Borse: attesi nuovi cali. Eur/Usd, Petrolio e Oro, che fare?

Sulle Borse c’è un po’ di maretta in questa fase: quali scenari nel breve?

Di seguito riportiamo l’intervista ad Emanuele Rigo, Market Analyst ad AlephFinance, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L’euro-dollaro si è indebolito ulteriormente, scendendo in direzione di quota 1,06. Quali i possibili scenari nel breve?

E’ cambiato un po’ lo scenario, nel senso che rispetto a una settimana fa l’euro-dollaro è sceso in maniera importante sulla scia di alcuni dati macroeconomici, soprattutto di quelli relativi all’inflazione negli Stati Uniti, che si mostra molto più “appiccicosa” di quanto atteso.

L’indice dei prezzi al consumo è passato dal picco vicino al 6% intorno al 3%, ma fatica a scendere sotto questi livelli.

Euro-Dollaro: quali prospettive?

Ciò unitamente alle dichiarazioni di alcuni membri della BCE, ha cambiato lo scenario: se la Fed si aspettava tre tagli dei tassi e ora due, la BCE potrebbe iniziare addirittura prima a ridurre il costo del denaro.

Questo ha contribuito alla tempesta perfetta di un indebolimento della moneta unica e di un contestuale rafforzamento del biglietto verde, con il cross che si è riportato a un passo da quota 1,06.

C’è la possibilità di scendere ancora un po’ nel breve, ma con difficoltà si andrà in maniera forte e convinta sotto 1,06.

Il livello di guardia è in area 1,055, soprattutto se dovesse essere confermato questo scenario.

Di sicuro i venti di guerra non aiutano e quindi ci potrebbe essere una prosecuzione della fase di debolezza per il cross.

La view sull’oro

L’oro sta rifiatando un po’ dopo aver toccato nuovi massimi storici oltre la soglia dei 2.400 dollari l’oncia. Cosa può dirci di questo asset?

E’ iniziata la volatilità sull’oro, per il quale confermo un outlook di grande forza che dovrebbe continuare.

La situazione di incertezza dal punto di vista geopolitico, anche con riferimento alla prosecuzioen della fase di scontro tra Cina, India e Stati Uniti sul tema Russia e non solo, ha portato a un fortissimo accumulo di oro da parte di alcuni Paesi.

C’è sempre una correlazione inversa rispetto alla forza del dollaro e in parte l’abbiamo vista con la discesa violenta del gold seguita alla diffusione dei dati relativi all’inflazione USA.

Lo scenario non dovrebbe cambiare in maniera significativa e l’oro dovrebbe mantenersi in una fase di forza che potrebbe proseguire anche nelle prossime settimane.

Dopo il forte ritracciamento che ha portato le quotazioni anche sotto i 2.350 dollari, si dovrebbe viaggiare in prossimità dei 2.380/2.390 dollari.

L’analisi del petrolio

Cosa può dirci in merito al recente andamento del petrolio e quali i possibili sviluppi nel breve?

Il petrolio, avendo mancato quella fase di rialzo sopra quota 88-90 dollari al barile, ora potrebbe riportarsi in direzione degli 82 dollari.

La situazione è chiaramente difficile perché ci sono sempre degli elementi di sorpresa che scuotono un po’ il mercato.

Dovrebbe proseguire la fase di forza relativa, quindi non vedo per il momento forti arretramenti per il petrolio.

Al contempo, però, credo che sia interrotta almeno per ora la fase di rialzo, per cui ci potrà essere un po’ di storno che porti intorno ad area 82 dollari al barile.

Come si muoveranno le Borse?

Le Borse stanno mostrando qualche segnale di incertezza. Siamo alle battute finali del rialzo?

Sui mercati azionari c’è un po’ di maretta, nel senso che il sentiment di fondo non cambia particolarmente, per cui non vedo un tracollo, quanto un po’ repricing.

Questo vuol dire che se ci si aspettava tre tagli dei tassi, ora ne sono attesi due, anche in virtù dei dati sull’inflazione USA, quindi le Borse scendono leggermente e dovrebbero calare ancora un po’ prima di stabilizzarsi su dei livelli un po’ più bassi di quelli visti fino a ora.

Mi aspetto quindi un lieve arretramento legato al repricing, un po’ globale e soprattutto negli Stati Uniti e in Europa.

Gli investitori quindi dovrebbero mostrare un atteggiamento “wait and see” in attesa di maggiori informazioni da parte della Fed.

A mio avviso sarà principalmente quest’ultima a condizionare l’andamento dei mercati azionari, più della BCE che a mio avviso ha poca presa.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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