Di seguito riportiamo l’intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.
Il Ftse Mib si sta allontanando da quota 27.500 punti, complice lo stacco dei dividendi di ieri. Quali le attese nel breve?
Sono più propenso a credere che potrebbe esserci una proiezione ribassista per il Ftse Mib, considerando che c’è ancora aperto un gap tra il 4 e il 5 maggio.
Se l’indice dovesse bucare i minimi segnati nelle giornate dell’11 e del 17 maggio in area 26.900, potrebbe spingersi a chiudere il suddetto gap ancora aperto tra i 26.670 e i 26.850 punti.
Ftse Mib: i possibili sviluppi nel breve
Allo stato attuale il Ftse Mib è in trading range tra i 27.500 e i 27.000 punti e anche se dovesse spingersi al di sotto di quest’ultima soglia, non credo che possa dare vita a dinamiche pericolose.
L’ultimo minimo segnato dal Ftse Mib il 20 marzo è in area 24.700, ma per ora siamo abbastanza distanti da questo livello di prezzo.
Con questa dinamica lateral-ribassista, sono più propenso a credere nella possibilità di ulteriori cali.
Per ora considererei un po’ preclusa la strada del rialzo o quantomeno la possibilità di una risalita verso i 27.500/27.600 punti.
Quest’ultima soglia di prezzo rappresenta una valida resistenza che per ora potrebbe frenare l’ascesa dei corsi.
Non sono pessimista in toto sul Ftse Mib, ma credo che in questo momento una view lateral-ribassista sia assolutamente da considerare.
Non ci sono dinamiche che possano in questa fase dimostrare una valenza rialzista tale per cui l’indice possa superare area 27.500 e spingersi fino a quota 28.000 punti in seguito.
Andando a vedere gli indicatori, quello della volatilità punta al ribasso e questo segnala che probabilmente la discesa potrebbe essere ancora in atto.
Dicotomico il ROC che ha provato a superare lo 0 e in questo momento sembra piegarsi però verso tale soglia per provare a perforarla.
Rimango quindi con una view lateral-ribassista sul Ftse Mib almeno nel breve periodo.
Focus sull’euro-dollaro
L’euro-dollaro è sceso anche al di sotto di quota 1,08. Quali i possibili scenari per le prossime sedute?
L’euro-dollaro ha provato nuovamente a sfondare quota 1,076/1,075 e sarà interessante vedere se troverà un supporto su questa soglia.
Sembra che il cross non voglia allontanarsi di molto dall’area di 1,08 che in questo momento sembra un suo probabile fair value.
Da verificare ora se il rimbalzo da quota 1,076/1,075 sarà valido, ma per poter affermare ciò sarà necessario il superamento di area 1,083.
Le medie a 50 e a 200 sedute sono ancora per l’ipotesi rialzista, ma è pur vedo che non ci sono evidenze di divergenze, quantomeno non così eclatanti da farci aspettare un movimento più direzionale.
Per adesso l’euro-dollaro non vuole allontanarsi di molto da area 1,08, nè al rialzo nè al ribasso.
A livello statistico, forse una rottura al ribasso di quota 1,065 farebbe scattare un campanello d’allarme relativamente al rischio di una discesa fino a 1,05.
L’analisi dell’oro
Cosa può dirci in merito al recente andamento dell’oro e quali le strategie da seguire ora?
L’oro ha dato vita a un bel rimbalzo dai minimi intraday, almeno nella dinamica odierna.
In una condizione come quella attuale, si avrebbe l’idea però di una prosecuzione ribassista per il gold.
In questo momento dobbiamo valutare come prima area supportiva i 1.950 dollari, avvicinati nella sessione odierna con il bottom in area 1.955/1.954 dollari.
Se l’oro rimarrà al di sopra di quota 1.950 dollari, probabilmente potrà dare vita a uno sviluppo lateral-rialzista.
Lo stocastico ha provato a superare il limite dell’ipervenduto, ma per ora non offre segni di conferma.
Se il gold sfrutterà questa lateralità per superare i 1.980 dollari, allora potremo rivederlo verso i 2.000 dollari e anche oltre.