La settimana si è chiusa male per le Borse europee che hanno perso tutte terreno, intimorite dalla crisi finanziaria partita dagli Stati Uniti.
Il Ftse100 si è difeso meglio degli altri con un calo più contenuto dell’1,01%, mentre il Dax e il Cac40 sono scesi rispettivamente dell’1,33% e dell’1,43%.
Ftse Mib maglia nera in Europa
Male anche Piazza Affari che ha visto il Ftse Mib terminare le contrattazioni a 25.494 punti, con una flessione dell’1,64%, dopo aver toccato nell’intraday un massimo a 26.372 e un minimo a 25.330 punti.
Molto pesante il bilancio settimanale, visto che nelle ultime cinque sedute l’indice delle blue chip ha lasciato sul parterre il 6,55% rispetto al close del venerdì precedente.
Ftse Mib: una settimana da incubo
Il Ftse Mib ha vissuto una settimana di forte volatilità e tensioni molto elevate, colpito da un pesante sell-off da subito.
L’indice è sceso di botto a testare quota 26.000 punti, da cui ha avviato un recupero verso area 26.800.
Da questo livello sono ripartite le vendite che hanno spinto le quotazioni fino ai 25.500 punti prima e successivamente fino ai 25.300 punti con chiusura d’ottava circa 200 punti più sopra di questo livello.
Ftse Mib: nuovi ribassi ancora possibili?
Il Ftse Mib è stato scosso dalla crisi finanziaria innescata dal caso Svb che ha provocato una forte sbandata di Credit Suisse in Europa.
La numerosa presenza dei bancari non aiuta certo il nostro listino che si è mostrato più vulnerabile rispetto agli altri in Europa.
I tentativi di recupero compiuti fino a ora, peraltro non andati a buon fine, rivelano la fragilità di fondo del mercato, ancora esposto al rischio di nuovi cali.
Conferme in tal senso si avranno con la rottura confermata di area 25.500, preludio ad un test dei 25.300 punti prima e in seguito della soglia dei 25.000 punti.
Negativo sarà l’abbandono di quest’ultimo livello che metterà in pericolo la tendenza rialzista di medio-lungo termine, prospettando cadute del Ftse Mib verso i 24.000 e i 23.000 punti.
Con la tenuta dei 25.500 e dei 25.000 punti si potrà confidare in un recupero verso area 26.000, con successivi allunghi verso i 26.500 e i 26.800 punti, prima di pensare a un test di area 27.000/27.200.
I market movers negli Stati Uniti
Per la prima seduta della prossima settimana, sul fronte macro statunitense non si segnalano aggiornamenti degni di nota.
I dati macro in Europa
In Europa sarà diffuso il dato relativo alla bilancia commerciale che a gennaio dovrebbe mostrare un deficit di 12,5 miliardi di euro, in peggioramento rispetto al rosso di 8,8 miliardi di dicembre.
Si guarderà alla Germania dove sono attesi i prezzi alla produzione che a febbraio dovrebbero calare dello 0,5% dopo il ribasso dell’1% precedente.
Sempre in Germania da seguire l’asta dei titoli di Stato con scadenza a 12 mesi per un ammontare massimo di 5 miliardi di euro.
Da segnalare nel pomeriggio un discorso di Christine Lagarde, presidente della BCE, che interverrà al Parlamento europeo.
I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari
A Piazza Affari segnaliamo Mondo TV Suisse, Portobello, Softec e Tecma Solutions che presenteranno i risultati dell’esercizio 2022.
In agenda l’assemblea degli azionisti di GeneralFinance per l’approvazione dei dati di bilancio dell’esercizio 2022.
Lunedì è previsto lo stacco del dividendo di ENI e di STM: il primo riconoscerà ai suoi azionisti la terza tranche dell’esercizio 2022 pari a 0,22 euro e il secondo la quarta tranche dell’esercizio 2021 pari a 0,06 dollari.
A partire da lunedì Banca Monte Paschi entrerà a far parte del Ftse Mib in sostituzione di Buzzi Unicem.