Ftse Mib: falso segnale rialzista?

Il Ftse Mib ha aggiornato parzialmente i precedenti top di periodo, per poi tornare indietro.

Nuova seduta in calo per le Borse europee, che dopo la flessione di ieri hanno perso terreno anche oggi.

Il Cac40 è sceso dello 0,27%, mentre il Dax e il Ftse100 sono calati rispettivamente dello 0,4% e dello 0,47%

A fare eccezione è stata Piazza Affari, che ha visto il Ftse Mib fermarsi a 30.744 punti, con un vantaggio dello 0,4%, dopo aver toccato nell’intraday un massimo a 30.922 e un minimo a 30.625 punti.

L’indice delle blue chip ha aggiornato i precedenti massimi di periodo toccati a inizio gennaio in area 30.860, ma la rottura è stata solo frazionale e non è stata confermata in chiusura di sessione.

Ftse Mib: falso segnale rialzista?

Il Ftse Mib non sembra avere per ora la forza di spingersi con convinzione oltre i top di periodo, ma non è ancora detta l’ultima parola.

L’indice, infatti, potrebbe provare a dare vita a nuovi allunghi e conferme positive in tal senso si avranno solo con una rottura decisa dei 30.860/30.920 punti.

Oltre questo livello ci sarà spazio per un test di area 31.000, con proiezioni successive verso i 31.200 e i 31.500 punti.

Segnali di rinnovata incertezza si avranno con ripiegamenti sotto i 30.500 punti, preludio a una flessione verso i 30.200 e i 30.000 punti.

Negativo sarà uno storno al di sotto di quest’ultima soglia, visto che in tal caso il Ftse Mib continuerà ad arretrare verso i 29.800 e i 29.500 punti, con estensioni in direzione dei 29.200 e dei 29.000 punti.

I market movers negli Stati Uniti

Per la prossima seduta, sul fronte macro USA si segnalano le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero calare da 214mila a 211mila unità.

Il costo unitario del lavoro riferito al quarto trimestre dovrebbe salire del 2,1% dopo il calo dell’1,2% precedente, mentre la produttività non agricola del quarto trimestre dovrebbe salire dell’1,9% dopo l’incremento del 5,2% precedente.

L’indice PMI manifatturiero a gennaio è atteso in aumento da 47,9 a 50,3 punti, mentre l’indice ISM manifatturiero è atteso invariato a 47,4 punti.

Le spese per costruzioni a dicembre dovrebbe aumentare dallo 0,4% allo 0,5%.

Sul versante societario, da seguire prima dell’avvio degli scambi a Wall Street i conti del quarto trimestre del 2023 di Altria Group e Honeywell International, da cui ci si attende un utile per azione di 1,17 e di 2,59 dollari, mentre dalla trimestrale di Merck & Co si prevede una perdita per azione di 0,11 dollari.

A mercati chiusi si guarderà ai conti di Meta Platforms e di Microchip Technology, con un eps stimato a 4,96 e a 1,04 dollari, mentre per i numeri di Amazon e di Apple si prevede un utile per azione pari rispettivamente a 0,8 e a 2,1 dollari.

I dati macro e gli eventi in Europa

In Europa sarà diffuso il dato dell’inflazione che a gennaio dovrebbe salire del 2,9% su base annua, in linea con la lettura precedente.

Anche per il tasso di disoccupazione a dicembre si prevede una conferma della lettura precedente, con un rialzo del 6,4%.

L’indice PMI manifatturiero a gennaio dovrebbe salire da 44,4 a 46,6 punti.

Anche in Francia, Germania e Italia sarà diffuso l’indice PMI manifatturiero relativo al mese di gennaio.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari da seguire Ferrari che alzerà il velo sui conti del quarto trimestre e dell’intero 2023.

Al test dei conti anche Geox che presenterà il preconsuntivo del bilancio 2023.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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