Ftse Mib verso nuovi affondi? ENI e Tenaris, alla larga?

Il Ftse Mib ha inviato un brutto segnale, candidandosi ad ulteriori flessioni nel breve: ecco i possibili target secondo Alessandro Cocco.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata ad Alessandro Cocco, CEO di Unicron Associates, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

L’indice Ftse Mib è ripiombato in area 21.000. Come leggere gli ultimi movimenti del mercato e cosa aspettarsi ora?

In Europa tutte le principali Borse sono andate male ieri e preoccupano un po’ l’Eurostoxx e il Dax che sono scesi sotto i minimi dell’anno e quindi potrebbero trascinare al ribasso anche gli altri indici.

Il Ftse Mib ieri ha rotto i minimi dell’8 settembre a 21.203 punti e se non si tornerà subito al di sopra di questa soglia, la view resterà assolutamente ribassista.

Il prossimo target è sui minimi dell’anno segnati a metà luglio in area 20.400, rotti i quali il Ftse Mib punterà ai 20.000/19.800 punti.

Con un ritorno al di sopra dei 21.203 punti e una situazione favorevole sul fronte macro, l’indice punterà in primis ai 22.180 punti e poi all’area dei 22.500. 

Lo scenario attuale è molto delicato e alquanto negativo, motivo per cui ritengo più probabili dei ribassi che dei recuperi per il Ftse Mib.

Tenaris è stato il peggiore del Ftse Mib ieri, ma le vendite hanno colpito duramente anche ENI. Qual è la sua view su questi due titoli?

Tenaris ha violato la soglia dei 13 euro e questo è un segnale chiaramente ribassista.

Il titolo ha bucato anche il sostegno dei 12,5 euro e con conferme al di sotto di tale soglia Tenaris scenderà verso quota 12 euro prima e area 11 euro nella peggiore delle ipotesi.

Non valuterei rialzi per il titolo prima della riconquista di area 13,5 euro, soglia la cui rottura potrebbe favorire recuperi verso i 14 e i 14,5 euro.

Per ENI escluderei posizioni long fino a quando i corsi non torneranno al di sopra di quota 11,5 euro, oltre cui si potrebbe salire verso i 12 ei 12,5 euro.

Il brutto movimento di venerdì apre le porte ad un calo in direzione di area 10,5 euro, minimi di luglio, sotto cui si guarderà ai 10 euro e poi ai 9,5 euro, minimi di luglio 2021.

Qual è il suo giudizio su due industriali come Stellantis e CNH Industrial?

Stellantis ha violato i minimi dell’1 settembre e si possono valutare dei posizionamenti long al superamento dei 13 euro, con primo target a 13,5 euro e obiettivo successivo a 14 euro.

Il prossimo supporto è a 12 euro, livello abbastanza importante, sotto cui si scenderà verso 11,5 euro prima e in seguito in direzione dei minimi del 6 luglio a 11,19 euro.

Anche per CNH Inudstrial la view è alquanto negativa, con il titolo che sta quasi testando gli 11,25 euro, supporto interessante che stava tenendo i prezzi al di sotto nel periodo di luglio.

Sotto quota 11,25 euro il titolo scenderà a 11 euro e poi a 10,75/10,7 euro, zona dei minimi visti tra giugno e luglio.

Su CNH Industrial si potranno valutare dei long già a partire dagli 11,75 euro, facendo attenzione in primis alla resistenza dei 12 euro, superata la quale si guarderà ai 12,25 e ai 12,75 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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