Hot Chip Challenge, cos’è la nuova sfida di TikTok che fa paura all’Iss

Hot Chip Challenge è la nuova sfida social che è già diventata virale tra i giovani: non mancano, tuttavia, gli effetti collaterali.

Negli ultimi anni, il mondo dell’intrattenimento e dell’esplorazione virtuale ha subito un radicale cambiamento per via delle numerose sfide diventate virali su Internet. Tra le ultime tendenze che hanno spopolato sui social media, una delle più rischiose è la “Hot Chip Challenge”.

Hai mai sentito parlare della “Hot Chip Challenge”? Ecco cos’è e quali sono le sue origini

La “Hot Chip Challenge” è emersa da qualche mese come l’ultima moda virale sui social media. L’obiettivo è mangiare una patatina particolarmente piccante senza cercare di alleviare il dolore, bevendo liquidi o utilizzando altri accorgimenti. L’ingrediente segreto in questa prova ardita è una combinazione di peperoncino Carolina Reaper e Trinidad Scorpion, riconosciuti come i peperoncini più piccanti al mondo e registrati nel Guinness dei primati.

Tuttavia, nonostante la popolarità di questa sfida, non tutto è divertimento e risate… Infatti, sono stati segnalati casi in cui i partecipanti sono finiti in ospedale a causa delle conseguenze estreme del piccante. Lo ha raccontato persino il noto tiktoker Diego Simili, finito in ospedale dopo aver partecipato alla “Hot Chip Challenge”. Il creator ha spiegato che inizialmente tutto sembrava procedere per il verso giusto, ma in seguito ha iniziato a sentirsi terribilmente male. E così il suo racconto ha fatto riflettere sulla serietà del problema.

Il rischio della “Hot Chip Challenge”

La “Hot Chip Challenge” ha portato alla luce un problema più ampio legato alle sfide social sul cibo. La tendenza a coinvolgere i giovani, in particolare della Generazione Z, in sfide su cibo è sempre più diffusa. Secondo Claudia Mortali, prima ricercatrice del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, circa il 6,1% degli studenti italiani di età compresa tra 11 e 17 anni ha partecipato almeno una volta a sfide social.

Questi comportamenti possono rappresentare un rischio significativo, specialmente tra i giovani che non hanno ancora gli strumenti per controllare appieno il mondo virtuale e le sfide che comporta.

La connessione tra dipendenza e sfide social

Mortali sottolinea che, anche se le sfide social non sono una forma di dipendenza in sé, sono correlate a un uso distorto dei social media e dei dispositivi mobili, spesso collegati a comportamenti di dipendenza. Secondo uno studio condotto per indagare sulle dipendenze comportamentali tra i giovani, i partecipanti alle sfide social avevano il doppio delle probabilità di sviluppare una dipendenza da social media o videogiochi e il triplo delle probabilità di soffrire di problemi di ritiro sociale.

Questo fenomeno sembra essere più diffuso tra gli studenti delle scuole medie, nell’età compresa tra gli 11 e i 13 anni. Il forte impulso all’imitazione dei pari e l’apertura ad azioni potenzialmente pericolose che possono sfuggire al controllo individuale o dei genitori rendono queste sfide un problema serio da affrontare.

Il ruolo dei genitori e dell’educazione

La prevenzione e l’educazione sono fondamentali per affrontare il problema delle sfide social e il loro impatto sui giovani. Come suggerito da Mortali, i genitori dovrebbero monitorare il tempo che i loro figli trascorrono con dispositivi mobili e social media, poiché c’è una correlazione tra il tempo speso e il rischio di coinvolgimento in sfide pericolose. È essenziale mantenere una comunicazione aperta e un dialogo con i propri figli per poter individuare in tempo utile comportamenti rischiosi o pericolosi.

Inoltre, è importante insegnare ai giovani a utilizzare in modo responsabile i dispositivi mobili e i social media. Questi strumenti offrono molte opportunità, ma possono anche comportare rischi significativi. Educare i giovani su come navigare in modo sicuro e responsabile nel mondo digitale è un passo importante per ridurre il pericolo delle sfide social e delle dipendenze comportamentali.

Le sfide social rappresentano un fenomeno di grande impatto sui giovani e richiedono una maggiore attenzione e consapevolezza. Il divertimento può trasformarsi in un rischio per la salute e il benessere dei partecipanti.

È fondamentale che genitori, educatori e giovani stessi si impegnino nella prevenzione, nell’educazione e nell’uso responsabile dei social media per creare un ambiente online più sicuro e consapevole. Solo così potremo ridurre gli effetti negativi di queste sfide virali e garantire la sicurezza e il benessere della Generazione Z nel mondo digitale.

Roberta Luprano
Roberta Luprano
Copywriter, classe 1995. Creativa e sempre a caccia di nuove cose da imparare che stimolino la mia innata curiosità, ho iniziato la mia carriera con il diploma di Perito Informatico, in quanto da sempre appassionata di tecnologia e social media. Successivamente ho proseguito la mia formazione in ambito di Copywriting e Social Media Marketing che mi ha poi permesso di lavorare per imprese, startup e small business in diversi settori. In parallelo, ho approfondito la mia passione per i libri e il mondo editoriale, formandomi e lavorando anche come curatrice editoriale per agenzie letterarie e case editrici. Motto: I grandi cambiamenti partono dalle semplici parole.
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