Ftse Mib: solo un rimbalzo e poi di nuovo vendite?

Il Ftse Mib risale la china, ma non è sufficiente per una ripartenza decisa e duratura.

Avvio di settimana positivo per le Borse europee che oggi hanno chiuso gli scambi in salita.

L’unica eccezione negativa è stata quella del Ftse 100 che ha ceduto lo 0,38%, mentre il Cac40 e il Dax sono saliti rispettivamente dello 0,43% e dello 0,54%.

Ad avere la meglio è stata Piazza Affari che ha visto il Ftse Mib terminare gli scambi a 33.954 punti, con un progresso dello 0,56%, dopo aver toccato nell’intraday un massimo a 34.285 e un minimo a 33.890 punti.

Ftse Mib: un recupero che fa ben sperare?

L’indice delle blue chip anche oggi ha provato a riconquistare la soglia dei 34.000 punti, fermandosi però poco al di sotto di tale livello.

Solo con un superamento deciso di area 34.000 ci sarà spazio per una prosecuzione del recupero verso i 34.200 e i 34.500 punti, oltre cui il Ftse Mib punterà ai 34.800 punti e successivamente ai 34.900/35.000 punti.

La mancata riconquista dei 34.000 punti vedrà l’indice esposto al rischio di nuove incursioni ribassiste, con primo approdo a 33.800 punti e discesa successiva fino ad area 33.500.

Ulteriore debolezza sotto questo livello costringerà a spostare l’attenzione sui 33.200 e sui 33.000 punti, raggiunti i quali si dovrebbe assistere a un tentativo di rimbalzo, pena una prosecuzione delle vendite nel breve.

I market movers negli Stati Uniti

Per la prossima seduta, sul fronte macro USA si segnala l’indice Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene statunitensi.

Per i nuovi cantieri edili a marzo si prevede un calo da 1,52 a 1,48 milioni di unità, mentre le licenze di costruzione dovrebbero scendere leggermente da 1,52 a 1,51 milioni di unità.

In agenda anche la produzione industriale che a febbraio dovrebbe salire dello 0,4% dopo lo 0,1% di gennaio, mentre la capacità di utilizzo degli impianti è previosta al 78,5%.

Sul versante societario, da seguire Bank of America e Morgan Stanley che presenteranno i risultati del primo trimestre, dai quali ci si attende un utile per azione di 0,72 e di 1,66 dollari, mentre Bank of New York Mellon dovrebbe riportare un eps di 1,19 dollari.

Da segnalare anche i conti di UnitedHealthGroup e di Johnson & Johnson che per non deludere le attese dovranno centrare l’obiettivo di un utile per azione di 6,21 e di 2,47 dollari.

I dati macro e gli eventi in Europa

Nel Vecchio Continente si guarderà alla Germania dove i prezzi all’ingrosso di marzo dovrebbero salire dello 0,1% dopo il calo dello 0,1% precedente, mentre l’indice Zew ad aprile dovrebbe crescere da 31,7 a 35,1 punti.

In Italia si conoscerà l’indice dei prezzi al consumo che a marzo dovrebbe salire dello 0,1%, in linea con la lettura precedente.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari da seguire Saccheria Franceschetti che presenterà i dati relativi ai ricavi del primo trimestre di quest’anno.

In agenda le assemblee di Stellantis, Pharmanutra, BasicNet, 4AIM Sicaf e Almawave per l’approvazione dei dati di bilancio dell’esercizio 2023.

Da seguire i titoli del settore bancario in vista delle trimestrali di Bank of America, Morgan Stanley e Bank of New York Mellon.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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