Ftse Mib ha rotto gli indugi: e ora? Unicredit e Intesa buy?

Il Ftse Mib ha avuto la meglio sulla resistenza che lo ha fermato in più occasioni.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata ad Alessandro Cocco, CEO di Unicron Associates, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su diverse blue chip.

L’indice Ftse Mib si sta spingendo otre i 27.500 punti che non era riuscito a superare da diverse sedute. Cosa aspettarsi ora?

Il Ftse Mib ha rotto i precedenti massimi in area 27.500 e ora il prossimo target è in area 28.000, nei pressi della quale troviamo i top segnati tra il 12 e il 23 aprile scorsi e ancora prima a marzo e a febbraio.

Si tratta di un livello importante e visto che l’indice si è avvicinato tre volte già, potrebbe anche violarlo al rialzo e continuare a salire.

Ftse Mib verso nuovi rialzi

Un po’ di cautela però non guasta, visto che ci sono ancora diverse incognite di cui tenere conto.

Tecnicamente però ci sono le condizioni per una rottura rialzista da parte del Ftse Mib che dovrebbe trovare la forza per un breakout, ricordando che nell’ultimo periodo a maggio sono stati dei minimi crescenti che lasciano pensare che ci sia una tendenza rialzista.

Al ribasso, da monitorare i minimi di questa piccola congestione a 26.915 punti circa, sotto cui il Ftse Mib troverà un altro supporto sui minimi del 4 maggio in area 26.500.

Sarà importante la tenuta di quest’ultima soglia, per scongiurare una prosecuzione delle vendite verso i 26.000 punti prima e i 25.600 punti in seguito.

La view su Unicredit e Intesa Sanpaolo

Come valuta l’attuale impostazione di Unicredit e Intesa Sanpaolo e quali le strategia da seguire ora?

Unicredit ha disegnato un movimento simile a quello del Ftse Mib, con una congestione però più ristretta rispetto all’indice.

Segnalo un supporto a 18,5 euro e una resistenza a 19,35 euro oltre cui il titolo salirà verso i 20 euro, mentre sotto i 18,5 euro si rischierà una flessione verso i 17,72 euro, minimi del 2 maggio.

Intesa Sanpaolo dovrà violare i 2,4375 euro per puntare ai 2,484 euro prima e poi a 2,5235 euro.

Oltre quest’ultimo livello il titolo vedrà aprirsi le porte in direzione dei 2,595 euro, massimi di marzo scorso.

Al ribasso da monitorare i minimi a 2,375 euro, sotto cui Intesa Sanpaolo scenderà verso i 2,3125 euro, la cui rottura alimenterà vendite più cospicue.

Qual è il suo giudizio su Stellantis e Ferrari?

Stellantis dopo il crollo di aprile si è stabilizzato, ha segnato un minimo il 4 maggio a 14,17 euro e poi ha disegnato un doppio minimo a 14,57 euro, partendo poi alla grande e violando la resistenza a 15,2 euro.

Le attese sono ora per una prosecuzione del rialzo verso i 15,94/16 euro, oltre cui Stellantis punterà ad area 17 euro.

Attenzione ai 15 euro, sotto cui il titolo scenderà verso i 14,5 e i 14,2 euro.

Ferrari sta correndo molto bene e con un trend così ben definito potrebbe salire ancora un po’.

Il titolo è a ridosso dei massimi storici e potrebbe aggiornarli con potenziali allunghi verso i 300 euro.

Se Ferrari si manterrà sopra i 266 euro potrà continuare a salire, mentre sotto il livello appena segnalato sarà probabile un ritracciamento verso i 260 e i 255 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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