Intesa Sanpaolo: arrivano 2 bocciature. Dividendo in bilico?

Intesa Sanpaolo più cauto degli altri bancari, appesantito da due bocciature di seguito: che succede?

Ancora un altro segno più per Intesa Sanpaolo che ha chiuso gli scambi in positivo anche oggi, salendo per la quarta giornata consecutiva.

Intesa Sanpaolo sale ancora sul Ftse Mib

Dopo aver archiviato la sessione di ieri con un vantaggio di oltre un punto percentuale, il titolo si è fermato appena sopra la parità.

A fine seduta Intesa Sanpaolo si è presentato a 2,228 euro, con un lieve rialzo dello 0,18% e circa 94 milioni di azioni transitate sul mercato, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a poco più di 90 milioni.

Il titolo oggi ha registrato una delle peggiori performance nel settore bancario e si è mosso sostanzialmente in linea con il Ftse Mib.

Intesa Sanpaolo più forte del Ftse Mib da inizio 2023

Rispetto all’indice è leggermente in vantaggio da inizio anno, visto che Intesa Sanpaolo al close di oggi segna un rialzo del 10,1%, più ampio di quello del listino di riferimento che in confronto alla fine del 2022 presenta un vantaggio di poco più dell’8,5%.

Intesa Sanpaolo frenato da Spread. Poco mossi i BTP

Intesa Sanpaolo rispetto ad altri bancari, oggi sembra aver risentito dell’andamento dello Spread BTP-Bund che è salito dell’1,14% a 182,96 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni ha archiviato la giornata al 3,9782%, con un frazionale rialzo dello 0,07%.

Intesa Sanpaolo bocciato da Mediobanca Securities

A frenare oggi Intesa Sanpaolo ha contribuito anche la bocciatura arrivata da Mediobanca Securities che tuttavia non ha impattato in misura rilevante sulla performance odierna.

Gli analisti hanno deciso di cambiare strategia sul titolo, modificando la raccomandazione da “neutral” ad “underperform”, con un prezzo obiettivo che scende da 2 a 1,9 euro, valore che implica un potenziale di downside di circa il 17% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.

Intesa Sanpaolo: il dilemma su dividendo e buy-back

Mediobanca Securities non rinnega il suo giudizio positivo su Intesa Sanpaolo, ribadendo che si tratta di una banca di qualità.

Gli analisti però spiegano al contempo che la valutazione del titolo viaggia su livelli elevati e questo è il primo motivo per cui hanno deciso di ridurre il rating.

Inoltre, Mediobanca crede che Intesa Sanpaolo si trovi di fronte a un bivio, in quanto deve prendere una decisione tra rispettare le promesse sul fronte della remunerazione degli azionisti, con qualche impatto negativo sul CET 1 ratio e mantenere quelle sul dividendo, andando però a rimaneggiare quelle relative al piano di buy-back per proteggere il CET 1 ratio.

Non sarà una scelta facile da prendere, perché secondo gli analisti il mercato non accetterebbe una delusione sul fronte del buy-back, nè una contrazione del CET 1 proforma verso la soglia del 12%.

Intesa Sanpaolo: un downgrade anche da Banca Akros

Da evidenziare che la bocciatura di Mediobanca segue quella meno severa arrivata ieri da Banca Akros.

Gli analisti di quest’ultima hanno rivisto il giudizio su Intesa Sanpaolo da “buy” ad “accumulate” con un target price invariato a 2,5 euro, che offre un margine di potenziale apprezzamento di poco meno del 10%.

Banca Akros guarda già ai conti del 2022 che saranno diffusi da Intesa Sanpaolo il 3 febbraio prossimo.

Le attese sono per un utile netto intorno ai 4,1 miliari di euro, in linea con il 2021 e con la guidance del management.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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