ENI al top sul Ftse Mib. Proposto nuovo buy-back

ENI è l’unico segno più del Ftse Mib oggi: ecco cosa sostiene gli acquisti sul titolo.

In una giornata in cui le vendite stanno avendo la meglio anche a Piazza Affari, l’unica blue chip capace di muoversi in controtendenza è ENI.

ENI sale da solo sul Ftse Mib

Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un progresso di oltre un punto percentuale, oggi sale per la sesta seduta consecutiva, conquistando la prima posizione nel paniere del Ftse Mib.

ENI propone un copione simile oggi, presentandosi mentre scriviamo a 15,52 euro, con un progresso dell’1,12% e oltre 9,7 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 10,3 milioni.

Il titolo sale anche oggi sulla scia dello spunto positivo offerto dal petrolio, fotografato negli ultimi minuti a 86,8 dollari al barile, con un vantaggio dello 0,26% rispetto al close di ieri.

ENI: Cda delibera buyback fino a 3,5 mld

ENI mostra i muscoli dopo che il Cda della società ha deliberato ieri di sottoporre all’Assemblea degli azionisti del 15 maggio 2024, il nuovo programma di buyback da 1,1 miliardi di euro per un periodo fino alla fine di aprile 2025.

Tale ammontare potrà essere incrementato, fino ad un massimo complessivo di 3,5 miliardi di euro.

Nella delibera si è inclusa la proposta per la realizzazione del piano di azionariato diffuso per i dipendenti (PAD).

Il quantitativo massimo di azioni acquistabili nell’ambito di tale programma è pari a 328 milioni di azioni, circa il 10% del capitale sociale di ENI: fino a 321,6 milioni di azioni, per remunerare gli azionisti e fino a 6,4 milioni di azioni, per costituire la provvista azionaria a servizio della realizzazione del PAD.

Il CDA ha altresì deliberato di convocare l’Assemblea per deliberare l’annullamento delleazioni proprie che saranno acquistate nell’ambito del nuovo Programma di buyback con la finalità di remunerare gli azionisti

Alla data odierna, ENI detiene n. 90.221.072 azioni proprie, pari al 2,7% circa del capitale sociale.

Come indicato nel piano strategico 2024-2027, presentato il 14 marzo scorso, ENI intende distribuire tra il 30% e il 35% del CFFO adjusted sotto forma di dividendi e di buyback.

In caso di un flusso di cassa superiore rispetto a quanto previsto dal piano, al buyback sarà destinato fino al 60% dei flussi di cassa incrementali.

ENI sotto la lente di Equita SIM

Equita SIM fa sapere che la sua stima di CFFO adjusted, con ipotesi di scenario molto vicine a quelle di ENI, è pari a 14,3 miliardi di euro.

Non cambia intanto la view della SIM milanese, che sul titolo ribadisce la raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 19,5 euro.

ENI: la view di Bca Akros

A scommettere su ENI è anche Banca Akros, che oggi ha rinnovato l’invito ad acquistare, con un target price a 18,5 euro, dopo la decisione del Cda di proporre all’assemblea un nuovo piano di riacquisto di azioni proprie.

ENI al vaglio di Intesa Sanapolo

Più cauti i colleghi di Intesa Sanpaolo che su ENI hanno un rating “hold”, con un fair value a 16,1 euro dopo le ultime novità annunciate dalla società.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
785FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate