La seduta odierna ha visto scattare il semaforo sul rosso per ENI, che rivede il segno meno dopo ben sette giornate consecutive in rialzo.
ENI frena dopo 7 rialzi di fila
Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un frazionale progresso dello 0,04%, oggi ha anche provato a spingersi in avanti, salvo poi muoversi a passo di gambero.
Negli ultimi minuti, ENI si presenta a 15,476 euro, con un calo dello 0,24% e oltre 3,5 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 10,2 milioni.
ENI si difende meglio del Ftse Mib grazie al petrolio
Il titolo non evita il segno meno malgrado lo spunto leggermente positivo del petrolio che, mentre scriviamo, si presenta a 86,7 dollari al barile, con un progresso dello 0,31%.
ENI riesce in qualche modo a beneficiare dell’andamento del petrolio, mostrando una maggiore forza relativa rispetto al Ftse Mib.
ENI: Antitrust apre istruttoria per i bioshopper
Il titolo peraltro le cattive notizie arrivate dall’AGMC, ossia l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, che ha aperto un’istruttoria su ENI e Novamont con l’ipotesi di abuso di posizione dominante nella vendita di sacchetti in plastica bio-compostabili.
L’indagine dovrà accertare se Novamont abbia stipulato accordi con la grande distribuzione organizzata (GDO), escludendo i produttori di sacchetti di plastica che non utilizzano la materia prima fornita della stessa Novamont (Mater-bi).
L’Autorità ha valutato che i produttori di sacchetti di plastica partner di Novamont, con un rapporto di fornitura della materia prima in esclusiva o semi- esclusiva, rappresentano una quota superiore al 60% delle vendite delle borse di plastica in materiale leggero e ultraleggero alla grande distribuzione organizzata.
Il mercato delle plastiche biodegradabili è attualmente dominato da tre gruppi di polimeri: poliesteri (polyesters), PLA (polylactic acid) e le miscele di amido (starch blends).
Il Mater-Bi di Novamont è un polimero a base di miscele di amido (starch blends) e appare essere uno tra i più commercializzati per la produzione di imballaggi.
ENI sotto la lente di Equita SIM
Equita SIM evidenzia che in una nota ENI dichiara di aver preso atto dell’iniziativa dell’AGCM, a cui sta fornendo la massima collaborazione “nella convinzione della correttezza dell’operato di Novamont”.
La SIM milanese ricorda che nel 2022 Novamont aveva realizzato un fatturato da 426 milioni di euro.
Non cambia intanto la view di Equita SIM che su ENI ribadisce la sua strategia bullish, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 19,5 euro.