De’ Longhi soffre: le attese sui conti del 2° trimestre

De' Longhi è stato colpito dai sell anche ieri: il mercato guarda già ai conti del secondo trimestre. Le previsioni degli analisti.

Anche la seduta di ieri non ha riservato nulla di buon per De’ Longhi che è stato oggetto di un altro attacco ribassista.

De’ Longhi colpito dalle vendite

Il titolo mercoledì scorso ha lasciato sul parterre circa tre punti percentuali, prestando il fianco alle prese di profitto dopo cinque rialzi consecutivi in salita.

Non diverso il copione proposto ieri dal titolo che a fine giornata si è fermato a 17,9 euro, con un ribasso del 3,19% alimentato da forti volumi di scambio, visto che sono transitate sul mercato poco meno di 450mila azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 140mila.

De’ Longhi: le attese di Equita SIM sui conti del 2° trimestre

De’ Longhi è finito sotto i riflettori di Equita SIM, in vista dell’evento in agenda il prossimo 28 luglio, quando il gruppo alzerà il velo sui conti del secondo trimestre.

Per il periodo in questione, gli analisti di Equita SIM si aspettano un calo organico delle vendite di circa l’11%, contro il rialzo del 3% registrato nei pimi tre mesi dell’anno, principalmente dovuto alla debolezza dell’area europea e del segmento Food Preparation, che rappresentano rispettivamente oltre il 60% delle vendite e circa il 30%.

Il trend atteso è in rallentamento verso i trimestri precedenti, anche se mostra sempre un tasso composto annuo di crescita 2019-2022 notevole, superiore al 10%.

Mentre il trend di fatturato è relativamente soddisfacente, gli analisti di Equiata SIM prevedono margini in contrazione di circa il 10%, contro il 13,6%  del primo trimestre 2022 e il 16,3% del secondo trimestre 2021, con un EBITDA di 68/69 milioni di euro, dovuti ad una combinazione di inflazione costi, minor leva operativa e crescenti investimenti in A&P.

De’ Longhi: Equita SIM resta cauta

La SIM milanese spiega che il titolo tratta a valutazioni molto compresse che già scontano uno scenario complesso. Detto questo, il momentum operativo resta incerto con una visibilità sulla stima di consensus che si riduce: le previsioni sull’EBITDA adjusted parlano di un dato pari a 433 milioni di euro, contro i 413 milioni attesi da Equita SIM.

Sarà importante verificare l’andamento delle scorte nel trade che secondo gli analisti può essere più elevato della domanda per alcuni retailer.

In attesa dei dati ufficiali del gruppo, la SIM milanese mantiene una view cauta su De’ Longhi, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo a 26 euro.

De’ Longhi: prudente anche Banca Akros

Cauti anche i colleghi di Banca Akros che ieri hanno reiterato il rating “neutral”, con un target price tagliato da 28 a 22 euro.

Secondo gli analisti, il secondo trimestre del gruppo sarà debole, e in attesa die conti ufficiali gli esperti hanno ridotto del 17% le stime per l’anno in corso e per il prossimo.  

Banca Akros fa sapere che cerca di capire la giusta tempistica per avere una visione più proattiva, ma la bassa visibilità sul comportamento generale del consumatore e sulla domanda e il contesto inflazionistico rendono il timing molto difficile.

De’ Longhi bocciato da Intesa Sanpaolo

Cattive notizie per De’ Longhi sono arrivate ieri da Intesa Sanpaolo che ha riservato un downgrade al titolo, con un cambio di rating da “buy” a “hold” e un fair value tagliato da 32,2 a 19,8 euro.

Dopo un forte primo trimestre, gli analisti si aspettano un rapido deterioramento della performance, dovuto al peggioramento del contesto macro, in particolare in Europa, che prevedono penalizzare la crescita dei ricavi e l’evoluzione del margine.

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