Enel male, ma è buy: buone e cattive news da decreto energia

Enel perde quota per la quarta seduta di fila, zavorrato anche dal rialzo dei tassi dei BTP. Le novità del decreto energia: quali risvolti per il gruppo?

Anche la seduta odierna non sta riservando nulla di buono per Enel che viaggia nuovamente in rosso, sulla scia della flessione del Ftse Mib, rispetto al quale però mostra una migliore tenuta, in linea con quanto già accaduto ieri.

Enel in rosso per la quarta seduta di fila

Il titolo, dopo aver chiuso la sessione della vigilia con un calo di quasi un punto percentuale, oggi propone un copione simile, perdendo terreno per la quarta seduta consecutiva.

Negli ultimi minuti Enel si presenta a 6,038 euro, con un calo dell’1,18% e oltre 9,7 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 32 milioni.  

Enel penalizzato dal calo dei BTP. Poco mosso lo Spread

Il titolo non trova sostegno nelle indicazioni contrastanti che giungono dal fronte obbligazionario.

Lo Spread BTP-Bund mostra un lieve calo dello 0,12% a 167,5 punti, ma ad interessare maggiormente Enel è l’andamento dei BTP che però viaggiano in calo, con un aumento dei tassi che portano il rendimento del decennale a salire dell’1,54% al 2,629%.

Enel: approvato decreto energia. Ecco i punti chiave

Le azioni del colosso elettrico restano sotto la lente dopo l’approvazione del decreto energia e bollette che ieri ha ricevuto il via libera definitivo al Senato con 207 voti a favore.

Gli analisti di Equita SIM parlano di indicazioni positive per il settore rinnovabili dal decreto energia, che introduce misure di semplificazione ed accelerazione sulle installazioni.

Nel decreto approvato al Senato sono previste procedure autorizzative semplificate per i progetti fotovoltaici sulle aree idonee con potenza fino a 10MW.

E’ inoltre prevista la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici a terra con capacità fino ad 1 MW solo con la DILA, ossia la dichiarazione di inizio lavori asseverata.

Nessuna autorizzazione è richiesta per l’installazione di impianti solari e termici su strutture fuori terra, esclusi gli edifici.

Prevista la possibilità per il GSE di acquisire energia da impianti rinnovabili con contratti di almeno 3 anni, per distribuirla ai clienti industriali energivori ad un prezzo fissato per decreto ministeriale.

Enel e gli altri titoli da tenere d’occhio

Secondo gli analisti di Equita SIM, si tratta di misure di accelerazione delle installazioni, rilevanti per le società quotate le procedure semplificate per gli impianti fino a 10 MW, e della diffusione di PPA con almeno 3 anni di durata che migliorano le condizioni di mercato per le società Renwables quali Enel, A2A, Erg, Alerion, Falck Renewables e Iren.

Enel: negativa la competitizione da parte de GSE sui clienti industriali

Potenzialmente negativa invece per i “retailer” tra cui Enel, oltre ad A2A, Iren, Hera e Acea, la competizione da parte del GSE sui clienti industriali, nel caso in cui il prezzo di rivendita dell’energia green fissato per decreto ministeriale sia particolarmente basso, ricordando che il prezzo al momento non è ancora noto al momento.

Non cambia in ogni caso per ora la stratega di Equita SIM su Enel, con la conferma di una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 8,4 euro. 

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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