostro sito all’interno dei motori di ricerca. Come funziona questa tecnica?

In pratica, si concorda con il proprietario dell’altro blog il tema dell’articolo, lo si scrive e lo si consegna. A quel punto il proprio articolo verrà pubblicato nell’altro sito e il vantaggio sarà un link che rimanderà al nostro blog personale.

Può essere un link inserito nel corpo del testo oppure nella zona dedicata all’autore.

Chi fa blogging è assai interessato a questo genere di attività perché questo aumenta il ranking del proprio sito, oltre alle visualizzazioni.

Si sappia, infatti, che un blog, per quanto ottimizzato in ottica SEO, non riuscirà mai a diventare popolare sul web se non ha questi link (backlink, in termine tecnico). Possedere backlink provenienti da siti di qualità, infatti, è uno dei dati principali che determinano la qualità di un sito web.

Anche per questa tecnica, in generale, non si consiglia di abusarne. Ad ogni buon conto, si tratta di una delle tecniche effettivamente più utili per poter promuovere il proprio blog in una platea che sia sempre più estesa.

L’unico accorgimento è quello di non inserire link che non abbiano senso in termini strategici per la promozione del proprio blog personale.

Redazione Trend-online.com
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