Quest’ultima seduta della settimana ha visto un ritorno degli acquisti sul petrolio dopo i ribassi delle ultime giornate.
Petrolio in rialzo dopo i recenti cali
Archiviata la sessione di ieri con un calo di circa un punto e mezzo percentuale, oggi l’oro nero sta mostrando un andamento speculare.
Mentre scriviamo, infatti, le quotazioni del petrolio sono fotografate a 86,25 dollari, con un progresso dell’1,48%.
A far ripartire lo shopping sul petrolio sono le preoccupazioni legate al rischio di una possibile escalation delle tensioni geopolitiche.
Petrolio: timori per rischio geopolitico
Il timore è che l’Iran possa decidere di vendicarsi per l’attacco israeliano all’ambasciata siriana che ha provocato la morte di alcune personalità di alto livello delle forze armate del Paese.
Petrolio: la view di Anz Research
Secondo gli analisti di Anz Research, i rischi geopolitici rimangono elevati, evidenziando che i prezzi del petrolio sono balzati di quasi il 19%, sostenuti anche dal miglioramento delle condizioni economiche e dai tagli alle forniture da parte dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e dei suoi alleati.
Petrolio: Opec conferma stime domanda per il 2024
Nell’ultimo Monthly Oil Market Report (MOMR) pubblicato ieri, l’Opec ha confermato le previsioni di crescita della domanda di petrolio a +2,25 milioni di barili giornalieri nel 2024, e +1.85 milioni anno su anno nel 2025.
Secondo l’Opec, la crescita del 2024 sarà trainata da Cina, India e Medio Oriente. La stima della produzione di petrolio da paesi non Opec è stata invece ridotta di 0,1 milioni di barili giornalieri a 0+0,99 milioni nel 2024 e +1,3 milioni nel 2025.
Stati Uniti, Brasile, Canada e Norvegia sono i principali paesi con incrementi di produzione.
Petrolio: il commento di Equita SIM
Gli analisti di Equita SIM ritengono che la conferma delle stime OPEC non abbiano risvolti rilevanti per l’outlook sul prezzo del Brent, che al momento riflette le tensioni geopolitiche.
L’ ipotesi della SIM milanese sul 2024 è pari ad un Brent di 80 dollari al barile e agli analisti sembra coerente con uno scenario bilanciato tra domanda e offerta di greggio nel 2024, assicurato dalla disponibilità di “spare capacity” dei paesi OPEC+.
Nel settore oil, gli analisti di Equita SIM mantengono un approccio difensivo e preferiscono le società integrate a quelle di servizi.
I titoli preferiti dalla SIM milanese sono ENI tra le blue chip e Maire e d’Amico Iont. Shipping tra le azioni a media capitalizzazione.