MFE A e B in corsa. Gli esperti commentano la trimestrale

MFE A e B al centro degli acquisti dopo i numeri del terzo trimestre: le reazioni degli analisti.

Anche l’ultima seduta della settimana è vissuta in salita dalle azioni MFE A e B, che continuano a calamitare gli acquisti dopo la corsa della vigilia.

MFE A ieri ha terminato gli scambi con un rally di oltre il 7% e oggi propone lo stesso copione, presentandosi negli ultimi minuti a 2,2945 euro, con un progresso del 6,6% e oltre 1,3 milioni di azioni passate di mano fino a ora, ben sopra la media degli ultimi 30 giorni pari a poco meno di 600mila.

Acquisti anche su MFE B che ieri è balzato in avanti di oltre il 6% e oggi procede in maniera più cauta, fotografato negli ultimi minuti a 3,1455 euro, con un vantaggio del 2,83% e più di 850mila azioni transitate sul mercato fino a ora, più del doppio della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 330mila.

MFE: i conti del terzo trimestre

MFE A e B corrono ancora dopo che ieri il gruppo ha diffuso i conti del terzo trimestre, definiti da Equita SIM migliori delle attese a livello di top-line e di profittabilità.

In particolare, l’Italia beneficia di una raccolta pubblicitaria a +1.8%, contro l’attesa di un calo dello 0,5%, mentre i ricavi totali sono in flessione dell’1% a 334 milioni di euro a causa di minori altri ricavi.

Il mercato ha visto una crescita degli investimenti pubblicitari dei settori auto, pharma, e finanza, compensata da un trend più debole delle telco, ordini durevoli e tech.

In Spagna la pubblicità è flat, contro la stima di un calo del 4%, in miglioramento rispetto al primo semestre che ha evidenziato una flessione del 3%, mentre i ricavi totali sono in contrazione del 10%, contro il 13% atteso.

L’EBIT consolidato peggiora da -14 a -23 milioni di euro, battendo comunque le stime di una perdita più ampia di 40 milioni di euro.

MFE: spunti dalla call

Dalla call è emerso che la pubblicità in Italia è attesa a +8% ad ottobre/novembre, mentre il quarto trimestre dovrebbe chiudere a +5% e il 2023 tra l’1% e l’1,5%.

In Spagna il quarto trimestre dovrebbe essere in linea con i primi 9 mesi del 2023.

Sul 2024, la società prevede di raggiungere una crescita pubblicitaria in linea col consensus, nonostante MFE non trasmetta gli europei di calcio e le olimpiadi;

Confermata la politica dei dividendi, pari al 50% dell’utile netto reported, mentre non si segnala alcuna novità sul consolidamento tra Rai Way ed Ei Towers.

MFE: il commento di Equita SIM

L’andamento della pubblicità in Italia nel quarto trimestre è un segnale confortante anche sull’avvio del 2024, e considerando la significativa quota di mercato del gruppo pari al 56% nel settore TV.

Gli analisti di Equita SIM migliorano leggermente il trend della pubblicità e quindi alzano la stima di EBIT consolidato del 5% medio nel 2023/2024.

Le stime di bottom- line salgono mediamente dell’8% grazie al consolidamento ad equity di Prosieben, mentre la previsione del dividendo 2023 è incrementata dell’8% a 0,25 euro per azione.

Gli analisti rivedono il prezzo obiettivo, aumentandolo del 3% a 2,97 euro per MFE A e a 3,68 euro per MFE B.

Confermata la raccomandazione “hold” sui due titoli, per la scarsa visibilità sul trend

pubblicitario della FTA nel lungo periodo, che crea incertezza sull’evoluzione dell’attività del gruppo.

Secondo Equita SIM, le azioni MFE A sono più interessanti perché trattano con uno sconto del 30% rispetto alle azioni MFA B e hanno un dividend yield del 12%.

MFE: la view di Mediobanca

Non si sbilanciano neanche i colleghi di Mediobanca, che ribadiscono la raccomandazione “neutral”, con un prezzo obiettivo alzato da 3,4 a 3,5 euro per MFE A e B dopo la trimestrale.

Gli analisti evidenziano che il management ha fornito messaggi positivi sull’outlook per il quarto trimestre e gli investitori possono essere rassicurativi anche da quello sul 2024.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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