Di seguito riportiamo l’intervista a Davide Biocchi, professional trader, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.
L’euro-dollaro continua a indebolirsi dopo l’appuntamento di ieri con BCE e Lagarde. Quali le attese nel breve?
L’euro-dollaro continua a muoversi in un trading range compreso tra 1,07 e 1,10, ma ora i corsi hanno violato la parte bassa di questo intervallo.
Euro-Dollaro a rischio
La rottura confermata di area 1,07 apre le porte a una flessione più marcata in direzione di quota 1,05.
Solo un immediato ritorno sopra il livello di 1,07 potrà favorire un ritorno all’interno del range indicato prima, con possibilità di risalire verso la parte alta dello stesso in area 1,10.
La view sull’oro
L’oro ha aggiornato nuovamente i massimi storici, superando anche l’area dei 2.400 dollari l’oncia. Cosa può dirci di questo asset?
Prosegue il trend di forza per l’oro, malgrado stiano aumentando i rendimenti statunitensi.
Il gold però conferma robustezza e ciò è da ricondurre al fatto che è comprato soprattutto dalle Banche Centrali asiatiche e magari da quelle banche dei Brics che da un anno a questa parte vorrebbero farsi il loro sistema di scambi senza il dollaro.
Gli acquisti sull’oro sono forti e i prezzi continuano a salire, segnando ripetutamente nuovi massimi storici, lungo una tendenza che può proseguire nel breve.
L’analisi del petrolio
Il petrolio si conferma a ridosso dei top di periodo. Quali i possibili sviluppi nelle prossime sedute?
L’Opec+ crea un effetto rarità sempre più evidente per il petrolio e quindi basta poco che la domanda sale e subito il prezzo aumenta.
L’oro nero potrebbe anche salire ancora, segnalando come prossima resistenza l’area degli 89 dollari, mentre il primo supporto da monitorare è in area 82 dollari.
Come si muoveranno le Borse?
Cosa può dirci in merito ai recenti movimenti delle Borse?
Le Borse stanno frenando un po’ con il colpo di coda dell’inflazione, perché prima erano partite al rialzo pensando che ci sarebbero stati 6-7 tagli dei tassi.
Ora invece si discute se ci sarà effettivamente una sforbiciata del costo del denaro, almeno negli Stati Uniti, mentre in Europa qualcosa si dovrà pur fare.
Le Borse potrebbero soffrire ancora un po’ nel breve, ma non vedo crolli, quanto piuttosto un consolidamento, ma è presto per dire se questi ribassi saranno occasioni d’acquisto.
Nel breve sarei attento a vedere se il Nasdaq100 riuscirà a difendere o meno area 18.000 punti, perché se reagisce da lì sarà un segnale positivo, ma se dovesse andare sotto lo scenario sarà pericoloso.