Ftse Mib: il titolo da seguire con novità su pagamenti POS

Tra le blue chip ce n'è una in particolare da monitorare in vista di possibilità news sui pagamenti con i POS.

Tra le blue chip che oggi riescono a mostrare più forza del Ftse Mib troviamo anche Nexi che sale per la terza giornata di fila.

Nexi tra i migliori del Ftse Mib

Il titolo, dopo aver archiviato la sessione di venerdì scorso con un rialzo di circa due punti e mezzo percentuali, si spinge ancora in avanti oggi.

Negli ultimi minuti Nexi, che da subito si è posizionato lungo la via dei guadagni, si presenta a 7,882 euro, con un vantaggio dell’1,49% e oltre 2,5 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 3,3 milioni.

Il titolo oggi si mette in evidenza e conquista la seconda posizione nel paniere del Ftse Mib, con il focus rivolto alle ultime novità arrivate dal fronte politico.

Nexi: tavolo tecnico al Mef per soluzioni a pagamenti POS

Come previsto dalla legge di bilancio 2023, la prima ad essere varata dal Governo Meloni, è stato istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze il tavolo tecnico per individuare soluzioni per contenere i costi delle transazioni elettroniche, tra i quali i pagamenti attraverso i POS.

L’obiettivo del tavolo è mitigare le spese fino a 30 euro a carico degli esercenti di attività di impresa, arti o professioni con ricavi e compensi relativi all’anno precedente non superiori a 400mila euro.

Il tavolo offrirà anche l’opportunità di favorire, con il coordinamento del MEF, il confronto tra istituzioni, associazioni di categoria e altri soggetti interessati.

Focus su discussione pagamenti POS

La discussione sui pagamenti POS è nata a novembre scorso, quando l’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni aveva previsto nella finanziaria da approvare entro fine 2022, l’innalzamento da 30 a 60 euro del tetto al di sotto del quale sarebbero scattate le sanzioni per chi avesse negato l’utilizzo del Pos per i pagamenti.

Da ricordare però che il tetto dei 30 euro non si poteva modificare, in quanto legato a uno degli obiettivi del Pnrr raggiunti dal Governo Draghi.

Le sanzioni sono rimaste in vigore solo per chi non permette i pagamenti con Pos al di sopra della soglia dei 30 euro.

Al contempo però si è deciso di istituire un tavolo tecnico presso il Ministero dell’economia e delle finanze per trovare delle soluzioni sui costi, con l’obiettivo di contenere in particolare le spese che gravano su esercenti e professionisti per i pagamenti con POS inferiori a 30 euro.

Nexi: gli impatti attesi da Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM, come già commentato a suo tempo, oggi hanno ribadito che non si aspettano che la negoziazione porti effetti significativi per Nexi.

Questo perché la società ha già in atto l’iniziativa “micropagamenti” che per tutto il 2023 permette il rimborso delle commissioni sui pagamenti sino a 10 euro.

Inoltre, la SIM milanese stima che la platea dei commercianti con fatturato fino a 400.000 euro sia relativamente limitata sul monte commissioni e quindi anche una possibile rimodulazione delle commissioni nella fascia 10-30 euro non dovrebbe avere un impatto rilevante.

Ciò premesso che a detta degli analisti non ci dovrebbero essere variazioni rilevanti, poiché la commissione media sui pagamenti elettronici in Italia è allineata agli standard europei, e gli esperti ritengono inferiore al costo dei contanti, sotto 100 punti base a livello lordo ed in particolare per Nexi sotto i 25 basis points al netto delle retrocessioni alle banche.

Non cambia intanto la strategia suggerita per il titolo, con la conferma di una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 14 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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