Ftse Mib: possibili nuovi allunghi. Unicredit e Intesa buy?

Il Ftse Mib è in una fase di grande tonicità e nel breve potrebbe dare vita a nuovi slanci rialzisti.

Di seguito riportiamo l’intervista a Stefano Sabetta, Analyst cooperator Ortex, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.

Il Ftse Mib sta segnando nuovi massimi dell’anno. Quali i possibili sviluppi per le prossime sedute?

Il Ftse Mib è in una fase di grande tonicità, con una sovraperformance relativa rispetto ai principali indici mondiali.

Questo, molto probabilmente, per la particolare composizione delle componenti dell’indice che sovrappesano il settore bancario da un lato e beneficiano dall’altro della correlazione inversa delle utilities in caso di storni di breve termine dei mercati.

Ftse Mib: le attese nel breve

Il livello a cui è approdato il Ftse Mib è un’area resistenziale che avevamo avuto modo di segnalare, compresa tra 27.745 e 29.489 punti, prendendo come riferimento il contratto future con scadenza marzo.

La maggiore tonicità si evidenzia se si confronta con l’omologo contratto del Dax, per il quale si evince una pressione sulla resistenza a 15.600 punti, senza tuttavia tentare di invalidarla.

Restano per il Dax i livelli supportivi che avevamo pure segnalato nell’area compresa tra 14.076 e 13.900 punti.

Nonostante una volatilità Vix molto contenuta, resta con poco smalto l’S&P500 ancora al di sotto dalla resistenza a 4.100 punti.

In conclusione, per vedere una decisa prosecuzione del Ftse Mib oltre i massimi dell’anno, occorre a nostro avviso una spinta corale di tutti gli indici che si portino sopra i livelli delle resistenze equivalenti menzionate.

Le condizioni sono certamente favorevoli ed ancora una volta il nostro indice si trova nella posizione ideale per conseguire ulteriori allunghi.

L’analisi di Unicredit e Intesa Sanpaolo

Unicredit e Intesa Sanpaolo offrono spunti interessanti sui livelli correnti di prezzo? Quali le strategie da seguire per entrambi?

I due titoli da lei indicati sono egualmente interessanti e provano un ulteriore allungo, approfittando di questa fase di forza del listino generale.

Analizzandoli nel dettaglio, vediamo Intesa Sanpaolo che continua la sua forte fase rialzista che si potrebbe estendere fino ad area 2,9332 euro.

Il titolo della banca torinese ha mantenuto l’importante supporto a 2,42 euro e ha ricostruito base per l’ulteriore allungo. Il livello supportivo in caso di poco probabili discese è a 2,46 euro.

Unicredit si attesta appena sotto l’area dei 20 euro ed è probabile una fase di accumulo prima di provare un ulteriore allungo.

L’area supportiva da monitorare in caso di poco probabili discese, è compresa tra 16,76 e 19,27 euro.

Come potenziale target dopo l’area dei 20 euro vediamo i 21,44 euro.

Focus su STM e Telecom Italia

Come valuta l’attuale impostazione di STM e Telecom Italia e quali le indicazioni operative per questi due titoli?

Dopo il parere positivo del CDA di Cassa depositi e prestiti a presentare un’offerta non vincolante con il fondo Macquaire per l’acquisto di NetCo, che comprenderà la rete infrastrutturale e la partecipazione in Sparkle, Telecom Italia ha trovato nuovo spunto per tentare un ulteriore allungo.

Per il titolo delle telecomunicazione consigliamo di monitorare due livelli in particolare: quota 0,278 euro come supporto e 0,3379 euro come resistenza.

Differente ragionamento per STM, per il quale l’eventuale ingresso agli attuali livelli è una scommessa per una possibile rottura dei massimi relativi.

STM, per quanto tonico, si trova ora sotto un’area di resistenza weekly compresa tra 44,89 e 46,30 euro.

Consigliamo di attendere la rottura ed il ritest della zona segnalata oppure sfruttare le fasi di debolezza del titolo, anche se in questo momento appare poco probabile che possa stornare fino a 44,83 euro, zona tra l’altro già testata.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase e a quali consiglia di guardare ora?

In questa fase di intense notizie sul comparto telecomunicazioni, torna interessante Inwit con la rottura dell’area dei 10 euro che ha tenuto a lungo il titolo compresso.

Si potrebbe tentare un ingresso alla violazione e al successivo ritest degli 11 euro o, in alternativa, attendere ritorni verso i 10,85 euro per tentare un successivo riattacco e rottura sui massimi.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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