Ftse Mib: massima allerta. Cruciale la BCE domani

Il Ftse Mib è stato travolto da un violento sell-off: alto il rischio di nuovi ribassi.

Un vero e proprio bollettino di guerra quello che giunge oggi dalla lettura dei valori al close dei principali indici azionari europei.

Le Borse del Vecchio Continente hanno vissuto una seduta molto negativa, con il Dax in flessione del 3,27%, seguito dal Cac40 e dal Ftse100 che hanno accusato un ribasso rispettivamente del 3,58% e del 3,83%.

Ftse Mib colpito dai sell

Il colpo più duro è stato incassato da Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha terminato gli scambi a 25.565 punti, con un crollo del 4,61%, dopo aver toccato nell’intraday un massimo a 26.859 e un minimo a 25.513 punti.

L’indice delle blue chip ha reagito ieri dopo la tenuta di area 26.000, messa a dura prova dal tonfo di lunedì.

Le vendite però sono tornate a dominare la scena, facendo sprofondare le quotazioni su livelli più bassi di quelli toccati a inizio ottava.

Ftse Mib sui livelli di fine gennaio: a rischio nuovi affondi

Il Ftse Mib si è riportato su livelli di prezzi che non si vedevano da fine gennaio, a contatto con un supporto chiave che deciderà le sorti del mercato.

Lo sfondamento di area 25.500 aprirà le porte a ulteriori affondi verso quota 25.000, sotto cui l’indice approderà prima in area 24.500 e successivamente a ridosso dei 24.100/24.000 punti, ossia sui valori di inizio anno.

Con la tenuta dei 25.000 punti e ancor più di area 25.500, il Ftse Mib potrà avviare un recupero che troverà un primo ostacolo a 26.000 punti.

Oltre questo ostacolo l’indice salirà ancora verso i 26.500 punti, con allunghi verso i 26.800 e i 27.000 punti nella migliore delle ipotesi.

I market movers in America

Sul fronte macro USA per domani si segnalano le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero calare da 211mila a 205mila unità.

Per l’indice Philadelphia Fed di marzo le stime parlano di un miglioramento da -24,3 a -12 punti.

I nuovi cantieri edili a febbraio dovrebbero salire da 1,209 a 1,31 milioni di unità, mentre le licenze di costruzione sono viste in frenata da 1,339 a 1,32 milioni di unità.

Per i prezzi import di febbraio le stime parlano di una variazione negativa dello 0,3% dopo il calo dello 0,2% precedente.

Sul versante societario da seguire prima dell’avvio degli scambi a Wall Street i conti degli ultimi tre mesi di Dollar General con un eps previsto a 2,96 dollari, mentre a mercati chiusi si guarderà alla trimestrale di FedEx che per non deludere le attese dovrà centrare l’obiettivo di un utile per azione di 2,72 dollari.

I dati macro e gli eventi in Europa

In Europa si guarderà all’Italia dove è atteso il dato finale dell’inflazione che a febbraio dovrebbe salire dello 0,3% in linea con la lettura precedente.

Da seguire in Francia l’asta dei titoli di Stato con scadenza nel 2026, 2028 e 2030, per un ammontare compreso tra 10,5 e 12 miliardi di euro.

L’evento clou della seduta sarà il meeting della BCE che, salvo sorprese, alzerà i tassi di interesse dello 0,5%.

Da seguire con molta attenzione la conferenza stampa della presidente Lagarde per carpire indicazioni sulle prossime mosse in materia di politica monetaria.

I titoli da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari da seguire Snam, A2A, Enel, ENI e Recordati che alzeranno il velo sui risultati del 2022.

Al test dei conti saranno chiamati anche Rai Way, WeBuild, Aquafil, Elica, Emak, Equita Group, Garofalo HC, Mondadori, Pharmanutra, Salcef Group, Civitanavi Systems, Enervit, Gabetti PS e Italian Exhibition Group.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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