Ferrari batte il Ftse Mib, ma gli analisti restano cauti

Ferrari limita i danni, ma le banche d’affari invitano a essere prudenti.

Tra le blue chip che oggi mostrano maggiore forza relativa rispetto al Ftse Mib troviamo anche Ferrari.

Ferrari in calo per la sesta seduta di fila

Il titolo, archiviata la sessione di ieri con un ribasso di quasi un punto e mezzo percentuali, oggi cala per la sesta giornata di fila, mostrando però una flessione decisamente più contenuta.

Mentre scriviamo, infatti, Ferrari si presenta a 386,1 euro, con un calo dello 0,26% e oltre 180mila azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 330mila.

Il titolo ha ritracciato dai nuovi massimi storici che sono stati aggiornati lo scorso 27 marzo a 410,1 euro, ma gli analisti mantengono nel complesso un atteggiamento improntato alla cautela.

Ferrari: indicazioni sul trend del 1° trimestre

E il caso degli esperti di Equita SIM che nei giorni scorsi hanno ribadito la raccomandazione “hold” sul titolo, con un prezzo obiettivo a 300 euro.

Entrambe le indicazioni sono state reiterate dopo che Ferrari, in occasione della call dei giorni scorsi, ha indicato che il consensus riportato da Bloomberg, che prevede per il primo trimestre un fatturato di 1,59 miliardi, un EBITDA di 611 milioni e un EBIT di 445 milioni, è leggermente più ottimista rispetto alle attese della società, senza fornire ulteriori dettagli.

Gli analisti di Equita SIM segnalano che il consensus è comunque costituto solo da 5 contributori.

Nel primo trimestre del 2024, a fronte di volumi flattish, come anticipato nella call dei risultati 2023, il contributo positivo arriverà dal mix (crescita delle Daytona, ramp-up di Purosangue e Roma Spider, mix geografico favorevole, personalizzazioni.

Ferrari: il commento e la strategia di Equita SIM

Gli esperti della SIM milanese ritengono che la ripartizione tra trimestri sia solo un dettaglio temporale senza alcuna implicazione sul raggiungimento della guidance 2024, con le stime sia di Equita SIM che di consensus posizionate sopra o nella parte alta.

Da ricordare che Ferrari prevede per il 2024 vendite in rialzo di oltre il 7% a più di 6,4 miliardi di euro, mentre l’Ebitda è visto in aumento del 7% a 2,45 miliardi e l’utile netto del 9% a 1,36 miliardi di euro.

Ferrari: la view di Barclays

A predicare prudenza sono anche i colleghi di Barclays che proprio ieri hanno deciso di bocciare Ferrari, con un cambio di strategia da “overweight” a “equalweight”, con un target price tagliato da 400 a 375 euro.

Gli analisti vedono un primo trimestre molto forte quest’anno grazie a un mix decisamente robusto per Ferrari, ma ritengono che sia giunto il tempo di un pit stop.

Ferrari al vaglio di HBSC

Non si sbilanciano su Ferrari neanche i colleghi di HSBC, che hanno una raccomandazione “hold” e un fair value a 340 euro.

Il broker resta abbottonato su titolo perché si aspetta una domanda forte, che dovrebbe fornire sorprese sugli utili.

I principali rischi al rialzo e al ribasso sono entrambi legati al successo dei lanci dei nuovi prodotti e alla personalizzazione.

Per l’anno in corso, gli esperti di HSBC scommettono per Ferrari su ricavi in aumento da 5,97 a 6,643 miliardi di euro, mentre l’utile netto dovrebbe salire da 1,239 a 1,394 miliardi, l’Ebitda da 22,79 a 2,55 miliardi e il dividendo dovrebbe attestarsi a 2,41 euro per azione.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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