Ftse Mib: fase decisiva. E ora? Meglio Unicredit o Intesa?

Per il Ftse Mib la partita si gioca adesso e ci sono dei livelli molto chiari da tenere a mente. Ecco quali secondo Davide Biocchi.

Di seguito riportiamo l’intervista a Davide Biocchi, trader-Directa SIM, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Il Ftse Mib si è riportato sotto quota 24.000 punti dopo lo stacco dei dividendi di ieri. A cosa prepararsi ora?

Il mercato adesso entra nella fase decisiva e quindi ora cercheremo di capie coa vorrà fare chi ha in mano veramente i volumi.

Quello che è successo venerdì scorso a Wall Street è che dopo tante ore di lezione, ora può esserci l’intervallo e quindi i mercati potrebbero rimbalzare.

La situazione è complicata, ma credo che un po’ di recupero ci sarà, sebbene in seguito certi temi torneranno a galla. In sostanza la partita si gioca adesso e per il Ftse Mib possiamo segnalare dei chiari livelli, anche facili da individuare.

Al rialzo l’indice ha una resistenza sopra i 24.000 punti e precisamente intorno ai 24.150 punti, mentre l’ostacolo successivo è in area 24.700, con possibili estensioni intraday anche fino a quota 25.000 punti.

Al ribasso c’è un supporto intermedio poco sopra i 23.300 punti, ma il livello più importante è intorno ai 22.500 punti.

La situazione più significativa secondo me è quella americana e credo che se gli indici USA dovessero scivolare sotto i minimi di venerdì scorso, allora si potrebbe vedere anche un po’ di panico, ma al momento hanno anche più probabilità degli altri listini di rimbalzare.      

Tra i bancari quali sono quelli che ritiene più interessanti in questa fase di mercato?

C’è sicuramente un po’ di potenziale per alcuni titoli del settore bancario, tra i quali guarderei in particolare Unicredit che trovo attraente in questo momento.

Se il titolo dovesse riuscire a superare quota 10,5 euro, vedrà aprirsi scenari rialzisti importanti, visto che non ha particolari resistenze lungo il suo cammino.

Mi piace meno graficamente Intesa Sanpaolo che si presenta molto meno dinamica in questa fase di mercato.

La stessa figura che Unicredit andrebbe a disegnare superando quota 10,5 euro Intesa Sanpaolo la farebbe solo rompendo i 2,16 euro, ma si tratta ancora di un livello un po’ lontano dai valori correnti. 

Mi piace invece Bper Banca che ieri ha recuperato bene dopo lo stacco del dividendo. Il titolo sta facendo una congestione del prezzo, ma se dovesse riuscire a posizionarsi sopra quota 1,8 euro potrebbe avere un bel margine.

Cosa può dirci in merito al recente andamento di STM e quali strategie ci può suggerire?

STM a mio avviso presenta un grafico interessante e fino a quando le quotazioni si manterranno sopra area 36,5 euro, il titolo può avere appeal.

Tra le utility su quali consiglierebbe di puntare ora?

Suggerisco di seguire Italgas che sta pagando pegno allo stacco del dividendo di ieri, ma può offrire spunti interessanti. Ritengo che il titolo sopra i 6,4 euro potrebbe fare nuovamente il la a ulteriori acquisti.

Snam si mantiene a ridosso dei massimi e diventerebbe ancora più interessante con chiusure sopra quota 5,5 euro.

Occhio anche a Terna che tornerebbe interessante sopra quota 8,1 euro, ricordando che il titolo già da tempo sta mostrando forza nel settore di riferimento.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
780FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate