Quanto guadagna un copywriter? I 7 settori più remunerativi!

Il copywriting è un settore in crescita e piuttosto remunerativo, ma è importante specializzarsi. Scopri quanto puoi guadagnare e in che settori!

Se sei un copywriter freelance, saprai che esistono diversi tipi di copy per diversi tipi di progetti. Ecco perchè è importantissimo identificarli e conoscerli tutti, così da trovarsi preparati per qualsiasi tipo di collaborazione. 

Conoscere tutte le sfaccettature del mondo del copywriting non ti renderà solo un autore migliore, ma anche un vero e proprio professionista del marketing, perché saprai dire la cosa giusta al momento giusto. 

In questo articolo, vedremo in media quanto prende un copywriter e – nello specifico – i 9 tipi di copywriter e il loro stipendio medio. 

Cos’è un copywriter e perché è importante specializzarsi? 

Si definisce copy tutto quel testo che viene utilizzato per vendere prodotti e per il marketing in generale. Quindi, anche un articolo per un blog aziendale è una forma di copywriting, perché la sua ottimizzazione per i motori di ricerca fa sì che il brand venga trovato e riconosciuto sui motori di ricerca. 

Si tratta di un lavoro molto più antico di quanto si pensi: una delle pubblicità più vecchie mai trovate è un vero e proprio volantino risalente al 1477 scritto da William Caxton. L’obiettivo: vendere un manuale per i sacerdoti del tempo. 

Il copywriting moderno si è evoluto snodandosi dai giornali, le riviste, e si è adattato a ogni nuovo media di comunicazione – dalla televisione, alla radio fino all’internet e ai social media.

Proprio perchè oggi il copywriting viene utilizzato su diversi tipi di media, è importantissimo specializzarsi in un settore ben preciso, come l’Ad Copy, il SEO Copy o il Product Copy. Vediamo quanto guadagna un copywriter e nel dettaglio tutti i vari settori di specializzazione. 

Quanto guadagna in media un copywriter dipendente o freelance? 

Non esistono ancora percorsi di studio specifici, e il suo grado di retribuzione dipende essenzialmente solo dal paese in cui si trova e dal suo livello di competenze informali. 

Solitamente, un copywriter è freelance e lavora in proprio, decidendo da sé il proprio tariffario. Naturalmente, inizialmente è difficile trovare collaborazioni, ma con il tempo è possibile incrementare sia flusso di lavoro che tariffario. 

Un copywriter dipendente lavora invece esclusivamente per un’azienda, con un contratto esclusivo e non ha lo svantaggio di dover dipendere da collaborazioni saltuarie. Però, non potrà alzare il proprio tariffario a prescindere dalla qualità e dalla mole di lavoro. 

A seconda della lunghezza e della qualità del contenuto, il valore di un pezzo può variare dai 10 ai 100 euro. Naturalmente ci sono diverse variabili da tenere in considerazione: 

  • Il tipo di clienti, se si tratta di nicchie o di contenuti generalisti
  • Quale specializzazione viene richiesta – se AD Copy, SEO Copy, B2B – vedremo in seguito cosa significa
  • Il ROI previsto e quello effettivo

Secondo le statistiche, in Italia, un copywriter può arrivare a guadagnare in media circa 1.700 euro al mese – del 10% superiore rispetto allo stipendio medio in Italia. Per quanto riguarda una posizione senior, si può arrivare anche a 3.450 euro al mese! 

Naturalmente, più esperienza un copywriter ha, più ha potenzialità di guadagnare. Ecco perché dovresti specializzarti in un settore! 

1. Website Copywriter: lavorare con i siti web ti fa guadagnare 1800 euro al mese!

Il website copywriting è una competenza essenziale per qualsiasi professionista del marketing. Avrai bisogno di questo tipo di copywriting per le homepage, le landing page e le varie pagine descrittive sui siti dei tuoi clienti. 

Uno studio dell’Università del Missouri ha riscontrato che un utente spende circa 5 secondi a leggere il copy di un sito web prima di passare alla pagina successiva. Quei cinque secondi sono quindi cruciali per catturare l’attenzione di un utente, comunicare con esso e incoraggiarlo a continuare. 

La cosa più importante è definire il tuo obiettivo. Ciascuna pagina di un sito web – o sezioni addirittura – dovrà comunicare informazioni specifiche ai visitatori, e incoraggiarli a compiere le azioni che desideri. 

Scrivere copy per siti web non è un compito particolarmente ripetitivo, ma è diretto verso un obiettivo ben preciso: la conversione. Il titolo dovrà essere efficace e trasmettere il valore di un brand parlando direttamente al suo pubblico. Infine, sarà necessario saper creare CTA convincenti e non banali. 

La CTA è infatti una parte estremamente importante per raggiungere la conversione. Svilupparla bene è la chiave per un copy davvero efficace. 

2. Guadagna 2000 euro al mese come SEO Copywriter!

Il SEO copywriting è la stesura di contenuti per siti web ottimizzati specificamente tramite le keyword, e che hanno l’obiettivo di posizionarsi negli slot più alti dei risultati di ricerca su Google, Yahoo, Bing etc. Il che è essenziale per il marketing digitale! 

Identificare e utilizzare le keyword giuste è solo il primo passo, e strumenti come Ubersuggest, Google Keyword Planner, Semrush e Ahrefs potrebbero darti una mano a trovare le migliori in pochissimo tempo. 

Ma non finisce qui: dovrai controllare quali siti si posizionano meglio con quelle keyword. Come formattano le proprie pagine? Quali altre keyword utilizzano per rankare? Su quali argomenti si concentrano e in che modo? 

Guarda cosa fa la tua competizione e utilizzala come modello per migliorare i tuoi stessi contenuti. Così facendo, potrai migliorare le tue capacità di SEO copywriting e aggiudicarti collaborazioni in uno dei settori più remunerativi sul mercato del copywriting. 

3. Chiedi fino a 30 euro a pezzo come Product Copywriter

Tutto il copywriting è promozionale, ma questo tipo in particolare si concentra sul prodotto e su nient’altro. Per un negozio online, è fondamentale disporre di un copy che riesca davvero a trasmettere il valore di un prodotto nelle campagne pubblicitarie organiche e a pagamento. 

Il modo migliore per approcciare il mondo del product copywriting è tenere sempre a mente il cliente che acquisterà il prodotto che descrive. Il che significa parlare ai loro desideri, risolvere i loro problemi e spiegare in che modo. 

Quando descrivi il tuo prodotto, concentrati principalmente sui benefici, e non solo sulle caratteristiche tecniche. Pensa alla tua nicchia, a come determinati benefici servano a uno specifico cliente. In questo modo, potrai davvero essere convincente tramite il tuo copy. 

Naturalmente, i benefici e le funzionalità di cui parlerai dipendono molto dal tipo di azienda per cui scrivi: se si tratta di B2B o B2C, il che ci porta alla prossima tipologia di copyriting. 

4. Fissi e provvigioni in quantità: il mondo del copywriting B2B 

B2B sta per business to business, il che significa lavorare per un’azienda che vende i propri prodotti e servizi ad altre aziende. Per il copywriting B2B, dovrai scrivere un copy che parla alle persone che rappresentano un’azienda. 

Dovrai tenera a mente che il tuo pubblico è comunque composto da persone: le aziende non leggono i tuoi titoli o gli articoli su LinkedIn. Dovrai quindi assicurarti sempre di mantenere un buon engagement con il tuo pubblico, essere persuasivo e incoraggiare le persone a compiere le azioni che desideri. Ma dovrai anche parlare ai pain points di un’azienda. 

5. Nessun intermediario con il copywriting B2C: guadagni assicurati!

Il B2C sta per business to consumer, quindi queste aziende vendono i loro prodotti o servizi direttamente alle persone che li desiderano. Pensa ai negozi fisici, di abbigliamento, di prodotti di bellezza o sul pet food. 

L’obiettivo del copywriting B2C è quello di incoraggiare all’azione, e di solito si tratta di acquistare. A differenza degli intermediari per le aziende, un consumatore medio è più prono ad acquistare d’impulso, quindi è molto più semplice sfondare in questo campo. 

Quindi, qual è la chiave per un copywriting B2C davvero efficace? Dovrai conoscere molto bene il tuo target e parlare direttamente a esso. 

6. Sii pagato per ogni click e conversione: il mondo dell’Ad Coptwriting

Un altro tipo di copywriting che incontrerai come professionista del marketing è l’ad copywriting. Questo tipo di copywriting potrebbe chiederti di creare cartelloni, pubblicità sui social network, copioni per pubblicità su video e podcast, titoli per pubblicità su Facebook e molto altro. Esistono tantissimi tipi di pubblicità. 

Nel marketing digitale, l’ad copywriting comprende metadati, social, newsletter, podcast. Sebbene i formati sono diversi e variegati, hanno una cosa principale in comune: il numero di parole. Questo tipo di pubblicità dovrà essere breve e concisa il più possibile. 

Quindi, per un ad copywriting davvero eccellente, dovrai catturare l’attenzione del lettore, parlare con il tuo pubblico e veicolare messaggi velocemente e in maniera precisa. 

Un esempio lampante di ad copywriting fatto davvero bene è quello del software gestionale Asana. Il copy è giocoso ma competitivo, attrae l’attenzione. Il restante invece fa un ottimo lavoro a trasmettere valori specifici: efficienza, produttività e raggiungimento degli obiettivi. 

7. Lavora con i social network: cosa fa un social media copywriter? 

Questo tipo di copywriting è un po’ più difficile da delineare. Non si tratta di commenti e interazioni semplici, ma anzi, richiedono un lavoro di ricerca e studio davvero approfondito per creare una presenza social ben consolidata per le aziende per cui lavori. 

Il tuo postare sugli account aziendali per convividere contenuti e interagire con il tuo pubblico è a tutti gli effetti un lavoro di social media copywriting. Il che implica strategia e conoscenza approfondita del pubblico di riferimento. 

Un buon social media copywriting tiene conto di tutte le variabili – tra cui anche il tono di voce dell’azienda. Tuttavia, esistono delle regole universali, come ad esempio l’utilizzo delle emoji. Secondo uno studio, i post con le emoji hanno il 57% più likes, il 33% più commenti e 33% più condivisioni. 

Nel lavoro di social media copywriting è importantissimo tenere a mente gli standard di ciascuna piattaforma: Facebook vs. Twitter, Instagram vs. LinkedIn, YouTube vs. TikTok. Se il tuo obiettivo è quello di tenere una presenza online solida e ben strutturata per i brand per cui lavori, dovrai infatti modulare il messaggio a seconda del tono di voce da adottare su ciascuna piattaforma. 

Francesca Di Feo
Francesca Di Feo
Copywriter SEO e Social Media Manager per piccole e medie imprese, classe 1994. Ho studiato Scienze Politiche e Sociali presso l'Istituto Federico Albert. Grazie al mio ruolo di Project Manager e Writer nell’ambito del programma Erasmus + ho sviluppato un forte interesse sui temi della Transizione Ecologica e Digitale. Appassionata da sempre di scrittura e tecnologia, ho continuato a formarmi autonomamente su come farne un lavoro attraverso il Marketing Digitale. Attualmente sono redattrice per Trend Online e Social Media Manager per due piccole aziende, e sto lavorando per costruire Valade D’Lans, Travel Blog sulle Valli di Lanzo, gioiello montano piemontese.
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